Messaggi del 07/09/2015
Post n°786 pubblicato il 07 Settembre 2015 da ilpasquino.controinf
Due mesi lontano dalla mia città…e poi il ritorno, subitaneamente travolto dal desiderio di fuggire via.
Non bastano le notizie di cronaca nera, che qualcuno cerca di sminuire con dati statistici che gli stessi che li stilano e li mostrano dovrebbero avere il coraggio di presentare ai familiari delle vittime innocenti di una guerra della malavita che va avanti da decenni, ci si mette tutto, tutto quello che ti circonda…
Dalle istituzioni cittadine, che ti multano per essere passati nello zona a traffico limitato benché “autorizzati” da quelle difficoltà fisiche, dette disabilità, che ti impediscono di prendere mezzi pubblici, ancora non idonei a recepire tale utenza; per passare a quell’anarchia arrogante, e mai simpatica, di chi pensa di avere diritto a fare ciò che gli pare per i propri muscoli, il proprio branco, la propria ignoranza, la propria nullità; per finire a quel cancro puteolente, e mai sanato, di quella camorra, o feccia, che continua a sporcare, con ogni proprio atto, la storia, la civiltà, il decoro, la dignità di tutta la città, di tutti quelli che ci abitano…e di quelle istituzioni, locali e nazionali, che ancora, nel 2015, non sanno che pesci pigliare o non vogliono proprio “pescare”.
Certo è il degrado…la mancanza di lavoro…e tante balle simili.
Solo balle che parlano di un degrado figlio di quelle classi dirigenti, politiche, imprenditoriali e finanziarie, che hanno trovato nella fecale camorristica il braccio armato ed il mezzo più veloce per ottenere soldi e potere; padre di chi spara per avere la moto più veloce, l’ultimo cellulare, la villa nascosta in periferia di Napoli, le femmine cchiù belle…a morte cchù sicura; fratello di chi tace e acconsente, di chi vota questa gente, di chi protegge chi inquina ed uccide, di chi parla, tanto, ed a volte anche bene, ma non ha il coraggio di cacciare chi ha rubato e chi ruba ancora, che non è in grado di formare una classe dirigente alternativa e pulita, punto di riferimento per quella maggioranza della città stufa ed anche schifata.
Il tanto turismo non dovrebbe essere l’unico indicatore dello “stato” di una città. Nei quartieri, tra quella gente onesta che lotta tutti i giorni per mangiare, in quelle famiglie impegnate nella lotta per la difesa dei diritti, tra quei ragazzi che non si fanno travolgere da droga e guadagni facili, c’è il vero metro delle opportunità che sono rimaste a questa sfortunata metropoli.
Se a 17 anni si muore, ancora e per l’ennesima volta, per un proiettile vagante, per una sparatoria in uno dei quartieri più abitati di Napoli, la Sanità, per colpa di chi ha subordinato la propria ed altrui vita alla sozzeria di un’arma, senza che nessuno denunci, senza che ci siano controlli più accurati, senza che l’intero rione, l’intera città, si rivolti…non si consuma solo l’assurdo omicidio di un giovane innocente, si sancisce la fine di ogni onore e di ogni dignità, l’assassinio di ogni speranza e di ogni futuro per questa città e se ne sottolinea quell’ipocrita credenza che ancora la indica come solidale ed allegra.
Non può esserci allegria dove la morte la fa da padrona.
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 20:19