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« Suggestioni espressionistiche.Mercatini di Natale di ieri. »

Guerre mediatiche di ieri.

Post n°1878 pubblicato il 19 Dicembre 2021 da fedechiara
 

Gettate le armi, ravvedetevi e saremo clementi
Credo che mai la stampa italiana – quella dei 'giornaloni' in testa, – abbia mostrato senza veli e vergogna di essere affetta da schizofrenia grave e apparentemente incurabile come nel caso dell'odierna tenzone tra Italia ed Europa sui numeri della 'manovra del popolo'.
Fino a ieri, come un sol uomo, i giornalisti di punta dei giornaloni, consoni alle peggiori Opposizioni Riunite di sempre, pontificavano e rampognavano il governo giallo-verde sul dovere di 'restare in Europa' e 'rispettare le regole europee sul deficit e sul debito' e, oggi che ci giunge la lieta novella di un accordo raggiunto che mostra la flessibilità di entrambe le parti, scrivono, invece, di un cedimento colpevole da parte dei nostri governanti e li accusano di ogni nefandezza politica e del tradimento delle promesse verso gli elettori.
Dei quali elettori quei giornalisti mai hanno mostrato di volerne rispettare la volontà e la sovranità, sottomettendola a certe loro bizantine e aggrovigliate visioni di 'pesi e contrappesi' e 'mediazioni necessarie' e, in ogni caso, ai 'vincoli europei' di cui sopra, rispettati dai nostri e sanciti dall'accordo raggiunto ieri dal presidente del consiglio Conte.
E l'orizzonte politico di un mancato accordo era di una 'grande confusione sotto al cielo' – e lo spread alle stelle e i mercati aizzati come belve nel Colosseo contro i nostri governanti e leaders dai 'poteri forti' dell'economia globale – e meglio è incassare un 'via libera' e una mezza benedizione dai commissari europei piuttosto che andare allo scontro sulla 'procedura di infrazione'.
E se lo capiamo noi, popolo di elettori giallo verdi che tuttora sosteniamo il governo col 58 e più per cento dei consensi, non è chiaro perché non lo capiscano loro: gli editorialisti di punta dei giornaloni che male hanno digerito la novità di un governo 'populista' e sono come quei giapponesi incistati nella giungla indonesiana che continuano le loro scaramucce anche dopo che è giunta loro la notizia che 'la guerra è finita', gettate le armi e uscite a mani alzate fuori dalla radura.
Ravvedetevi e saremo clementi.

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