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Saggi di “Cuore”
Post n°568 pubblicato il 08 Agosto 2014 da ilpasquino.controinf
Passano gli anni e forse, assieme a loro, passano gli ardori ed i sapori, si annacquano le idee.
Chi, solo alcuni anni fa, titolava: “Hanno la faccia come il culo” e criticava quel “senso comune”, perché virus dei diritti della gente e “baluardo” di un potere ladro, malattia di una democrazia incompiuta e killer dei più deboli, ora, dalle colonne di Repubblica, nella sua “amaca” ben pagata, non a caso dopo le notizie dell’ennesimo dato negativo dell’economia italiana di un governo retto dal PD, scrive: “Non è una crisi come le altre, saremo tutti costretti a cambiare vita e ambizioni, a fare meglio ma con meno”.
Il Michele Serra, di “Cuore” memoria, giornale satirico tra i più violenti contro il potere e le diseguaglianze, dopo anni travagliati che lo hanno visto protagonista di “memorabili” imprese di sinistra, come la partecipazione al meeting di Comunione e Liberazione con annesso abbonamento al loro giornale “Il Sabato”, ora indica la strada al popolo italiano: più lavoro, pochi diritti e poco stipendio, forse nessun aiuto ai più deboli…per ripartire meglio, ma con meno.
La crisi è figlia, secondo il “saggio”, della saturazione del mercato. Serra sa che i pensionati ed i disoccupati posseggono vari immobili, decine di automobili, posseggono interi armadi stracolmi di abbigliamento e, riguardo al cibo, ne possono anche fare a meno…ergo, sempre secondo il saggio, vanno cambiate le abitudini, il sistema è in crisi strutturale, quindi noi…ripeto noi…dobbiamo vivere con meno…ma meglio !
Le colpe dei politici?...semplice: non avercelo detto e averci fatto sperare che da domani sia possibile ricominciare a mangiare ed a sperare in un futuro per i nostri figli.
Da saggio “sinistro” dell’attuale sinistra, Serra non sfiora neanche per sbaglio i temi della diseguaglianza economica, frutto, in questi anni di riformismo di una sinistra sempre più destra, di una corruzione politica e istituzionale che ha fatto pagare al paese la propria sporcizia, sia in termini economici che morali, creando una classe dirigente ed una classe di “intellettuali” completamente insite nel “sistema”, prone ai suoi voleri, nefaste e mortifere.
Lo “scrittore”, nonché giornalista ed intellettuale di sinistra, dà il suo contributo, a pagamento da parte di chi sulla crisi ci mangia alla grande, ai “temi” scottanti italici, dando alle tragedie “povertà” e “suicidi”, l’etichetta che tanto piace alle nostre classi dirigenti: “condizioni eccezionali non prevedibili”. Come un diluvio, come uno dei tanti allagamenti, come i crolli di Pompei o dei cornicioni dei palazzi…così la fame e la disoccupazione sono cadute su di noi…dobbiamo farcene una ragione !
Ergo nessuna redistribuzione economica e di diritti umani, ma solo accettazione di una crisi strutturale non dipendente da interessi contrari a quelli generali, ed alla quale far fronte con la morte dei diritti elementari dei più deboli.
Su una cosa di certo aveva ragione il Serra, quando era nella redazione di “Cuore”…hanno la faccia come il culo…quando al “Cuore” sostituiscono il portafoglio.
https://twitter.com/repubblicait/status/497374134813196288/photo/1
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
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il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
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