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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi del 30/03/2016

 

Pronto ?...c’è qualcuno che ascolta ?

Post n°894 pubblicato il 30 Marzo 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Un’ altra mazzata occupazionale per il Sud e per gran parte di quei giovani italiani che avevano creduto che nei call center avrebbero potuto creare quel futuro che, in Italia, rimane solo nelle parole di un premier lontano mille miglia dalla realtà dei fatti.

Oltre 3mila esuberi dichiarati da Almaviva e Gepin, 620 tra Napoli e Casavatore, il resto tra Roma e Palermo, le motivazioni risiedono in quelle continue gare a ribasso, che nei fatti favoriscono le aziende che sfruttano i lavoratori, pagando 4 lire i loro sacrifici.

Un’ ennesima riprova dell’assurdità dei provvedimenti del governo, tutti indirizzati a “proteggere” i bilanci delle aziende e contrari a quei diritti di cui si è fatta carta straccia e per i quali si è lottato per decenni.

Solito e strumentale caos nei sindacati, quelli tradizionali, quelli che hanno i loro dirigenti che guadagnano più di Obama, insomma i soliti, Cgil Cisl e Uil, che trovano mille motivazioni per dividersi e per dividere i lavoratori, rendere la loro protesta meno forte, più deboli le loro pretese, più semplice sconfiggerli.

 Manifestazioni separate, assemblee separate, come se i problemi fossero diversi, come se affrontare la questione unitamente sia segno di debolezza e non di forza. La manifestazione del 30 marzo, indetta dalla Slc CGIL, è disertata dalla Fistel Cisl e Uilcom Uil, quella del 31 a Napoli, che dovrebbe vedere i lavoratori di Almaviva e Gepin assieme, si dividerà in due cortei, uno diretto ad occupare la sede del call center (Cgil), l’altro verso la Regione Campania a Santa Lucia (Uil e Cisl).

La voce dei lavoratori sparisce sotto il “peso” di un’idea di progresso che riduce il lavoro a strumento di guadagno per i “padroni”, a mezzo di scalata politica e sindacale per chi finge di difenderne i diritti, senza che venga neanche lontanamente considerato il danno morale ed economico che si procura a migliaia di famiglie, ai loro progetti, alle speranze dei loro figli, a quell’idea di democrazia schiacciata dagli interessi e da una politica sorda e cieca.

Pronto?...c’è qualcuno che ancora ascolta ?

 
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