Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Luglio 2023

Dell'odiare appassionatamente.

Post n°2706 pubblicato il 31 Luglio 2023 da fedechiara
 

Amleto e l'odio in rete. La funzione del cattivo nelle storie. 31 luglio 2022

L'odio ha riempito pagine di letteratura comunemente ritenute strepitose – ed è convinzione fondata degli addetti, i letterati di ogni tempo e latitudine, che senza non si può fare.
Uno o più cattivi nella trama di una storia sono il sale della Terra, danno senso e significato e plastica raffigurazione e incarnazione ad ogni conflitto. Senza di loro l'impalcatura di un romanzo crolla, viene meno e risulta scipita e mielosa perfino la figura opposta, le cui ragioni e i sentimenti si intende premiare perché 'il Bene trionfi'.
Non va sempre così. Ci sono trame e vite reali in cui il maledetto Male si è accomodato in poltrona e non intende ragioni per sloggiare, andare a fare in c..., lasciare in pace i sofferenti e i disgraziati di cui si narra, ma il finale in gioia e catarsi e in 'vissero insieme felici e contenti' è sempre dietro l'angolo.
Un'altra storia è pronta per essere scritta in tal senso. Per una Francesca e l'amante suo Paolo trafitti dalla spada del violento marito di lei, ci sono centinaia di donne felici che scopano, vanno a matrimonio e fanno figli. Magari si separano di lì a poco, ma hanno conosciuto il bello e il buono della vita, sia pure per un breve tratto di strada - e tanto basta ad alimentare la speranza di futuro.
Senza l'odio Amleto non sta in piedi. E' una tragedia piena di odio, odio legittimo, odio per gli assassini del padre, odio per coloro che ne intessono le trame vigliacche e i complotti, id est Guildenstern e Rosencrantz, sodali e complici degli assassini, ma vi è in questo paese una consorteria di suonati, a sinistra dello schieramento politico e 'social' che ognora e quotidianamente intonano le lamentose geremiadi e stucchevoli de: 'Quanto odio in Rete.' e/o 'Internet gronda di odiatori' – e sono riusciti nella mala impresa di convincere Zuckenberg che vanno puniti ed espulsi dalla 'community', proprio perché odiatori (haters) e istigatori.
Vedi le deliberazioni dei dem americani in proposito e l'intendenza sciocca dei dem nostrani che ne sposano ogni tesi, comprese le stupide sanzioni contro la Russia e la pericolosissima politica di armamenti all'Ucraina che prepara la terza guerra mondiale nucleare.
Zuckenberg, di recente, ha perso un sacco di soldi per questa sua politica asfittica di voler mettere la sordina all'odio in rete. L'odio non si elimina con la censura, al massimo lo si storna – e chi è animato da sana indignazione, rabbia per come vanno le politiche cose e, si, vero e proprio odio contro il nemico politico (che, spesso, lo merita per intero), passa sul canale Telegram, - ben felice di accoglierli e oliare le vie dell'etere con questa post moderna querelle di fazioni contrapposte e novella 'agora' dove si discute di politica.
Una agora virtuale dove ce le diamo/diciamo di santa ragione per quanto di malefico e nefasto è stato fatto dai nostrani dem in fatto di malintese politiche dell'accoglienza, ad esempio, e per come hanno ridotto le nostre periferie urbane e riempito le carceri di coloro che si dovevano accogliere.
Un sano odio politico è parte del conflitto necessario al confronto democratico; fatela finita con le geremiadi cretine e mostrateci i programmi elettorali che, verosimilmente, vi manderanno a casa, il 25 settembre prossimo venturo.
Avete rotto. Che dico? Stra rotto. Andate a casa e restateci per i prossimi cinque anni. Se l'odio in rete ha questa funzione è una funzione salvifica e sanitaria – come quella di cambiare i pannoloni (politici) ogni qualvolta la cosa si rende necessaria e urgente.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e persone in piedi

 
 
 

Ordine e disordine.

Post n°2705 pubblicato il 31 Luglio 2023 da fedechiara
 

31 luglio 2016
'Il problema del nostro tempo è l'accettazione del disordine.' affermava cinque anni fa Jannis Kounellis in un intervista. E se lo dice lui, artista dell'Arte Povera, la predizione è credibile, credibilissima. Non solo perché è un greco-italico per la sua lunga frequentazione della penisola – 'una faccia una razza', per intenderci – ma perché gli artisti, come i poeti, sono i soli credibili e disincantati predittori del futuro che ci aspetta.
Un futuro gramo di entropia sempre crescente - e ci vien da credere che la sicumera di Enscher quando affermava che : 'Ci piace il caos perchè adoriamo sottometterlo all'ordine.' fosse un azzardo già ai tempi suoi (sfociati in ben due guerre mondiali) e una qualche forma di ordine la si rintracciasse allora solo lungo le linee eleganti dei suoi disegni.
E la frattura di Marinetti e dei suoi artisti, succubi delle sue farneticazioni guerresche, fece esplodere quelle linee apparentemente ordinate nei colori sparati e vividissimi di Boccioni e nella furia immaginativo-omicida dei vortici e dei fumi degli obici che centravano le trincee: BUM BANG RAZZI SIBILANTI SBAAAM! - la grafica futurista della demenza e del martirio dei fanti i cui nomi oggi leggiamo sulle croci dei 'cimiteri di guerra'.
E riandare coi pensieri alle entropie incontrollabili del passato recente un po' ci conforta perché l'attuale disordine dei sette miliardi di persone formicanti per il pianeta e vaganti per mare sui barconi - da nessuno amati e malamente accolti per la trista e realistica predizione statistica dei futuri 'foreign fighters' e 'radicalizzati sul web' che usciranno dalle loro fila – sembra poca cosa di fronte alle due guerre dei nostri padri e bisnonni e ai milioni di morti che ne seguirono.
Che, se comparate con la presente 'guerra di religione' o 'guerra per soldi', - come oppongono i due schieramenti dei 'buonisti' e dei realisti impropriamente schedati 'a destra' dell'emiciclo sociale -, sembrano dirci che forse l'umanità futura vivrà ancora, chissà, qualche suo decennio buono di vita accettabile in un prossimo futuro.
E che, sbarazzattici dei Renzi e delle Merkel e degli Juncker e degli Schultz, forse appariranno governanti nuovi in quel che resterà dell'Europa capaci di misure efficaci di contenimento e argine del caos di uomini e popoli l'un contro l'altro armati e un nuovo ordine si disegnerà finalmente sull'orizzonte del futuro europeo e mondiale. Amen e così sia.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Binario triste e solitario.

Post n°2704 pubblicato il 30 Luglio 2023 da fedechiara
 

Il tempo di Osho.

E se esaminiamo la questione con il giusto disincanto è difficile bypassare la questione dei binari.
E la vignetta del 'tempo di Osho' qui sotto sarà un filo dura e fa mazzo di ogni fiore e tuttavia sottolinea proprio la questione dei binari.
Il reddito di cittadinanza è un binario sul quale corre il treno di un parassitismo di stato ignoto nella prima repubblica dove pure gli sprechi e le prebende non mancavano, ma non si arrivava alle proporzioni dei miliardi di euro a debito pubblico erogati senza i necessari controlli di legalità.
E il presente governo ha fatto dei controlli il suo cavallo di battaglia e oggi mette sotto inchiesta l'operato di Tridico, la longa manus di Giuseppe Conte - il Grande Dispensatore di prebende pubbliche ai pretesi poveri.
Va da sé che Napoli, per la sua tradizione di sacca di lazzaronismo cronico e recidivo, insorge, ma pare che perfino la (ex) rossa Toscana non se la passi bene – e gli uffici comunali di molti paesi sono sotto assedio dei pretesi poveri improvvisamente lasciati a se stessi con un sms di congedo.
Sarà 'bomba sociale' come titolano alcuni giornali di oggi? O solo una 'bombetta' di mezza estate e poi subito tutti sotto a cercare lavoro – anche stagionale, anche pagato male, ma, come si diceva un tempo 'Quando l'acqua tocca il c... conviene imparare a nuotare'?
E l'avere divelto un comodo binario dove correva il parassitismo maior del Rdc di Conte-il-Munifico forse mostrerà, a settembre, un nuovo dinamismo statistico sui posti di lavoro vacanti e che non trovano manodopera per chissà quali ignote ragioni.
E, forse, hanno ragione quelli del pd e compagnia sinistra ad esigere un 'salario minimo' fissato a 9 euro l'ora – quasi la tariffa di una brava baby sitter su piazza, (che a trovarne una disponibile è un terno al lotto).
Un binario anche quello. Triste e solitario.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e il seguente testo "INTAXI ILTEMPO QUOTIDIANO INDIPENDENTE scarica L'APP INTAXI DIRETTORE VEOCH DELLA PACCHIA Sinistra non molla Reddito Tridico dal blog di Grillo Dura replica di Foti Intanto l'esecutivo in aiuto attacca overno sul sussidio Commissione linchiesta di non puo lavorare accodano Conte eSchlein su mancattc controlli truffe» con nuove misure học Ciampino diimmondizia Tempo Osho Caldo che nun rreddita che tarai?" Eboomd Degrado T'operazione pijo n anno sabatico... Poi veđemo" All'interno Fioretto eSpada maschile Doppio oro PItalia Verde curo tro Benzina alle stelle, ACologno ennesimo femminicidio Ucide coltellate fidanzata ventenne diesporre prezzir regionali controlli COMMENTI #TAXIALVOLO 6645 Consigli non richiesti TRE"

 
 
 

Il troppo che stroppia.

Post n°2703 pubblicato il 29 Luglio 2023 da fedechiara
 

Quel troppo che continua a stroppiare - 29 luglio 2015

Prendiamola alla lontana, come fanno quei genitori che devono spiegare al pargolo/a come nascono i bambini e partono dai fiori e dagli uccelli e dai pesci. Io partirò dagli uccelli. C'è un troppo di uccelli nella città in cui vivo - un troppo di tutto, in verità: turisti, studenti, cani; e Venezia è la capitale mondiale della 'sostenibilità' di un massimo di persone per metro quadrato.
Fino a scoppiarne, prima o poi, - e già i segni di quell'esplosione e 'insostenibilità' prossima ventura si vedono, si sentono, si toccano. Nei vaporetti, poi, ci si tocca integralmente, come le sardine nelle scatole ma senza l'olio, ahinoi e le risse e gli scoppi di voce sono all'ordine del giorno.
Ma dicevamo degli uccelli. I gabbiani sono diventati aggressivi, narrano le cronache del Gazzettino, - ed ho visto con questi occhi lo scippo alato di un gallinaccio in volo che ha strappato di mano mezzo sandwich ad una allibita indonesiana con velo. Il remake de 'Uccelli' di Hitchcoch si farà a Venezia, credo.
Il fatto è che sono troppi – e neanche la loro trasformazione in uccelli-spazzini, avvoltoi indigeni, né la laguna disinquinata e che ospita aironi e garzette e fenicotteri (dicono), basta a saziare la loro immensa fame. E anche i famigerati colombi degli stucchi sulle piane e le cacate in testa ai distrattoni sono troppi - e la campagna per sterilizzare le femmine è andata fallita perché nessuno, indigeni e turisti e pensionati sulle panchine, ha mai rispettato i divieti di dar loro le briciole e il riso. Il troppo stroppia e mai adagio popolare è stato più cogente e capace di descrivere il disagio e l'allarme sociale.
E il troppo stroppia anche nella Palestina delle guerre ricorrenti ed annunciate, - una via l'altra, perché non c'è soluzione al troppo dei palestinesi che figliano peggio dei conigli e ambiscono a uno Stato e a un territorio sufficiente ai loro bisogni. Ma gli israeliani della conquista e dell'immigrazione continua di ebrei che tornano alla 'terra promessa' neanche si sognano di riconsegnare i territori colonizzati e messi a coltura. Chi avesse suggerimenti 'realistici' da offrire per una pacificazione è il benvenuto, altrimenti taccia e si metta in saccoccia la questione 'guerra' con annessi bombardamenti e morti e feriti e profughi perché 'è nelle cose' ed è una forma della 'politica': quella che interviene quando mancano gli argomenti e gli spazi di manovra alla diplomazia.
E troppi sono i profughi che andiamo a pescare in mare con generosità finanziaria e sociale pari alla cieca follia delle cose che ne scaturiscono poi da noi: gli scontri in piazza e le pistolettate a Castelvolturno e gli episodi di piccola criminalità e spaccio e degrado urbano che conseguono al lavoro che non possiamo offrire loro - e la gente che non li vuole quali vicini di casa e nascono così i ghetti dei futuri 'bronx'.
Però il verbo buonista trionfa sulla stampa e nei media televisivi e nei convegni e continuano gli sbarchi e la distribuzione regione per regione e paese per paese delle migliaia e migliaia di affluenti indesiderati.
E l'Europa, come le stelle lontane, resta a guardare il nostro dramma di paese costiero e di prima linea e fa come quei colleghi medici di una bella canzone di De André che lodavano il collega che si prendeva cura dei poveri e dei diseredati e finì in miseria personale e commiserazione perché anche troppa bontà 'stroppia' se mancano le risorse e un progetto condiviso.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Eleganze olimpiche...

Post n°2702 pubblicato il 28 Luglio 2023 da fedechiara
 

C'è un post in prima di un tale Coppa Massimo che recita, in calce, 'il post non può essere commentato'. Oddio! Faccina stupita. E' vero che anch'io ricorro alla moderazione - dal momento che chi esprime opinioni 'forti', e magari di spirito opposto allo Zeitgeist imperante, rischia di vedersi insozzare le pareti del proprio sito con improperi e minacce, ma, via! la questione sollevata dal Coppa era sportiva, di protocolli e 'spirito olimpico' che, fin dall'antichità, sospendeva ogni tenzone fra le città stato elladiche e si sacrificava agli dei e la guerra riprendeva una volta finiti i giochi, ma nell'agone ognuno rappresentava se stesso in primis e la propria abilità e forza.

E l'ucraina spadaccina aveva trafitto più e più volte la russa e aveva vinto la sua personale guerra sul podio e poteva bene superare il controverso dramma della guerra in corso ed evitare di buttare altra benzina sul fuoco - di un fuoco maledettamente alimentato dai folli paesi filo nato con armamenti a tonnellate - e mostrarsi 'olimpica' e augura di una pace futura, ma niente. La propaganda di Zelensky va sostenuta in ogni modo, anche il peggiore e di nessuna eleganza sportiva.

Bene hanno fatto quei giudici a squalificare. Quantomeno per una questione di eleganza e pensieri capaci di 'volare alti'. Una, cento, mille Olimpia foriere di pace.

 

Augure - Wikipedia

 

 
 
 
 
 

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