Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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« Sogni e naufragi. | Entropia degli eventi nuovi. » |
Colonie estive in villa. (Villa Bellati - Vignui XVIII secolo) E sarà per il fatto che il panorama della Valle di san Martino retrostante era tutto aperto e i monti mi parevano i contrafforti di un paesaggio ancora più maestoso e che si allungava all'infinito senza confini verso nord che quella accattivante, bianca facciata monumentale e la torre della chiesetta di fronte mi si stamparono in mente – e sono tra i pochi ricordi nitidi di quella lunga prigionia che è stata la mia infanzia in era post bellica? E ha ragione il Leopardi nel dirci che una poetica siepe 'tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude'. Ma siepi e recinzioni, a forza di escludere il 'guardo', e per anni e anni di una età cruciale, danno l'impressione del muro metallico che, in Messico, separa i bambini e le madri e, oggi, ci fa tanta tenerezza e ci muove la pietas e condiziona la politica, ma ai miei tempi non si andava tanto per il sottile ed erano tempi di miseria diffusa e la 'genitorialità tanto osannata di oggi era di là da venire e soggetta alle crudeli condizioni di allora. E l'arciprete, nel corso delle passeggiate in doppia fila lungo le strade sterrate raccoglieva una decina di pargoli alla volta a bordo della sua fiammante giardinetta e accorciava la distanza dal monte verso cui marciavamo, una suora avanti una dietro – e ricordo che otto di noi, rimasti indietro nel corso della discesa lungo il sentiero, si persero nel bosco, me compreso, e solo al declinar del sole riuscimmo a rivedere in distanza , tra i rami degli alti alberi, la torre; e la punizione fu severa e per il resto del mese niente più uscite per i discoli che tanta angoscia avevano provocato nelle suorine responsabili di quell'uscita disgraziata. Noi che fummo partoriti dal ventre della guerra seconda mondiale, che premiò uno sviluppo economico senza uguali nei decenni ultimi delle nostre vite, noi non invecchiamo, diventiamo 'vintage' - come l'apparizione improvvisa, dietro una curva, di questa villa settecentesca, nel corso di una scampagnata con mia figlia qualche mese fa, e puntai il dito e dissi:' E' quella!' 'Quella cosa?' 'La mia colonia estiva.' E la mia mente di bambino non aveva registrato la bellezza del manufatto architettonico nel suo insieme, il suo essere una villa settecentesca appartenuta a una nobile famiglia, bensì il particolare della torre campanaria, così ariosa e diversa da ogni altra. Una torre in cui si impigliavano e si sfilacciavano i miei sogni di libertà al risveglio. (The end e lacrimuccia di rito sul ciglio.) Mi piace Commenta |
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Colonie estive.
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Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
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