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Eventi estremi e disastri naturali nasce a Spoleto il “Centro Euro-Mediterraneo di Documentazione”

Martedì 22 febbraio 2011, alle ore 12, nel seicentesco Palazzo Mauri (presso la sede della Biblioteca Comunale di Spoleto) sarà presentato il nuovo “Centro Euro-Mediterraneo di Documentazione” per gli eventi estremi e i disastri naturali.

Grazie alla partnership tra il Comune di Spoleto e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), nasce nella cittadina umbra  un Centro di Documentazione di nuova concezione sugli eventi estremi e i disastri naturali. Un progetto che correla e fa interagire conoscenze scientifiche, storiche e antropologiche. Il suo fine primario, si apprende dal comunicato stampa dell’evento, è quello di stimolare e divulgare una nuova consapevolezza sulle cause naturali e antropiche dei rischi ambientali. Il Centro è il risultato di una convergenza di intenti fra il Presidente dell’INGV Enzo Boschi, il Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, e l’ideatrice del progetto, Emanuela Guidoboni, storica dei terremoti e dell’ambiente.

Spoleto, fanno sapere gli organizzatori, è un polo culturale internazionale sede di importanti istituzioni nel settore dei beni culturali e della ricerca storica, ed è il luogo ideale per favorire incontri e riflessioni su disastri e ricostruzioni, per costruire una rete di competenze e di saperi utili per caratterizzare in modo multidisciplinare questi temi. Il Centro di Documentazione darà un contributo culturale innovativo, mettendo in luce i nodi cruciali di territori sempre più fragili ed esposti, sarà impegnato a elaborare e a diffondere dati, testi, immagini, filmati sui disastri nel lungo periodo, per i quali sarà predisposto un archivio tematico. Tra le finalità del Centro anche l’organizzazione di mostre, seminari, convegni e conferenze, inserendo il vincolo scientifico nell’analisi degli impatti sociali, dal mondo antico ad oggi. Tutte le attività saranno seguite da un Consiglio Scientifico composto da esperti di diversa estrazione culturale e presieduto dal Prof. Cesare Roda, noto esperto di questioni ambientali e direttore della rivista Geoitalia.

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