Il Pasquino

E’ stato chiaro, il sig. Matteo Renzi, nell’ intervista concessa a Lucia Annunziata su Raitre.

Le responsabilità dell’ emendamento inserito nella legge di stabilità, volto a favorire gli “investimenti”, secondo lui, e gli illeciti nella gestione dei rifiuti (sforamento nel limite delle emissioni, alteramento dei controlli sulle stesse e smaltimento di rifiuti pericolosi facendoli passare per non pericolosi) , il disastro ambientale, l’ associazione a delinquere (che riguarda il filone d’indagini sul porto di Augusta in cui è indagato anche il capo di stato maggiore della marina, Giuseppe De Giorgi), l’ abuso d’ufficio(volto a scavalcare le competenze regionali e a dare tutto l’iter nelle mani del ministro Guidi), secondo la Procura di Potenza, sono esclusivamente sue...e lo rivendica con orgoglio.

Non la Guidi e neanche la Boschi, forse semplici intermediarie del pensiero del premier, ma lui in persona, nella figura di capo dell’esecutivo e di “stratega” di un “affaire” che al nostro paese non porta nulla, il petrolio viene venduto dalle multinazionali interessate altrove, se non rischi reali di inquinamento e distruzione ambientale.

La politica italiana ha già conosciuto, in tempi non tanto lontani, uguale arroganza da parte di un premier e leader di partito. Fu Bettino Craxi, il 3 Marzo 1993, durante il suo interrogatorio a dichiarare, con pari orgoglio : "Io mi assumo tutta la responsabilità politica e morale di tutti gli aspetti illegali di questo finanziamento”. Eravamo ai tempi di “Mani pulite”, del crollo di un sistema anch’esso marcio e corrotto, scoperchiato dalla Procura di Milano e che vide il definitivo crollo di quei due partiti, DC e PSI, che da anni governavano l’ Italia.

Ma allora si parlava di finanziamento illecito, di mazzette che certamene pesavano come un macigno sui conti del paese, ma non si metteva anche a rischio la vita della gente per i propri guadagni e per quelli dei propri amici, parenti, conviventi ed affini.

Ora quei due partiti sono confluiti in quel miscuglio chiamato PD, che annovera, nelle sue fila, il peggio di quella vecchia democrazia cristiana, travolta dagli scandali, e i superstiti di un PCI che fu solo sfiorato dalle indagini, ma che aveva anch’esso i suoi scheletri negli armadi.

Quel tipo di politica non solo non si è riformata, ma si è rafforzata assumendo l’aspetto di una vera e propria piovra che, con i suoi tentacoli, gestisce i lerci affari del gotha finanziario del nostro paese, dalle banche alle multinazionali del petrolio, e prova fastidio al solo sentir parlare di legalità e diritti, di onestà e Costituzione.

Un intreccio che va contro ogni interesse del paese e della sua gente, che continua ad arricchire i soliti e che riduce la nostra democrazia ad un terreno di conquista, dove tutto è corruzione e furto, espropriazione ed inganno.

Come di consueto non mancano i soliti attacchi alla magistratura, per Berlusconi comunista, per Renzi chissà…il solito cliché che ormai accomuna, da destra a sinistra, tutti gli indagati del nostro paese, che non son pochi !

La mozione di sfiducia, che le opposizioni presenteranno, sarà inevitabilmente bocciata; il PD, dalla minoranza alla maggioranza, si stringe compatto attorno al premier, dimostrando, ancora una volta di più, quanto sia grande l’attaccamento alla poltrona e lontano, dal proprio interesse, il senso del dovere e il bene  primario dei cittadini.

Pagheremo noi, sino a quando i responsabili di questo sfascio non saranno messi di fronte alle loro responsabilità a risponderne di persona.