Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 22/10/2020
Quei nati di Ottobre 22 che lasciano il segno E' una vera e propria paranoia quella che le cronache ci riportano: di cyber attacchi che paralizzano la Rete – e sembra di essere in un film tipo 'Matrix' o a bordo di un'astronave che veleggia verso Orione e sopravvive a tempeste elettromagnetiche e sfiora giganteschi buchi neri, ma ne esce indenne e si torna a 'navigare' nel mare magno di Internet denso di materia oscura e di spazzatura galattica e solo qualche sito isolato, tipo Wikipedia e i siti di arte e storia e letteratura danno un senso al suo esistere e affannarci quotidiano. E in questo mondo di paranoici e para normali adoratori di Internet ci sono i cyber pirati, quasi sempre russi e figli di Putin, che, vedi caso, attaccano la campagna elettorale della Clinton – nouvelle vague del mese di novembre durante il quale si decideranno le sorti della Terra e della terza guerra mondiale, a dar retta ai catastrofisti del partito democratico americano e italiano e a tutta la sinistra europea che ci s-governa e gonfia le banlieues di 'radicalizzati sul web' e al papa nostro sempre doloroso e giaculatorio in video colle sue quotidiane geremiadi ritrasmesse da tutti i telegiornali embedded e 'buonisti' - sempre meno ascoltati e visti perché non se ne può più del loro quotidiano gridare 'al lupo, al lupo!' e da quel mo' si sa che homo homini lupus, facciamocene una ragione. E, in realtà, la Clinton si attacca da sé ed è una candidata indecente alla pari del Trump che addita quale diavolo spaventoso e le elezioni americane si giocheranno sul numero dei votanti e probabilmente ci stupiranno i suoi risultati poiché i sondaggi e i sondaggisti embedded giocano a dadi ultimamente e, dopo la brexit, nessun candidato con un minimo di sale in zucca dovrebbe dare per scontato alcunché; chi vivrà vedrà e il peggio non è mai morto – ripassatevi gli adagi popolari e i proverbi che qualche verità ancora ce la raccontano. It's saturday October 22 e i nati in questo giorno, dicono gli astrologi, sono destinati a lasciare il loro segno sulla terra. Chissà che segno o che sogno infranto. That's all, folks. Domani è un altro giorno, si vedrà.
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Credo negli esseri umani (previa verifica). E, per restare al distico pubblicitario di quel tale che strilla sulle sue note alte che: '...credo negli esseri umani' senza meglio precisare chi sono e cosa facciano quegli umani per 'restare umani', ri-ecco il caso, avvenuto di fresco, di uno che forse è umano in un suo strano modo perché invita perentoriamente, sul suo profilo, gli ex 'amici' di facebook - raccattati qua e là negli anni grassi col solo intento di averne un numero sempre in salita e la visibilità che ne consegue - a dimettersi da 'amici', se non sono d'accordo col suo sempiterno e noiosissimo ukase para s-governativo di indossare la mascherina giorno e notte e sotto la doccia e di camminare per le strade con, bene in vista, un nodoso bastone da distanziamento (van bene anche gli estensibili da trekking in metallo) - da usarsi adeguatamente nel caso qualche sventato violasse il perimetro di un metro-un metroemezzo intorno al tuo corpo di vigilante esente contagio. E capisco l'impulso che gli obnubila la mente che lo spinge a considerare la mascherina uno strumento efficace come e più del vaccino prossimo venturo: ha perso il lavoro, poverino, un lavoro che educa le persone ad abbracciarsi acconciamente ed elegantemente nel ballo più sensuale che si conosca, e spera che l'auto militarizzazione di massa faccia sparire d'incanto il malvagio virus colpevole della sua disoccupazione e che tutto sia presto dimenticato e le scuole riaprano e tutto torni come prima dei troppi morti-feriti-dispersi del maledetto covid19/20. Vaste programme, come bofonchiava De Gaulle buon'anima. Va da sé che la cosa è più complessa e nessun controllo militare e norma costrittiva e grida manzoniana sulla società dei viventi, in nessun luogo della Terra, garantisce che la pandemia si spenga d'incanto e ritorni la normalità post bellica che ispirava a Francesco questi altri distici sapienti e commoventi: 'Generale, la guerra è finita / il nemico è scappato, è vinto, è battuto./ Dietro la collina non c'è più nessuno / solo aghi di pino e silenzio e funghi...' Ecco, invito quel desso, disperato e velleitario nel suo accusare e ricusare gli ex amici, ad accettare con animo più disteso l'orizzonte degli eventi presenti quale ci si presenta davanti ogni mattina – incluse le contraddizioni e le male azioni (a suo insindacabile giudizio) del suo prossimo perché in ogni guerra sempre c'è stato chi ha offerto il petto alle pallottole, uscendo, spavaldo e disperato, dalle trincee e gridando 'Savoiaaaa!' (ultimo suo grido di morte) insieme a chi, invece, si feriva col moschetto di ordinanza (e veniva fucilato dagli ufficiali che lo smagavano) e chi, (pochi, in verità), disertava un fronte di guerra che non lo convinceva e per la quale non era disposto a dare la vita. Esseri umani, tutti, tutti. Come sulla collina di Spoon River i morti le cui vite ci racconta E. Lee Master. Vite meravigliose di amanti e di generali e giudici insieme a vite di falliti e ubriaconi, ma tutti 'esseri umani' di cui è impastata la nostra umanità. Amen e così sia. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
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