Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

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Messaggi del 10/02/2022

Memorie ed altre memorie

Post n°1952 pubblicato il 10 Febbraio 2022 da fedechiara
 

E, fatti evanescenti e quasi irreali i ricordi del passato crudele, restava, nel presente dei miei giorni di esule, l'eco distorta di quelle oscene contrapposizioni ideologiche, di quelle avvilenti costruzioni mentali: di un 'sol dell'avvenir' fondato sull'odio del nemico, fascista a prescindere da ogni sua diversa storia personale ed effettiva partecipazione ai misfatti del regime in quelle terre.
Perché tali eravamo, dei maledetti fascisti per virtù di proprietà transitiva – i transiti crudeli della Storia di ogni guerra e di ogni frontiera perdute - agli occhi di chi, i vicini di casa, ci augurava ogni male e infino la morte per aver occupato con deliberazione del governo De Gasperi, il nostro nume tutelare, una porzione di libero suolo patrio, offertaci in cambio di quella che avevamo lasciato e persa per sempre a causa degli eventi bellici.
E quel vicino di casa con il quale condividevo l'aiuola di confine si alzava di notte e ne zappava una parallela un metro dentro alla mia proprietà e ne ripiantava i fiori e le piante deciso a confondermi – e affermava che ero paranoica e che aveva le carte che avrebbero comprovato la regolarità del nuovo confine da lui tracciato, cercassi pure un geometra e un avvocato.
E, a mezzogiorno in punto di ogni giorno che Dio mandava in Terra, alzava al massimo il volume della radio, sintonizzata su radiocapodistria, perché risuonassero alte le note dell'inno suo disonesto: 'Bandiera rossa la trionferà...' Con il distico successivo che metteva insieme, quale stolida e tragica illusione! il comunismo e la libertà.
Correva l'anno 1954. Misurate voi le distanze storiche e il convulso precipitare degli eventi relativi fino al 1989 dell'orribile Muro che franò miserabilmente su se stesso e seppellì con le sue macerie le storie di torture e morte degli oppositori di quel regime...
(Memorie fragili di una profuga istriana)
(... de dove te son. Mi son de Fianona.)
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Caini crudeli e Abeli invendicati.

Post n°1951 pubblicato il 10 Febbraio 2022 da fedechiara
 


Nessuno tocchi Caino? 10 febbraio 2015

Conosco gente rispettabile e di gran cuore e cervello fino che mai toccherebbe Caino, ci mancherebbe! e chissà che cosa gli avrebbero detto, al rude assassino, capostipite di una foltissima dinastia di macellai e orchi, se l'avessero colto sul fatto con le mani ancora insanguinate - e l'analisi delle impronte sul sasso lordo di sangue compiute dagli angeli celesti avessero confermato la sua colpevolezza, (comprovata dal fatto - un puro 'indizio', per carità! - che non c'erano altri esseri umani vaganti sulla Terra in quel frangente preistorico).
Forse avrebbero pronunciato un bonario: 'Pentiti, fratello!', chissà, e, facendogli l'occhiolino, gli avrebbero mostrato il loro testo basico, trascritto in aramaico dal Beccaria in un suo 'ritorno al futuro', che gli avrebbe garantito una sommaria rieducazione, larghi 'sconti di pena' e la scarcerazione in tre-quattro anni grazie alla buona condotta. E, una volta fuori, affidato ai 'servizi sociali', un lavoro da macellaio - di sicuro successo in quei tempi biblici di barbari sacrifici di capri, montoni e vitelli sugli altari.
Sospetto che la vocazione 'buonista' di quei dessi che non vogliono 'toccare Caino' si fondi su basi neurologiche a tutt'oggi misteriose - e una ricerca scientifica ci dirà, più avanti, che, fin dal ventre della madre, è la chimica neuronica che determina la vocazione ad assolvere e quella, invece, a usare il pugno di ferro e punire e carcerare tipica delle genti 'di destra'.
Perché è 'di destra', naturalmente, impugnare un fucile e fare fuoco contro un rapinatore munito di mitra che sta per spararti addosso, sfidando la spada di Damocle della cosiddetta 'giustizia' che ti imputerà 'l'eccesso colposo di legittima difesa'. E, forse, chissà, se dovessimo essere spettatori di un crimine efferato e dagli esiti letali, dovremmo graziosamente girare il capo dall'altra parte, - pur se osserviamo che una povera commessa trema come un' agnella sacrificale dietro i vetri del negozio di oreficeria e attende il colpo fatale che la abbatterà – se sbaglierà a contrastare i malviventi e tenterà con mano tremante di premere il pulsante dell'allarme sotto al bancone.
E ci piacerebbe vedere quelli di 'Nessuno tocchi Caino' in quella stessa situazione di allarme e terrore (della povera commessa e dell'uomo che le ha salvato la vita), protagonisti inconsapevoli di un reality girato per l'occasione, e, forse, chissà, ci accadrebbe di osservare, sorridendo compiaciuti, che reagirebbero come ha reagito un mio amico d'infanzia, - un buonista duro e puro e presidente di una associazione che aiutava i cosiddetti 'marginali' e gli immigrati e i rom ad 'inserirsi' - che, vittima di un pestaggio notturno di rapinatori serbi (a detta degli inquirenti), il giorno seguente rilasciava dichiarazioni di fuoco al Gazzettino che neanche il più depravato 'leghista' si sarebbe sognato di pronunciare con quella foga e rabbia.
L'esperienza diretta è la miglior scuola di vita, credo. Provare per credere.

 
 
 

Flash back e reincarnazioni immaginarie.

Post n°1950 pubblicato il 10 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Nulla si crea e nulla si distrugge? 10 febbraio 2017

Mano a mano e angolo dopo angolo, anziano e dubbioso Shiva Distruttore, libero di ogni orpello e quadro e ricordo di viaggio lo spazio domestico che mi è stato tana e casa e rifugio, secondo gli eventi che si sono succeduti lungo 45 anni di una buona vita, - tutto sommando e comparandola coi guasti del presente.
E, se è vero che nel flash black che si aziona nella nostra mente prima di morire e ti riporta la sintesi essenziale di ciò che hai letto, viaggiato, osservato e ritenuto importante ed emozionante di tutto quell'ambaradan confuso che chiamiamo 'vita', beh: 'partire è un po' morire', come si dice, ed ogni commiato, in effetti, è una 'piccola morte', una parte di noi che si distacca e un piccolo cono d'ombra si disegna in quel fantasioso cosmo delle origini di cui si dice che 'nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma' – come ben recitava il Lavoisier Antoine-Laurent, illustre scienziato decapitato dalla Rivoluzione.
E un suo giudice affermò, in limine mortis, saputolo eminente scienziato, che 'la Francia non ha bisogno di sapienti'. Tu vedi se le madri degli imbecilli devono essere sempre proditoriamente incinte e come avviene che si nominino giudici in certe ere storiche dei tali assoluti idioti e pretesi 'rivoluzionari'. Il sonno della ragione produce mostri e imbecilli in egual misura, a mio modesto parere.
E magari, a proposito di commiati e piccole morti, hanno ragione quelli che fantasticano di metempsicosi e chissà in che cavolo di veste animale mi ritroverò a formicare, magari in un termitaio – io che aborro i raduni di massa e le folle sterminate che si radunano negli stadi o ai concerti o nelle inutili manifestazioni di protesta.
Se c'è un giudice a Berlino, pardon a Giosafatte, mi mostri clemenza e mi trasformi in aquila, piuttosto: occhiuto rapace capace di volare alto, e mi dia premio di libertà e leggerezza planando e cavalcando i venti che accarezzano ogni cosa che laggiù vive; ne tenga conto chi disperderà la mie ceneri. Amen e così sia.

 
 
 
 
 

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