Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi di Maggio 2016
L'architettura, come l'Arte, salverà il mondo? E' lecito dubitarne, dal momento che il mondo è stato distrutto da due guerre mondiali e un intero paese, la Siria, è affondato nel suo Medioevo islamico di guerre e sette religiose e tribali - e perfino le meravigliose rovine dell'antico (Palmira e altri siti archeologici) sono incorse nelle distruzioni a botte di esplosivo da parte di fanatici islamisti rincoglioniti provenienti perfino dalle famigerate 'banlieues' islamiche delle maggiori metropoli europee. Il mondo non verrà salvato dall'Architettura e dagli architetti (che solo l'altro ieri erano detti, in un famoso libro, 'maledetti'), però ci ri-provano a incantarci coi loro progetti spesso un tantino astratti e cervellotici, ma suggestivi e affascinanti. E, scorrendo lungo e dentro i padiglioni uno via l'altro, ho conferma che i nostri ospiti immigrati si affollano nelle metropoli e snobbano i piccoli centri, per le ovvie ragioni delle opportunità che vi si offrono e gli apparentamenti familiari e i riconoscimenti dei valori religiosi di provenienza – che è quanto dire che di integrazione quale panacea del presente malessere europeo in crisi immigratoria esplosiva è ridicolo parlare e la tendenza del melting pot globale è quella del proliferare tribale in ambito urbano e metropolitano e del covare degli atavici conflitti sotto la cenere, estote parati. |
Scampato pericolo. Così titolano, con piccole variazioni sul tema, quasi tutti i giornali che hanno gridato compulsivamente 'Al lupo! Al lupo!' fino all'ultimo giorno prima delle elezioni austriache. Nessun lupo fascista o di 'estrema destra' c'è in Austria, bensì persone assennate che esprimono precise posizioni politiche e che danno rappresentanza politica a tutti coloro che ritengono fallimentari le non-politiche immigratorie degli attuali s-governanti europei, nessuno escluso. E, se si fosse fatto prima quello che si fa ora: di cancellare la vergogna del campo-profughi di Idomeni e quello della 'giungla' di Calais e di attrezzare e far funzionare con la necessaria efficacia e severità gli 'hotspot' - colle identificazioni e gli esami rapidi di ammissione e/o respingimento per i troppi 'richiedenti asilo' non aventi diritto, molto probabilmente non avremmo avuto un 'caso Austria' e 'frontiere chiuse al Brennero' e Hofer, il preteso lupo, navigherebbe in acque elettorali più pacifiche e non avrebbe travolto i vecchi partiti incapaci di offrire adeguata rappresentanza politica ai loro disaffezionati elettori. http://www.internazionale.it/…/09/16/che-cosa-sono-gli-hots… Si tratta di centri già esistenti e attrezzati per identificare i migranti, che saranno ampliati e in cui opereranno autorità internazionali che affiancheranno quelle italiane. INTERNAZIONALE.IT |
La buona notizia è che i varchi di confine tra Italia e Slovenia sono ancora aperti e 'Schengen' - e si transita di là e di qua del crinale delle colline fitte di verzure e fiori senza problemi e i nomi slavi dei paesuoli arroccati nelle loro solitudini collinari si alternano a quelli italiani come accade nel Tirolo italiano, per ora. E la domanda che mi pongo, vagando di cocuzzolo in cocuzzolo e di macchia di case in macchia di case e chiesuole aperte solo le domeniche per la funzione come diavolo si viva in quelle case e solitudini e i vicini di casa li conti sulle dita di due mani. Ma d'estate no, d'estate è un via via di tedeschi e italiani in gita e queste strade sono meta ambita di 'mountain bikers' e affanni respiratori nelle ascese dei pomeriggi affocati, ma che goduria le discese senza freni e il vento caldo che ti scompiglia le chiome. E anche Izola e Piran sono cittadine di solitudini annoiate e intollerabili, in queste giornate di maggio piovoso che preludono al caldo estivo e all'esplosione di presenze turistiche de 'tutti al mare' (a mostrar le chiappe chiare). E la domanda, nel vedere due bimbi accucciati che giocano in silenzio e rade parole, torna prepotente: 'Come si elaborano queste solitudini, che già ai primi freddi di ottobre le respiri e ti agghiacciano e neanche la coltivazione degli orti basta a riempirle o la costante cura edilizia delle case che maggio infiora di rose di ogni colore?' Le grandi città hanno gli immensi problemi del 'troppo che stroppia', ma, per gli studiosi, sembra siano l'inevitabile proiezione del futuro dell'umanità degli 11 miliardi di individui che, si prevede, faranno scoppiare il pianeta a ridosso de 2060 - e le migrazioni a cinque cifre sembrano confermare la tendenza già in questi anni di affanno economico e crisi globale. Questo è quel mondo e il suo sviluppo caotico, chi vivrà vedrà. |
Ho scoperto, con mio sommo sgomento, che l'attività di giardiniere è 'di destra'. Tutto quel potare e tagliar via 'ciò che risulta eccessivo' (G. Celaya) ed eliminare le piante parassite e il regolare la prodigiosa crescita del convolvolo a favore del gelsomino in fiore e la guerra contro il formicare incessante di migliaia di formiche - che cento ne stermini ed altrettante si ripresentano all'appuntamento il giorno dopo provenienti da chissà dove, chissà dove. E il combattere tutti i santi giorni i voraci afidi che si mangiano le tenere foglie appena apparse e l'accostargli le coccinelle (anch'esse di destra, autentiche formazioni paramilitari in divisa a pois) che se li mangiano di gusto e disinfestano in modo ecologico - tutto questo è maledettamente 'di destra' e legato a un'idea di 'ordine', di 'selezione della razza', di volontà di opporre un'idea regolatrice al dilagare del Caos. Che dalla sua ha l'arma di distruzione di massa della proliferazione incessante e il vento e gli uccelli che trasportano i semi da ogni dove - e ti ritrovi stranissime piante nei vasi germogliate chissà come, e le osservi crescere curioso fino al momento in cui decidi di estirparle 'perché non danno frutto', come suggerisce un apologo citato nei Vangeli. E sarà di destra quella predicazione di Ghandi che, visitando gli slums di Calcutta e Bombay osannato dai suoi poveri, suggeriva loro - vanamente - di tornare ai villaggi dove vige la frugalità contadina e un piatto di riso lo rimedi ogni giorno - mentre in quegli slums orribili a vedersi si consumava violenza e criminalità assassina e nessuno si prendeva cura dei troppi miseri che morivano di fame per strada? E, per tornare ai giardini (e alle rose che venivano amorosamente coltivate dagli aguzzini dei campi di concentramento, come si scoprì a Norimberga), sarà di destra anche l'ammirazione che proviamo per i giardini di Versailles e le altre regge europee che abbiamo visitato? Non sarà che tutto quell'ordine e le geometrie dell'arte topiaria e le fontane e le ninfe statuarie e gli Ercoli muscolosi e i putti al centro delle vasche nascondano un'idea di maledetto ordine avverso al proliferare del Caos? 'Ho coltivato l'idea della perfezione', confidava di recente un Eugenio Scalfari disilluso e reso saggio dall'età, 'ma mi sono dovuto arrendere al Caos trionfante e imperante.' Che ne sarà di questa nostra Europa che ha saputo riordinare le sue città oppresse dalle macerie della guerra totale e si era brevemente illusa di andare incontro alle 'magnifiche sorti e progressive' di uno sviluppo economico ininterrotto e di governare al meglio il suo futuro? Saprà ritrovare se stessa e la sua Gioia, cantata a gole spiegate nell'inno di Schiller, anche nel disordine imperante e incessante delle sue frontiere di terra e di mare? |
E, invece del can can intonato dai giornalisti renziani 'embedded' e i cori stonati pre-elettorali su Pizzarotti and company contrapposti al 'blog di Grillo' bisognerebbe concentrarsi sulla 'questione morale' che ci affanna da millenni e sul suo pesantissimo contrappasso evangelico: 'Se anche i gay vanno in Paradiso.' Si, perché, dopo la vexata questio della comunione da concedere o no ai separati/divorziati è di estremo interesse anche questo fatto: del funerale religioso e le benedizioni annesse e le promesse di paradiso da concedere, oppure no, in pubblica messa a coloro che, fino a pochi decenni fa, erano indicati quali abitanti di Sodoma e Gomorra e degni del fuoco della Geenna e, oggi, invece, il nostro Francesco si chiede ingenuamente: 'Chi sono io per giudicare.' Azzardo: il Papa? Tu vedi i passaggi caotici e terribilmente contraddittori della Storia che si mangia le antiche scomuniche, i 'non possumus' e gli anatemi e le messe al bando e le sepolture in terra sconsacrata e tutto il resto di una odierna predicazione irreligiosa che si vende la misericordia un tanto al chilo nel corso dell'ennesimo Giubileo perché fa tanto 'audience' mediatica - e a Giosafatte saran caxxi nostri e speriamo che i giudici di laggiù condividano l'andazzo perdonistico e assolutorio dei presenti conduttori. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38