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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi del 17/06/2015

 

Reato di povertà

Post n°740 pubblicato il 17 Giugno 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Sulla pelle di quei migranti, assiepati al confine, massacrati ed umiliati dal “piano B” poliziesco di Renzi, respinti dai “grandi” dell’Europa ed aiutati solo da quei cittadini italiani, che conservano coscienza e cuore, si sta giocando una partita fondamentale ben chiarita dai limiti nei quali si svolge la “trattativa” europea sulla questione.

I migranti devono essere riconosciuti in Italia (ed in Grecia), divisi tra chi fugge dalle guerre, da noi occidentali finanziate ed alimentate in tutta l’Africa ed in tutto il Medio Oriente, e chi, invece, decide di non morire di fame su di una terra depredata, sempre dai popoli cosiddetti avanzati, e cerca rifugio e futuro proprio presso quelle nazioni colpevoli di questo scempio.

Chi muore di fame non deve avere asilo, sembrano questi i “limiti” imposti dai “grandi” statisti europei, e deve essere rimpatriato, cacciato, perseguito, come un criminale, un delinquente, un appestato.

Solo il Papa sembra averlo capito, dalle colonne di ogni giornale e di ogni tv, cioè di tutte quelle “testate” perquisite dalla Gdf per tangenti proprio in queste ore, non si sottolinea neanche lontanamente questo ignobile attacco alla povertà, alla richiesta di aiuto di quelle famiglie, di quelle madri, di quei bambini che chiedono solo di poter continuare a vivere in un mondo, che spreca milioni di miliardi per gli “sfizi” dei banchieri e dei massoni multinazionali che ci appestano e ci avvelenano, ma che gira lo sguardo difronte alla disperazione ed alle morti.

Introducono, partendo dai più deboli, il reato di povertà e di fame, lo inseriscono in un contesto di grandi difficoltà e tensioni, utilizzano le nostre miserie, materiali e culturali, per convogliarle contro chi sta peggio di noi, convincendoci così, un poco alla volta, che chi è povero lo è quasi per scelta, per colpa propria…ed è da espellere, da bandire, da cacciare, da ignorare.

Un “processo culturale” che già interessa la vita di milioni di Greci (mortalità infantile aumentata del 43%, povertà che supera il 55%, abbandoni dei propri figli, per impossibilità a mantenerli, esplosa del 336%), e che segue il percorso di quel FMI che, dalla bocca della signora Lagarde, faceva trapelare il suo “disturbo” all’aumento di quella speranza di vita che costringerebbe i “governi”, succubi della grande finanza internazionale, ad elargire pensioni a persone che tardano a morire.

Quelle immagini di Ventimiglia, quella inspiegabile prova di forza, perpetuata da agenti, con le divise sempre più sporche di vergogna e di abusi contro persone inermi e pacifiche, sono lo specchio reale di quest’ Europa delle banche e del furto, dei Draghi e dei Lagarde, dei burattini italiani e dei burattinai del FMI, in quella visione di un mondo che chiude ogni suo spazio, ogni suo accesso, ai cosiddetti ultimi, a tutti quelli che non accettano le loro regole, che non saranno mai schiavi, né del loro denaro né delle loro false promesse.

 
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