Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraliliana.famsurfinia60ossimorailcustodedeisogni10feder10uomo_autorevole0Viddameabella.itQuartoProvvisorioMaheoArianna1921Yzzy_25BIPLABBAURIGARDUARAAstefanochiari666maresogno67
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 22/05/2016

Frontiere e solitudini

Post n°237 pubblicato il 22 Maggio 2016 da fedechiara
 

La buona notizia è che i varchi di confine tra Italia e Slovenia sono ancora aperti e 'Schengen' - e si transita di là e di qua del crinale delle colline fitte di verzure e fiori senza problemi e i nomi slavi dei paesuoli arroccati nelle loro solitudini collinari si alternano a quelli italiani come accade nel Tirolo italiano, per ora.

E la domanda che mi pongo, vagando di cocuzzolo in cocuzzolo e di macchia di case in macchia di case e chiesuole aperte solo le domeniche per la funzione come diavolo si viva in quelle case e solitudini e i vicini di casa li conti sulle dita di due mani. Ma d'estate no, d'estate è un via via di tedeschi e italiani in gita e queste strade sono meta ambita di 'mountain bikers' e affanni respiratori nelle ascese dei pomeriggi affocati, ma che goduria le discese senza freni e il vento caldo che ti scompiglia le chiome.

E anche Izola e Piran sono cittadine di solitudini annoiate e intollerabili, in queste giornate di maggio piovoso che preludono al caldo estivo e all'esplosione di presenze turistiche de 'tutti al mare' (a mostrar le chiappe chiare). E la domanda, nel vedere due bimbi accucciati che giocano in silenzio e rade parole, torna prepotente: 'Come si elaborano queste solitudini, che già ai primi freddi di ottobre le respiri e ti agghiacciano e neanche la coltivazione degli orti basta a riempirle o la costante cura edilizia delle case che maggio infiora di rose di ogni colore?'

Le grandi città hanno gli immensi problemi del 'troppo che stroppia', ma, per gli studiosi, sembra siano l'inevitabile proiezione del futuro dell'umanità degli 11 miliardi di individui che, si prevede, faranno scoppiare il pianeta a ridosso de 2060 - e le migrazioni a cinque cifre sembrano confermare la tendenza già in questi anni di affanno economico e crisi globale. 
L'accoglienza diffusa nei paesini non funziona, chi ci viene confinato presto scappa nella giungla urbana che sembra offrire mille possibilità e relazioni, seppure agli angoli delle nostre strade si moltiplicano/heranno i giovani neri mendichi - e ancora ricordiamo le vane predicazioni di Ghandi, che batteva a tappeto le immense metropoli della miseria di allora - Calcutta, Nuova Dehli, Mumbai - e invano sollecitava quei miseri a tornare all'economia dei villaggi, dove un pugno di riso ti sfamava e non si moriva di stenti.

Questo è quel mondo e il suo sviluppo caotico, chi vivrà vedrà.

foto di Enaz Ocnarf.
foto di Enaz Ocnarf.
foto di Enaz Ocnarf.
foto di Enaz Ocnarf.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963