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Messaggi di Settembre 2023

Reprimende.

Post n°2798 pubblicato il 26 Settembre 2023 da fedechiara
 

Reprimende. Il mondo al contrario.

C'è uno spartiacque che divide le percezioni e le mitologie 'securitarie' da quelle dei buonisti un tanto al chilo che ci avversano e dicono quelle nostre percezioni e mitologie cattivi pensieri e malvagi di genti impastoiate dalle cinghie di un 'cattivismo' fascista a prescindere.
A prescindere da cosa, di grazia?
Ho ricordo dello scritto di un buonista fatto e finito, un giornalista/scrittore di punta della nave ammiraglia sinistra 'La Repubblica' - schierata con il papa misericordioso (lui si 'a prescindere') che nega soavemente le evidenze delle invasioni (basta mettergli un microfono davanti alla bocca e va a ruota libera) e con la trista Europa del 'laissez faire, laissez vivre' delle orribili periferie urbane nelle metropoli dei 'radicalizzati sul web' - rinnegati cittadini.
Scriveva quel tale in sua memorabile 'Amaca' che abbiamo in noi un parlamento che risponde con voci di destra e/o di sinistra a seconda degli eventi che ci accade di prendere in considerazione.
E riportava i suoi pensieri di destra estrema e voglia di rivalsa coltivati in occasione del furto in casa che aveva subito in quel di Capalbio – il tempio della sinistra al caviale e luogo di conventicole e riunioni familiari e di partito di quei dessi soavissimi e vergini cucce.
Non si prescinde, quindi, bensì si risponde a capocchia, magari di pancia, posti a fronte alla malvagità del caos urbano voluto e posto in essere da quella stessa sinistra permissivista ad oltranza che ci rimprovera il 'fascismo' e il cattivismo di chi spara in occasione di un effrazione e/ violazione notturna del domicilio con annesse violenze e ferimenti.
E, naturalmente, le vittime da tutelare con rimborsi cospicui sono i malviventi feriti e a chi spara mal gliene incoglie – grazie ad una magistratura schierata e a leggi colabrodo.
E abbiamo in mente le lontane mitologie della nostra gioventù, di quando i genitori ci raccontavano di aver vissuto in luoghi dove si lasciavano le porte di casa aperte e le chiavi della macchina infilate nel cruscotto, beati loro.
Ma per i buonisti viviamo nel migliore dei mondi possibili – è una questione di neuroni a specchio ed infiammazioni incurabili, che volete farci. Sinistri si nasce e, a volte, lo si resta per una intera vita, malgrado tutte le evidenze del contrario. Duri e che durano – a sproposito.
Poi si meravigliano del successo librario di un tale che ha scritto 'Il mondo al contrario' ed ha venduto più di Saviano (non ancora, ma aspettiamo i dati delle traduzioni nelle diverse lingue e il passaggio alla Mondadori).
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Simpatiche metafore.

Post n°2797 pubblicato il 26 Settembre 2023 da fedechiara

L'editoriale. 25 settembre 2022

Se prendiamo la simpatica metafora di una canzone di Dalla che ci figurava un angelo scanzonato (se fossi un angelo...) che faceva la pipì in testa a chi sta di sotto, il risultato elettorale può essere letto uguale: 11 milioni e mezzo di italiani con i sorrisi stampati in faccia fanno la pipi in testa a quei 7 e fischia che stanno di sotto all'opposizione e si rodono e si strappano i capelli e temono sfracelli 'post fascisti' (sic) e autocrazie alla Orban (ri sic).
Il che significa che tutta la narrativa della stampa e delle televisioni mainstream di questi ultimi due anni di infamia giallo-rossa - e di uomini della provvidenza ultra atlantisti che ci hanno impoverito e ci costringono a pagare la loro guerra per procura Nato direttamente nelle bollette dell'energia e fanno chiudere le imprese a causa de costi eccessivi - è stata subìta a stranguglione, e a rodere e ad imprecare e a maledire i malnati eravamo noi 'populisti'.
Beh, siamo tornati. L'Italia s'è dest(r)a. E in Italia e in Europa imporremo la nostra narrativa (speriamo, esprimiamo i voti e gli auguri). E siamo invadenti e propositivi e faremo clamore. Metaforici schiaffoni alla Von der Leyen, se ci metterà i bastoni tra le ruote e userà i suoi 'strumenti' (gli strumenti della libera Europa per punire e osteggiare!!!) per impedire al voto degli italiani di dispiegare i suoi effetti e pugno di ferro sull'immigrazione massiva e clandestina e sulle o.n.g. taxi del mare che la sostengono.
Propositivi a modo nostro, come leggete, e il vostro, per il momento (un lungo momento, speriamo) ficcatevelo in saccoccia o dove meglio vi aggrada. Così vanno le cose in democrazia, cari voi. Chi vince governa (o s-governa) e nel parlamento che verrà 'si parrà la vostra nobilitate'.
Ad maiora (e ficcatevi in saccoccia anche il Draghi delle bollette stratosferiche).
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Prima della Meloni allo s-governo della nazione. 25 settembre 2021

Se ogni tempo unicamente viene (Zanzotto - Stanza immaginata o intravista.) e ogni epoca e persona ha caratteristiche sue proprie e distinte da ogni altra e la freccia del tempo ha una sola direzione verso il futuro non sarà che dovremo rassegnarci ad una sola parte in commedia in questo avvilente tempo presente di avvitamenti istituzionali che prevedono il 'governo a vita di un solo' (l'insostituibile Draghi, uomo della provvidenza) e il Mattarella avvitato alla sedia quirinalizia da qui all'eternità perché questo nostro tempo ha esaurito ogni fantasia di alternative politiche post pandemiche?
Rumori e furori che non significano niente ed i muggiti di un popolo bove sui prati alpestri ed appenninici.
Fermate il mondo, voglio scendere.

 

 

 
 
 

Dissoluzioni.

Post n°2796 pubblicato il 26 Settembre 2023 da fedechiara
 

In memoriam. 25 settembre 2020

Nel migliore dei mondi possibili ogni cosa trova sistemazione - non sempre ottimale, d'accordo, e tuttavia soddisfacente, se si considera la genesi storpia di alcuni eventi del legno storto dell'umanità. Parlo della soddisfazione del restare seduti sul bordo del fiume e osservare compiaciuti e noverare i cadaveri che la corrente trascina lenta.
E così passa davanti ai miei occhi il cadavere del movimento 5 stelle, nato rivoluzionario e anti sistema, ma, una volta divenuto s-governativo e 'giallorosso', si è diviso e frantumato e, se non si portasse dietro la dote cospicua di parlamentari dell'ultima vittoria elettorale, oggi sarebbe nella polvere e dimenticato dai più.
E la ragione è che al suo interno si radunavano, prima del governo con la Lega, due componenti e visioni politiche opposte che diremo 'di destra' e 'di sinistra'.
E la prima ha gonfiato i numeri della Lega, nel corso del governo gialloverde e del dipanarsi delle sue interne contraddizioni, fino al 30 e passa per cento dei consensi, grazie alle politiche dei porti chiusi di un Salvini scatenato e pigliatutto.
La seconda componente, miserella e 'sardiniana' e 'fichiana' nei suoi insani e sinistri propositi politici, ha voltato clamorosamente gabbana e si è sposata, finché morte politica non ce li separi (speriamo presto), con quell'orrendo e deforme pd che ispirava i magistrati 'embedded' di Palamara, mille volte maledetto dai grillini negli anni grassi anti sistema - ed oggi pagano lo scotto della rivolta interna e della dissoluzione annunciata.
E l'unica battaglia del movimento che è andata a buon fine è quella, antisistema, del taglio dei parlamentari della quale serberemo buona memoria per lodare, incisa sulla lapide mortuaria del Movimento, le poche cose cose buone e giuste che sempre si ascrivono a chi è vissuto, tipo 'padre e marito esemplare' - ma che picchiasse la moglie era cosa nota nel quartiere, che Dio lo abbia in gloria. In memoriam.

 
 
 

Le follie della Storia.

Post n°2795 pubblicato il 25 Settembre 2023 da fedechiara
 

Le follie della Storia. - 24 settembre 2015

Ogni congiuntura storica ha le sue celebrazioni e gli apologeti che le magnificano e ce le spacciano quali 'il miglior mondo possibile' dove vivere e gioire ad onta delle evidenze di disordine e affanno e facili predizioni nere.
E, stamattina, Francesco Merlo, a 'Prima pagina', magnificava i colori primari: il bianco e il nero, e parlava di Obama e di Francesco, il papa bianco e il papa nero: i due 'migranti' di successo di un mondo che si vuole che vada verso il melting pot globale, - costi quel che ci costa e incuranti, gli attuali s-governanti, del caos che ne consegue in cronaca e delle distruzioni identitarie e 'guerre di civiltà' che provocano/cheranno queste ondate di tsunami di popoli in fuga dalle loro storie e patrie.
E, appassionato di storia come sono, ascoltavo, ieri, i resoconti tragicissimi dei primi due decenni del secolo appena scorso durante i quali, tra gli intellettuali e gli artisti e le 'avanguardie', trionfava il verbo mortifero di: 'Alla guerra! Alla guerra!' - cachinno stolido e insensato che esprimeva il disprezzo di quelli intellettuali un filo suonati (Marinetti, Papini) verso il relativo benessere che connotava gli ultimi decenni dell'Ottocento e l'utopia prossima delle 'magnifiche sorti e progressive' che conseguiva alle invenzioni e scoperte (i lampioni a gas, l'acqua nelle case) che avevano migliorato la vita di (quasi) tutti.
E pare davvero che non via sia argine e freno possibile alla demenza dei popoli e dei loro s-governanti nella Storia quando iniziano gli scatenamenti mortiferi che nessun apprendista stregone (nemmeno Renzi, nemmeno la Merkel) sa come fermare. 'Non sanno come fermare quegli spiriti che essi stessi hanno evocato.' si scrive nel Faust, l'apprendista-stregone per antomasia.
Così tocca osservare, desolati e avviliti per la Storia che non è mai maestra di vita, quest'altra catastrofe annunciata dei milioni di nuovi barbari in marcia verso il centro del fragilissimo impero europeo che, come quello Romano in decadenza, va vistosamente perdendo pezzi - e gli stanchi senatori, ieri come oggi, hanno rinunciato a difendere i confini e nessun Gaio Mario e Cesare è alle viste che sappia condurre le legioni alla vittoria.
E il rischio è che si ricostituisca, invece, l'impero Ottomano defunto agli inizi del Novecento, - che già spedisce le sue orde pacifiche e dolenti (pacifiche?) a centinaia di migliaia verso il cuore dell'Europa e crea le teste di ponte di una futura rivalsa e scardinamento dall'interno: con le azioni mirate dei commandos terroristici 'in franchising' su internet. Mala tempora currunt. Chi vivrà vedrà.

 
 
 

Giusto prima del presente s-governo.

Post n°2794 pubblicato il 25 Settembre 2023 da fedechiara
 

Divinazioni e sogni. 24 settembre 2022

Ho votato. Il tempo volgeva al bello stamane alle 7 e qualche sfilaccio di nube nera lasciava il posto all'azzurro. E avevo fatto bei sogni, ricchi di figurazioni eleganti e di gente che gestiva ristoranti di lusso in una Venezia ricostruita dalla fantasia di un vero (ex) abitante; ristoranti dove si mangiava dell'ottimo pesce (molti pesci diversi, anche di profondità oceaniche) cucinato nei modi più diversi e servito su carta disegnata con colori di straordinaria vividezza.
No, non mi ero fumato niente, cari voi.
Ho una doppia vita: quella trista del reale quotidiano in cui intransigenti bellicisti Nato (leggi Draghi e Von der Leyen) impoveriscono il popolo minuto già in affanno di suo con sanzioni alla Russia che diventano inflazione europea a due cifre e bollette dell'energia stratosferiche e quella dei sogni - che son desideri, a volte, a volte oscure predizioni e 'avvisi' di mutazioni straordinarie.
E i nostri progenitori lontani sulle divinazioni dei sogni fondavano larga parte delle loro decisioni razionali e si lanciavano in battaglie impossibili a vincere e lanciavano il cuore oltre le fila del nemico e pugnavano fino alla morte per riaverlo.
E il mio voto ad Italexit di Gianluigi Paragone è quel cuore e il nemico è l'intransigenza stupida dei filo Nato europei che si sono lasciati intruppare nella folle guerra per procura degli americani, possibile guerra termonucleare - e l'idea che ci possa essere una brexit italiana è una buona idea e una speranza e un voto che ha nutrito le idee di alcuni di quei giovanotti di belle speranze del m5s delle origini, quello antisistema delle scatolette di tonno da aprire, quello che ci ha consegnato la drastica riduzione della pletora dei parlamentari della repubblica prima di lasciarsi invischiare nei giochi di palazzo e ridursi all'ectoplasma 'contiano' di oggi che cerca una rinverginazione caricaturale e una resurrezione impossibile.
Al voto, italiani/e, al voto, ne va del futuro. Votate con discernimento, ma non dimenticate la speranza.
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