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Scelte drammatiche ma non serie

Post n°868 pubblicato il 15 Maggio 2019 da fedechiara
 

 

Il 5 maggio di un anno ormai lontano moriva un grande della terra, quel tal Napoleone che passò per essere il riferimento di ognuno che esagera, si monta la testa e si crede un napoleone, appunto – e la parodia universalmente nota passa per il cappello suo famoso e oggi ridicolo calcato in testa e la mano destra sullo stomaco e la sinistra dietro la schiena imitata dai pazzi dei manicomi che abbiamo voluto lasciarci alle spalle perché ormai 'tutto il mondo è paese' (un unico manicomio) e luogo di pazzie sfrenate e incontrollabili – che, se appena ti azzardi a parlare in pubblico di 'normalità' e tentarne una definizione, a tutti i presenti viene un convulso di ilarità irrefrenabile perché è come la 'verità' e la 'giustizia': che ci sian ciascun lo dice, dove sian nessun lo sa. Arabe fenici.

E in campagna elettorale la pazzia collettiva si scatena come in un carnevale: luogo temporale deputato ad ogni mascheramento, frizzi e lazzi in libertà e 'venghino, siore e siori', più gente partecipa, più bestie si vedono e i ragli si sentono alti e hanno echi in tivù e alimentano le disfide nei 'talks shows' più famosi - e perfino il governo giallo-verde è impazzito come la maionese, che l'uovo e l'olio non legano e si va alle europee in ordine sparso e 'l'un contro l'altro armati' suonano gli uni le loro trombe sinistre e gli rispondono le campane leghiste dei 'tre metri sopra lo spread' e 'dopo di noi il diluvio' e 'chi vivrà vedrà' e 'buonanotte al secchio'.

Questo è quanto avevo in animo di dirvi, miei cari lettori, la scelta che farete è importante, esiziale, decisiva, ma non credetevi dei napoleoni nell'urna. Ci sono tutti gli altri 'aventi diritto' europei degli stati membri che voteranno e la loro scelta moderata e/o sinistra deciderà se avremo una rivoluzione in Europa oppure solo una po' di maretta e, passata la festa, la nuova Commissione continuerà a sparare ad alzo zero sui nostri conti pubblici e i mercati si agiteranno, lo spread salirà e l'Italia non se la passerà un gran bene, a meno che non votiate in massa Salvini e Le Pen e Orban – nel qual caso 'sarà tutta un'altra musica' e l'orizzonte degli eventi mostrerà altri colori e.....

Beh, ci si risente il 27 maggio in tarda mattinata, in alto i cuori.

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