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giornale di controinformazione

Messaggi del 18/03/2016

 

Il tumore che alcuni scambiano per dignità

Post n°887 pubblicato il 18 Marzo 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Siamo nel 2016, i casi di aziende che hanno devastato il territorio, uccidendo intere comunità, sono noti a chi ancora conserva memoria e coscienza.

Salerno, quartiere Fratte, le Fonderie Pisano sono lì dal 1961, forniscono i “chiusini”, cioè i coperchi degli acquedotti, delle fogne, delle linee elettriche e telefoniche, ed occupano, a regime, circa 150 operai.

Nel 2007 il tribunale di Salerno ritiene le fonderie responsabili di danno ambientale ed inquinamento, anche a seguito degli studi effettuati dal prof. Benedetto De Vivo. Il sindaco della città, in quegli anni, è l’attuale governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca; le denunce della Procura risalgono al 2003 ma le fonderie continuano ad inquinare, sino a che l’Arpac, nel 2016, ne chiede la sospensione delle attività, raccolta, ad inizio marzo del 2016, dalla Regione Campania, che ne elenca le criticità: mancata applicazione delle misure atte a diminuire le emissioni diffuse nocive per la popolazione residente nei pressi della fabbrica; scarsa manutenzione dei sistemi di trattamento delle emissioni; scarsa conoscenza delle modalità di deposito temporaneo e di pre-gestione dei rifiuti prodotti; mancata adozione rispetto a superamenti di portata e di valore di emissione emersi dagli autocontrolli effettuati; mancato monitoraggio del rumore e di altri parametri aggiunta all’assenza di procedura di verifica dell’integrità di tutte le vasche a tenuta presenti nello stabilimento; assenza di autorizzazione per lo scarico di acque reflue industriali nel fiume Irno; superamento del livello di inquinamento del rame per lo scarico di acque reflue in corpo idrico superficiale; mancato rispetto dei requisiti tecnici di alcuni camini; mancato adeguamento dei punti di campionamento; piattaforma di lavoro non idonea per dimensioni; smaltimento illecito di alcune tipologie di rifiuti; emissioni polverose che danneggiano l’ambiente circostante.

Un quadro devastante che conferma le preoccupazioni della Procura e gli studi del prof. De Vivo…ma in Italia, terra di miracoli e miracolati, tutto può accadere…e pochi giorni dopo il decreto di sospensione ecco arrivare quello di riapertura delle Fonderie !

Tutto risolto, tutto in ordine, come direbbe anche il nostro amato premier Renzi ! Le controdeduzioni dell’azienda bastano ed avanzano, per le nostre Istituzioni, a dare il via libera alla ripartenza delle attività…che i camini fumino ed inquinino !

I cittadini dell’area si ribellano e costituiscono un presidio fuori la fabbrica per protestare contro questa affrettata, ed alquanto inspiegabile, decisione…anche se uno più uno fa sempre due…e siccome quando De Luca era sindaco andava tutto bene….immaginate ora che è governatore come va !

Ma quel presidio da fastidio a chi in quell’azienda lavora e se ne frega dei danni che può causare l’inquinamento a se stesso, ai propri figli ed agli abitanti del luogo. C’è gente, in questo paese, a cui è stato “insegnato” che la dignità è il lavoro, a qualsiasi condizione ed a qualsiasi prezzo, anche della propria ed altrui vita…tra questi ci sono i “rivoluzionari” della Fiom di Landini che escono dalla fabbrica che uccide e rompono tutto, aggrediscono i cittadini che protestano, i giornalisti di Fanpage che sono lì per intervistarli, picchiano ed insultano, in nome di quella dignità di cui sono schiavi.

Il giorno successivo arrivano le scuse, lette dal rappresentante della Fiom, ed uno striscione, esposto dai cittadini che vivono nei pressi della fabbrica che uccide: “NO alla guerra tra poveri”.

Ci sono poveri che vivono la loro condizione con la dignità del rispetto dei propri ed altrui diritti, altri che la dignità l’hanno venduta per un pezzo di pane e che con i “poveri” e la “dignità” non hanno più nulla a che fare.

 
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