Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi di Agosto 2020
15 agosto 2017 · Correva l'anno. Il torto, se di torto vogliamo parlare, è stato fatto alla famiglia Regeni e agli italiani tutti - sempre pronti a vocarsi anima e corpo a una nobile causa e a stendere lenzuoli e striscioni - i primi giorni del fattaccio. Che già era tardi perché quel corpo straziato giaceva sui bordi dello stradone alla periferia de Il Cairo da parecchie ore e la notizia scoppiò nel Belpaese dopo almeno dodici ore dal compimento del crimine – ed ogni inquirente vi confermerà che, se nessuna prova robusta e non contestabile si trova entro le 24 ore dal fatto, nessuna 'verità per Regeni' si darà mai in seguito. Ecco, il torto è stato fatto in quel frangente, al momento dello scoppio della notizia e del sollevarsi dell'onda di tsunami dello sdegno italico col promettere velleitario una impossibile 'verità per Regeni'. Ed era tutto vero quello che si è saputo in quei giorni di concitazione universale in cui il governo italiano richiamò l'ambasciatore, dopo le false promesse dell'Egitto di fornire prove e carte e risultanze del lavoro dell'intelligence locale, forse in parte compromessa essa stessa nel depistaggio e il fumo e la sabbia che seppellirono l'indagine sul nascere. Era vero quel che scrissero i corrispondenti dei giornali rapidamente accorsi sul posto: che una fitta nube di fumo e di vane promesse di chiarezza oscurava il panorama sottostante di complicità e collusioni degli apparati istituzionali con i mandanti e gli esecutori dell'omicidio e delle torture, ma, malgrado l'evidenza che non si sarebbe cavato un ragno dal buco, si volle arrivare all'inutile e velleitaria prova di forza del ritiro dell'ambasciatore da un 'paese amico' per contentare gli stolti e gli indignati abituè degli striscioni e delle dichiarazioni reboanti che sempre lasciano il tempo che trovano e per parare l'urto politico del loro sdegno sul governo Renzi in permanente affanno mediatico. E che avessimo una stringente necessità di mantenere buoni rapporti con l'Egitto in quei giorni di onda alta di barconi che partivano a centinaia dalle coste libiche ed egiziane era a tutti evidente, ma prevalse la demagogia e la stolta decisione di 'sedare gli animi' e lasciar correre l'inutile tempo di nulle indagini e impossibili risposte. Verità per Regeni, già.
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E' vero che 'ci sono più cose al mondo...' di quante ne possiamo immaginare – e sono sempre stato in ammirazione estatica delle foto di Monika Bulaj che ci narrano dei riti e dei miti e della pervicace voglia di religiosità di ogni popolo e paese. E meglio sarebbe constatare, alzando gli occhi al Cielo, che gli sfilacci di nuvole o i cumuli nembi non nascondono altro che la mutevole gassosità dell'atmosfera terrestre - e aveva ragione il primo astronauta russo a burlarsi della Fede e dei fedeli sottostanti raccontando che, di là dell'atmosfera terrestre, c'è solo un muto mare di stelle e il buio del Cosmo misterioso da solcarsi colle navicelle spaziali e nessun preteso dio col leggendario corollario di empirei e santi e beati e troni e dominazioni e arcangeli alati. Perché la cronache degli yazidi in fuga sul monte, assediati e liberati dall'aviazione dei soliti noti - e il ritorno del Califfato e tutta la varia imbecillità di eserciti che si muovono sotto l'egida della 'sola e vera religione' – ci riportano al medievo avvilente delle guerre sempiterne e inestirpabili e alla preistoria dell'uomo e fanno battere il passo alla scienza dei viaggi spaziali che, soli, ci diranno corpo e anima di un'umanità che mira alle stelle e decolla, finalmente verso gli orizzonti di un futuro comune e 'glorioso' davvero. |
Io volo. Via dalla paura. Se si eccettua il caso di coloro che hanno scommesso per disperazione sulla rapida scomparsa del virus Covid19/20 grazie a mascherine e distanziamento sociale rigidi e rigidamente imposti e vigilati (pie illusioni di persone che per le chiusure e i distanziamenti obbligati hanno perso il lavoro) l'atteggiamento delle persone quale si può leggere in rete e nei commenti agli articoli dei giornali dedicati sembra dividersi nelle due grandi faglie politiche di destra e di sinistra. La sinistra, per le ovvie ragioni dell'essere ri-nata sotto l'egida disgraziata del Covid19 ed aver battezzato il suo s-governo con quest'emergenza su cui tira a campare è tutta a favore di severità nei comportamenti e minacce di controlli e sanzioni e predizioni infauste sull'autunno epidemico che incombe. E non ne è chiaro come ne usciremo e c'è chi ha in programma perfino una velleitaria marcia di liberazione dalla paura del Covid, ma più dal tirare a campare vergognoso dello s-governo giallo-rosso – caratterizzato ormai solo dagli annunci dei nuovi banchi nelle scuole e dai dissidi cronici tra Boccia e i governatori delle regioni sulla chiusura definitiva e tombale di discoteche e movide. E, francamente, se ci sarà da schierarsi e fare outing politico e sanitario, io sto sulla faglia dei liberati. Liberati mentalmente dalla paura e dai rischi gravi di perdita della libertà personale di chi minaccia incautamente il ritorno del lockdown un giorno si e l'altro pure – e accetto ogni rischio personale legato a questa scelta, ivi compreso un eventuale contagio e il percorso sanitario conseguente perché la malattia della paura, del vivere con la paura, è mortale più di ogni altra ipotesi e, come diceva quel tale: 'chi vive con la paura muore ogni giorno'. E voglio proporvi, a questo proposito, un inno delicato – che ha altri ambiti di applicazione quale colonna sonora del bel film 'La famiglia Belier', d'accordo, ma che commuove per quel suo insistere sul concetto di volare e prendere commiato dalle costrizioni e dalle paure di volare. Oui je vole. N'importe où. Je vole.
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Sono sopraffatto. Dalla 'legge morale in me' confusa più che dal 'cielo stellato sopra di me' (neanch'esso così chiaro per via dell'inquinamento luminoso). Secondo Kant la legge morale è un dato di ragione, la troviamo bell'e confezionata dentro il nostro complicato gioco neuronico, non è un precetto esterno dettato da sedicenti profeti lontani nel tempo e riferito ad un inconoscibile Dio soprastante – che pure, bontà sua, ci riconosce liberi, secondo il controverso assunto del 'libero arbitrio' di cui godremmo e che sfida la sua divina onniscienza. Ci corre l'obbligo, quindi, di supporre che, sia i manifestanti delle rovinose (fuoco e saccheggi) manifestazioni dei 'Black lives matter', sia gli infuriati islamici che hanno fatto 'fuoco e fiamme' a Bangalore affinché l'autore di un post contro Maometto venisse arrestato e punito severamente, sapessero che la legge morale dentro di loro vietava quei comportamenti distruttivi e violenti contro le leggi degli uomini e, se l'hanno fatto, è, forse, per invocare la superiore legge dei diritti fondamentali dell'uomo (i Black lives) e la legge divina di cui il Maometto si disse profeta, or sono millenni fa. Capite bene che non se ne va fuori, di questo passo. Quale legge morale è superiore e quale inferiore in quei contesti? E, aggiunta post moderna di impianto illuministico, è lecito (e morale) dubitare delle 'verità rivelate' da sedicenti profeti di ogni tempo e latitudine e denunciarne l'eventuale falsità o dobbiamo sottostare a questi moti di piazza violenti che vorrebbero toglierci la libertà di esprimere il nostro pensiero critico qualchessia? E il dubbio che gli va a seguito è: se e quanto dobbiamo tollerare, noi uomini fedeli alle leggi, questo genere di insorgenze violente che nulla hanno a che fare con il democratico diritto a manifestare il proprio e l'altrui pensiero o se è bene fare come in Bielorussia e mazzolare 'comme-il-faut' i manifestanti violenti per ricordare loro che non tutta la libertà è lecita, bensì assoggettata alle leggi. Questo avevo in animo di dirvi in questo afoso giorno di agosto 13 foriero di temporali e frane in montagna.
BLOGPHILOSOPHICA.WORDPRESS.COM KANT: LA LIBERTÀ, FONDAMENTO DELLA LEGGE MORALE tu devi, dunque puoi! Nella Critica della ragion pratica Kant ha dimostrato che l’uomo a livello morale è libero di agire. Anzi, la libertà … KANT: LA LIBERTÀ, FONDAMENTO DELLA LEGGE MORALE tu devi, dunque puoi! Nella Critica della ragion pratica Kant ha dimostrato che l’uomo a livello morale è libero di agire. Anzi, la libertà …
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Ma quanto ci costate! E che bassissima qualità politica ci garantite, maledizione!. Un rapido confronto di dati sulla quantità di abitanti del Regno Unito, della Francia e della Germania – comparati con quelli dell'Italia – ci dice che l'Italia è fanalino di coda con 60 e rotti milioni contro gli 80 della Germania, i 66 e rotti del Regno Unito e i 67 della Francia. Malgrado queste evidenze di difficilissima contestazione leggiamo sulla stampa mainstream articoli di penne giornalistiche un tempo autorevoli che si ostinano (ostinazione davvero degna di miglior causa) a tacciare di 'populismo' quel provvedimento legislativo che andremo a confermare, intonando un bella ciao di liberazione nazionale. Oh partigiano portaceli via, tutti quegli inutili parlamentari, che ci sembra di pagarli davvero troppo per la qualità dei servizi offerti e lo spettacolo indegno di decenni di palude politica miserabile e 'mercato delle vacche' parlamentare e 'gruppi misti' che si ingrossano e danno ricetto a transfughi che il partito di provenienza caccerebbe volentieri a pedate - e sono massa di manovra per vergognose 'manovre di palazzo'. ILGIORNALE.IT Per mantenere il Parlamento si spende il doppio rispetto a Francia e Inghilterra. E il Colle ha più dipendenti di Buckingham Palace |
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
Inviato da: fedechiara
il 23/06/2024 alle 15:31
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 12:34