Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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« Mordacchie e facezie. | Attentati, legionari e z... » |
05 maggio 2014 Ammettiamolo, abbiamo serie difficoltà a gestire le cose. Soffriamo tutti di una qualche forma di demenza - non solo i nostri vecchi negli ospizi, che, di quando in quando e su richiesta delle A.s.l. vengono sottoposti alle visite neurologiche per le opportune certificazioni. Il fatto è che dalle partite negli stadi, - dove ci misuriamo coll'impotenza a governare e castigare i 'cattivi', le bestie delle curve sud o nord, e con la vergogna di dover 'patteggiare' la loro esistenza in vita e il loro essere temibili guerrieri metropolitani – alle distese di immigrati e rifugiati che dormono nella stazione di Milano e ci costringono a constatare che nulla possiamo contro l'entropia del caos delle cose e delle persone, e per finire colle mille frane e catastrofi annunciate di ogni pioggia abbondante, tutto converge nell'amaro in bocca che niente è nelle nostre mani di semidei nelle forme e nell'ordine che vorremmo disegnare. E vorremmo tutti vivere in luoghi dove 'vivere è bello' (tipo: 'Vedi Napoli e poi muori', ma il rischio è che in tanta reclamata beltade partenopea si muoia di fetenzia e aria irrespirabile, per via dei cassonetti bruciati e la monnezza a mucchi e quintali per le strade), e, invece, ci misuriamo ogni santo giorno colle cose che non vanno e con i cittadini reprobi che non adottano comportamenti civili - e non raccolgono le cacche del cane e ti rigano la carrozzeria se parcheggi in un posto che hanno deciso che è il loro posto. E tuttavia avanziamo verso il futuro armati delle tecnologie nuove e nuovissime e le avanguardie della scienza e della tecnica ci rassicurano che governeremo, per loro tramite, perfino i viaggi spaziali e colonizzeremo nuovi pianeti e il Cosmo sarà nostro - salvo misurarci in guerre stellari con eventuali intelligenze aliene. E siamo stupiti, ad ogni nuovo risveglio, di questa nostra fragilità e incapacità a governare l'entropia - e la Storia dell'uomo, invece, ci racconta di un progresso segreto, sotterraneo, sia pure col passo del gambero, che ci proietta verso le stelle. Uscire a riveder le stelle, già. Chi glielo dice a 'Genny 'a carogna' che siamo vocati a questo? |
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Genny 'a carogna e il destino dei mondi.
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