Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 18/04/2020
Pensateci con indulgenza (e restiamo 'amici') Facebook, lo sappiamo, ha grandi pregi. Ti puoi riempire di amici, anche gente strana, mai vista né conosciuta o perlomeno assaggiata, testata di striscio. Gente assommata a migliaia nei profili spesso per categorie: cucina, tango o rock o salsa, parenti, arte, cani e gatti, spiaggia con profusione di tette e culi, frasi esemplari e di storica saggezza di Osho o Confucio o Einstein o Carneade, ecc. E, inevitabilmente - mano a mano che ti arrivano le 'notifiche' da tutto il mondo e scopri il chi è delle persone a cui Facebook chiede incessantemente (e impietosamente) 'A cosa stai pensando?' - succede che questo o quell'altro vengano cancellati dalla lista, per ragioni di radicale critica politica e sociale o di credo religioso, espressi magari con male e/o forti parole e palesi indignazioni nella bacheca quotidiana. E poco importa che molte indignazioni e rabbie abbiano motivazioni e radicamento plausibile e 'condivisibile' nelle molte cronache di infamia che ci vengono dalle letture dei giornali e dall'attento ascolto dei tiggì. E che in Spagna sia sorto perfino un movimento di popolo che si è fregiato del titolo (gli 'Indignados') e ne ha raccolto i voti con percentuali a due cifre. Ne abbiamo avuto prova recente con i talibani del #iorestoacasa che inveivano dalle finestre contro i resistenti e/o gli indifferenti alle pubbliche grida e decreti p.c.m. che uscivano in solitaria alle sei del mattino quatti quatti, magari per lavoro, ma, colti in flagranza di evasione, stigmatizzati come 'stragisti', mi racconta mia figlia. E l'indignazione e la rabbia e il dissenso hanno padri nobili, invece, e letterati di indubbia fede 'progressista' e/o 'di sinistra' come quel tal Brecht Bertolt, drammaturgo di tragici eventi sociali, che ci scrive dal passato (titolo del componimento: 'A coloro che verranno') : Per dire, coram populo, che: 'quando ce vo' ce vo'. E che lo sdegno e la rabbia compressi fanno più male di una invettiva bene espressa e, naturalmente, ben motivata e nel giusto bersaglio. E quel tal drammaturgo, feroce contro i borghesi e la borghesia, raccomandava, nel finale: 'Ma voi, quando sarà venuta l’ora Indulgenza, già. Che bella (e negletta) parola. |
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
Inviato da: fedechiara
il 23/06/2024 alle 15:31
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 12:34