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Contro Renzi e contro Marchionne
Post n°917 pubblicato il 03 Maggio 2016 da ilpasquino.controinf
Tag: comitato per il NO, diritti, incostituzionalità, Marchionne, referendum costituzionale, Renzi, slai cobas
C’è chi dice NO, e lo dice da subito, da operaio, da chi conosce le dinamiche politiche di questo paese e sa che i nodi verranno al pettine ad Ottobre…e non in queste amministrative.
Anticipando Renzi gli operai della Fiat di Pomigliano ed il sindacato Slai cobas annunciano la preparazione del loro “comitato del NO” al referendum costituzionale.
Renzi e Marchionne, le due facce della stessa medaglia antidemocratica ed incostituzionale che sta opprimendo l’intero paese, negando diritti ai lavoratori e cancellando diritti alle famiglie, agli anziani, ai poveri in difficoltà, uniti in quel percorso di “devitalizzazione Costituzionale”, appoggiata e voluta dal peggior presidente della repubblica che l’ Italia abbia mai avuto, tal Giorgio Napolitano.
Gli operai, la loro storia, la loro esperienza sono gli anticorpi di questo “fascismo” strisciante, di questo degrado democratico. Lo dimostrano le tre sentenze della Corte di Cassazione che, in un solo anno, descrivono la FCA di Pomigliano come un’azienda dedita alla condotta antisindacale, all’intimidazione e all’utilizzo dei licenziamenti disciplinari come arma per zittire ogni dissenso:
Nell’assemblea svolta dallo Slai cobas, partecipata come non mai, e che ha visto la presenza degli operai della FCA, della Lear, della Mitsubishi, della A.R. Industrie Alimentari, partono i comitati per il NO, un NO alle politiche “occupazionali” di questo governo, al tentativo, maldestro, di far passare una riforma incostituzionale, votata da un parlamento incostituzionale, come il modo per “abbattere gli sprechi”, che nasconde, nei fatti, una deriva autoritaria, un’ idea di paese gestito da un partito solo, da un leader solo, da “un solo uomo al comando”, da una politica schiava degli interessi delle lobbie “padronali”, figlia di quei Lama, di quei Berlusconi, di quei Monti, di quei D’Alema, di quei Bertinotti, di quegli Agnelli per i quali, nessuno di loro escluso, i lavoratori ed i loro diritti sono una variabile dipendente dagli interessi economici della feccia e della corruzione di questo paese.
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 20:19