Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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03 aprile 2021 Andava in onda un curioso confronto, ieri sera, sulle reti rai. Su raistoria il bravo professor Barbero, pozzo di scienza, si confrontava con tre giovani storici e con Paolo Mieli sulla veridicità dei testi basici del cristianesimo: i Vangeli. Che sono dei 'reportages' di quanto avvenne 2020 anni circa e, come tutti i reportages di ogni epoca e luogo della Storia, sono viziati (ma guai a dirlo chiusi in mezzo ad una folla di 'fedeli') dalla partigianeria di chi li ha scritti, ma, più, dai ritocchi e dagli aggiustamenti di chi ce li ha tramandati e detti Vangelo - con la maiuscola e il rispetto reverenziale dovuto ad una religione dominante. E su raidue, invece, andava in onda in apertura di tiggi la rituale processione pre pasquale di ogni anno (e decennio ultimo scorso) con i cari bimbi selezionati al posto delle folle abituali pre pandemiche. E i bambini facevano i disegni di quanto hanno appreso a proposito della passione e morte del Cristo e l'abituale occupazione dell'informazione pubblica e relativa propaganda fide era assicurata anche per quest'anno. E comprerò il libro di Paul Maffei sul 'Cristianesimo antico da Gesù a Costantino' per averne contezza dei vari e diversi punti di vista degli storici antichi (e dei presenti e vivi) ed una informazione puntuale e precisa di quegli avvenimenti lontani che hanno portato al presente impero mediatico dei sedicenti 'cristiani' – che chissà che nerbate riceverebbero dal Messia nei presenti templi confusi di dottrine rivisitate e relativismi religiosi perfino in seno ad una Curia spaccata tra conservatori del Verbo e modernisti iper misericordiosi e rispettosissimi delle religioni-sorelle - un tempo covi di 'infedeli'. Perché, in verità in verità vi dico, che le fake news che tanto ci sforziamo di contrastare in tempi di cattivi 'social' degli 'odiatori' partigiani sono esistite anche in tempi lontani e lontanissimi, da pochi contrastate e, spesso, al prezzo della vita. E la religione nuova e tutta amore e salvezza e resurrezioni e levitazioni improbabili (ricordiamo la legge fisica sulla caduta dei gravi) sappiamo che si è affermata spesso per via di spada e di fuoco - e fuoco e fiamme dai pulpiti contro gli eresiarchi e i dissidenti di ogni ordine e grado – che perfino i pontefici ultimi hanno 'chiesto scusa' alle vittime di quell'epopea tragica di notti di san Bartolomeo e dintorni. E non sarebbe male se ci fossero in prima sui tiggi i pacati distinguo degli storici visti su raistoria e meno disegnini accattivanti di bimbi scelti ad hoc a ricordarci la nostrana religione di stato. Tuttora, di fatto, sui tiggi compiacenti e, spesso, a reti unificate. Culture al tramonto e religioni nuove. STORICANG.IT Ipazia, la filosofa alessandrina |
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il 15/08/2024 alle 09:09
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