Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2022 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraSoglioletta0QuartoProvvisorioArianna1921Najkanewspaper_articles1ARCAN020orat6Ri.emersacapuzzomyassignmentservicesVIOLA_DIMARZOfalco1941nondefinito0francesco61dgl2
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 05/03/2022

Indagini da evitare.

Post n°1986 pubblicato il 05 Marzo 2022 da fedechiara
 


Meglio non indagare 04 marzo 2017
E quando tocca agli album fotografici e alle diapositive ti rendi conto di come il tempo sia una affollata tomba di famiglia e un set cinematografico dove un regista alieno gira il tuo personale 'come eravamo' e quello della storia del costume e della politica e della società.
E osserviamo con occhi liquidi il come siamo irrimediabilmente cambiati, ahinoi, in quest'autunno delle nostre vite che incede con apparente lentezza dei giorni ma è già futuro poco distinguibile nei suoi accadimenti alieni e pochissimo partecipato nel suo vortice tecnologico e informatico che rende evanescenza di schermi e archivi virtuali e 'mi piace' feisbuchiani le più corpose, seppur gialle o sbiadite, fotografie di padri, madri, fratelli, cugini e cugine dalle chiome cotonate – e molti già non ci sono più e la ruota del tempo continua a macinare vittime e rovine, Dorian Gray aiutaci tu nel chiuso della tua soffitta
E mio padre ha vissuto una vita breve, ma nelle fotografie si dilunga e srotola le perle degli anni ruggenti e me lo mostra giovanissimo campione di remi e poi fante di marina a Tolone appeso a una mitragliatrice che mai ha usato perché l'otto settembre scatenò diserzioni di massa e lui e gli amici occasionali della leva militare intrapresero le loro personali anabasi di ritorno a piedi o nei vagoni merci - e seguì la latitanza nascosti nelle soffitte di parenti e amici, e le fughe sui tetti quando le pattuglie dei fascisti incattiviti ricevevano le soffiate dai vicini e suonavano alle porte di notte.
E perfino le mie foto di adolescente mi sembrano appartenere a un altro-da-me con quella faccia improbabile e 'un po' così' che abbiamo noi che abbiamo visto Venezia solo nelle brevi licenze pasquali ed estive fuori dai collegi di suore e preti – chissà che fine hanno fatto quei tali religiosi/e che un tempo dettavano legge educativa e repressiva e, in città, le signore della mia età ancora si fregiano di avere studiato dalle 'orsoline', e si vede e si nota.
E nel gioco della Storia che scompiglia le carte e le ridà mescolate nel tempo cambiato chissà che sarebbe stato mio padre – divenuto commerciante grazie a una raccomandazione e a un prestito del fratello – forse gli sarebbe piaciuto il Grande Fratello e avrebbe fatto carte false per parteciparvi e ne aveva 'le fisique du role' e gli sarebbero piaciute le sconcezze e le licenze e le vanità di quei personaggi del nostro tempo vanesio e libertino.
Chissà da chi ho preso io con tali genitori – forse hanno sbagliato a legare i cartellini di riconoscimento nelle culle, meglio non indagare.

 
 
 

Ogni storia unicamente viene.

Post n°1985 pubblicato il 05 Marzo 2022 da fedechiara
 

Tutto l'ambaradan mediatico e l'isteria occidentale anti russa - con tanto di standing ovation al leader ucraino nel parlamento europeo - possono tranquillamente essere by passate e ridimensionate dalla cinica considerazione che sara' lo stato delle cose militari sul terreno a dettare l'agenda politica, purgata di ogni smaccata propaganda. E ci risparmieremo conflitti e contese tra pro e contro chi entrando nel silenzio religioso della Quaresima che zittisce ogni carnevale mediatico e le clamanti maschere eroiche di arlecchini e/o arcobaleni tutti mascherati da fieri soldati x la democrazia o da baldanzosi alfieri di una astratta pace e unidirezionale e filo occidentale. I fieri soldati Schweick dei racconti balcanici. E la guerra ha una sua austerita e una sua dolorosa Quaresima che impone la trattativa di pace sulla base del conto finale dei vinti - al di là di ogni isteria propagandistica. Tempo al tempo. Ogni storia unicamente verrà, scriveva il poeta. E non è mai come ce la sognavamo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante incendio e attività all'aperto

 
 
 

Amici virtuali e future trattative di pace.

Post n°1984 pubblicato il 05 Marzo 2022 da fedechiara
 

Qualcosa di positivo c'è nel considerare i tempi di guerra che viviamo. Abbiamo tutti imparato a selezionare le fonti di informazione e a spegnere con stizza i tiggi troppo schierati con i paesi Nato e con quei canterini davvero ridicoli (che nessuno se li fila) dei nostri politici, nessuno più escluso, ahinoi.
E chissà quali macerie democratiche avremo nel 2023 dopo tanta infamia di provvedimenti di guerra approvati 'all'unanimità' in parlamento. Ma, forse, la presente guerra sarà finita e 'torneremo ancora a cantare', come scriveva il De Gregori ('Generale') e a credere di bel nuovo nel dialogo. Chi vivrà vedrà.
E su facebook si polarizza ulteriormente la schiera di coloro che si stracciano le vesti per la guerra e alzano alti i lai – senza, ostinatamente, considerare che la pace si fa prendendo in considerazione obbligata le ragioni del nemico – e ti cancellano dagli 'amici', così rivelando l'estrema fragilità della parola 'amicizia' nell'Oltremondo virtuale. Da certi 'amici' mi guardi iddio...recita il noto adagio.
E, se consideriamo che siamo appena usciti dalla pandemia con uguali dinamiche di confronto-scontro violentissime tra pro e no vax forse ora abbiamo raggiunto il pareggio della tribalità di chi sta con chi e perché e parleremo con lingua diritta in ambiti protetti – la censura unilaterale e insindacabile di Facebook a parte.
La torre di Babele nel terzo millennio delle sognate 'magnifiche sorti e progressive'.
D'altronde, in tempi di guerra non si va per il sottile e 'zitti il nemico vi ascolta' riportavano i manifesti di guerra - e oggi invece devi guardarti dal pubblicare sul tuo profilo il bel quadro di un famoso pittore russo perché, dall'altra parte, gli infiammati resistenti solidali con gli ucraini 'non intendono ragioni' contrarie e buonanotte al dialogo e ad una possibile intesa.
Ma tempo al tempo. L'umanità è un concetto complesso, a volte contorto, il 'ramo storto dell'umanità' del noto filosofo, e si innalza con voli pindarici in tempi di manifesta sofferenza e si affloscia quando il nemico è alle porte e il primo grappolo di atomiche è scoppiato in prossimità delle nostre case.
Allora ritorna il dialogo. Tra i sopravvissuti all'olocausto nucleare. Ma non durerà troppo a lungo.
Dopo cinquant'anni, anno più, anno meno, tutto sarà dimenticato – come la mitica Resistenza e l'Olocausto degli ebrei – che tocca sostenerli a spada tratta e plurime veline televisive in cronaca 'per non dimenticare', perché 'i giovani non dimentichino'.
Succederà anche per la guerra di Ucraina, dopo che abbiamo contato i morti, i feriti e i dispersi, abbiate pazienza.
Una trattativa di pace ci sarà, ma solo per i lungimiranti.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e il seguente testo

 
 
 

L'Arte in guerra.

Post n°1983 pubblicato il 05 Marzo 2022 da fedechiara
 

Prova, uno, due prova. La censura nell'Arte.

Ilia Efimovich Repin - I battellieri del Volga - Museo di Pietroburgo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone e attività all'aperto
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone e attività all'aperto

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963