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Messaggi del 22/08/2020

Il sapere della verità e la post modernità degli ignavi

Post n°1331 pubblicato il 22 Agosto 2020 da fedechiara
 

 

 

Ho un annuncio da farvi. Non sono un post moderno. Nel senso filosofico, intendo. Non sono per la suggestione contrapposta al sapere, né desidero emanciparmi dalla verità a favore delle interpretazioni della medesima in chiave post moderna, appunto.

Ecco, se a qualcosa sono servite le lezioni di filosofia che si tengono su raiscuola – e ci prefigurano il post moderno 'lockdown' delle classi vuote di ottobre e le lezioni a casa e via computer – è proprio a questo: personalmente ritengo ancora il sapere un fatto 'emancipativo' della condizione umana (il buon vecchio e un po' filo marxiano 'il padrone è padrone perché conosce mille parole in più del suo operaio') e la verità, filosofica e pratica, una delle condizioni necessarie del vivere civile e della nostra stessa moralità e sanità mentale.

E il professor Ferraris - che ci illustra bravamente il postmoderno filosofico di uno smilzo libretto di Lyotard - per meglio spiegare l'abdicazione post moderna della ricerca della verità nella società in cui viviamo, ricorre a un paradosso che dovrebbe farci rizzare i capelli sulla testa.
'Immaginate che nelle aule di giustizia troviate scritto a caratteri cubitali sopra le teste dei giudici 'Non sono importanti i fatti da accertare, bensì le interpretazioni degli stessi.'

Che, in realtà, è esattamente ciò che avviene nelle tristi aule di giustizia dei magistrati di Palamara e indegna compagnia para politica – e i bravi legulei nostrani e i valenti avvocati dalle parcelle milionarie ci campano alla grandissima e ci hanno trasformato tutti quanti siamo in perfetti interpreti del post moderno politico. Cinici e disincantati e gaudenti di un 'sapere simulato' e diffuso tramite i miracolosi e potentissimi computers usati al 2 per cento delle loro potenzialità come i nostri cervelli umani - quando è tanto.

E la tardiva marcia indietro di Foucalt che torna a insegnare al College de France la mitica vita-via-verità di Socrate e la 'parresia' necessaria come l'aria che respiriamo sembra non aver cambiato di molto il nostro stile di vita e di fare politica noncuranti della verità.

Basti pensare al dramma presente della 'pandemia' tramutata subito in 'infodemia' e usata per i fini mediocri del restare incollati alle cadreghe del potere politico – e i giornalisti embedded e filo s-governo giallorosso a gonfiare ogni giorno le cifre dei contagi senza sottolineare che sono in diretta relazione ai tamponi effettuati a centinaia di migliaia. 
E senza dirci, nel contempo, che il terribile virus (sic) è depotenziato e le terapie intensive e le rianimazioni al minimo dei ricoveri, con ciò ridimensionando gli allarmi e restituendo ai cittadini le loro vite e il lavoro e il reddito necessario ad una effettiva e libera 'ripartenza'.

Verità vo' cercando ch'è sì cara al mio core.

IT.WIKIPEDIA.ORG
La parresìa (dal greco παρρησία, composto di pan (tutto) e rhema, ciò che viene detto) nel significato letterale è non solo la "libertà di dire tutto" ma anche la franchezza nell'esprimersi, dire ciò che si ritiene vero e, in certi…
La parresìa (dal greco παρρησία, composto di pan (tutto) e rhema, ciò che viene detto) nel significato letterale è non solo la "libertà di dire tutto" ma anche la franchezza nell'esprimersi, dire ciò che si ritiene vero e, in certi casi, un'incontrollata e smodata propensione a parlare....
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