Forse si fa torto al nostro Imbonitore Fiorentino quando lo si paragona a Dorian Gray. Di certo perché la bellezza fisica non è attributo universalmente riconosciutogli (ci sta, piuttosto un ‘diversamente bello’) e, forse, neanche ne ambisce, sia detto a sua laude imperitura.
Lui, invece, è stregato dal potere, quello che logora chi non lo ha – e avrebbe volentieri stroncato a modo suo l’opposizione interna che lo contrasta se non fosse per il fatto che i bersaniani e gli speranziani gli coprono le spalle verso quelle fasce di elettori del pidi che, sembra, dalle prime analisi post elettorali nei quartieri operai e proletari, lo hanno abbandonato.
E le stesse analisi lo dicono, invece, il principe della borghesia media e grande, ereditata dalla frana di forza italia e dai verdiniani di Ala.
Però di Dorian Gray, Renzi ha mediato il suo voler ‘tirare dritto’ alla guida di un bulldozer alla meta fatale del referendum di ottobre e, forse, speriamo, i suoi fidi/e lo troveranno supino davanti al suo ritratto fatale col pugnale infitto nel cuore e il ritratto ce lo mostrerà diversamente bello e giovane come narra la storia e lui rinsecchito nella sua vecchiaia consumata nei due anni intensissimi del suo consolato. Renzi, stai sereno.
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38