Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 21/03/2022

Un i-pad di consolazione e un diverso finale.

Post n°2010 pubblicato il 21 Marzo 2022 da fedechiara
 

Dove eravamo rimasti? Ah, si. Che eravamo, chi più chi meno, tutti malati e affetti da 'corona virus', pur se vaccinati a terza dose. E, ogni giorno ha la sua pena, i tiggi ci davano puntiglioso conto, ad ogni apertura di telegiornali, dei contagiati, ricoverati e i terapizzati intensivamente più di là che di qua, ma con situazione in miglioramento - e i famosissimi tele virologi finalmente trascurati dai tele giornalisti con loro sommo disappunto e segreto scontento.
Ma, miracolo degli umani eventi, eccoti un tipo tranquillo e posato (di cui, comunque, si diceva un gran male) che ti amministra un paese di una decina di fusi orari, che sbarella di brutto nell'anno di dis-grazia 2022 e dichiara guerra al paese confinante per regolare una questione annosa di genti russofone perseguitate ingiustamente e le altre umane efferatezze di battaglioni nazisti ucraini - peraltro poco note e non curate nel nostro opulento emisfero occidentale.
La favola bella che ieri ci illuse e oggi ci illude (oh Ermione) di poter tornare a vivere con relativa serenità e qualche spruzzo di gioia qua e là lascia il posto ad un finale di favola tremendissimo e, forse, fatale: di opzioni nucleari sul tavolo, di cinture d'assedio Nato allo storico nemico russo e tutto il corollario di ogni guerra che si rispetti: di tranelli e complotti e sicari in seno al Cremlino e il despota e/o tiranno crudelissimo, fate voi, che deve cambiare letto ogni notte e pure gli assaggiatori del cibo, supposto venefico, ogni giorno che Dio manda in Terra per scampare ai super prezzolati della c.i.a. (e chi altri sennò?).
Giratelo e voltatelo come meglio vi pare, ma quest'arrosto indigesto che ci cucinano nelle fiabesche cucine avrebbe bisogno di un diverso finale, chessò (neologismo fedechiariano): la Nato entra di prepotenza nella questione Ucraina e zittisce il querulo comico che si dice presidente legittimo e che quotidianamente minaccia sfracelli agli spaventati paesi europei se non lo farciscono di armamenti sofisticatissimi e gli intima di ingoiare il rospo della perdita dei due stati al confine russo+ Mariupol e, forse, Odessa (e addio accesso al mar d'Azov) – e offre all'orso russo un arretramento delle basi Nato e una sostanziale neutralità dei paesi della ex cintura Urss e una vigorosa ripresa dei commerci e l'annullamento delle sanzioni.
Troppo crudo e inverosimile? Avete in saccoccia un diverso finale? Affrettatevi a scriverlo su carta, magari su un tovagliolo di bar o ristorante e fatelo pervenire a chi di dovere.
'Presto, un diverso finale è possibile e urgente.', scriveva B. Brecht (quello della nota poesia 'A coloro che verranno') in tempi di seconda guerra mondiale e di male assoluto che sembrava prendere il sopravvento in Europa.
Potreste essere premiati, in caso di accoglimento delle vostre argute e fantasiose proposte, con un prolungamento (relativo) della vita sul pianeta Terra o con un i-pad di consolazione.
A coloro che verranno – Bertolt Brecht
POESIAINRETE.COM
A coloro che verranno – Bertolt Brecht
I. Davvero, vivo in tempi bui! La parola innocente è stolta. Una fronte distesa vuol dire insensibilità. Chi ride, la notizia atroce non l’ha ancora ricevuta. Quali tempi sono questi, quando discor…

 
 
 

Figli delle stelle.

Post n°2009 pubblicato il 21 Marzo 2022 da fedechiara
 

Siamo ' i figli delle stelle'. 21 marzo 2021
Io sono tra i 'morituri', per età anagrafica, ma più per quella particolare disposizione di una mente che molto ha veduto del vivere nostro ed ha attraversato il tempo e i luoghi del tempo – tenendosi alla larga dai molti buchi neri' della Storia - e ne ha derivato la biblica stanchezza del paradiso perduto.
E, se Houston mi trasmettesse i dati per un nuovo viaggio e mi lasciasse scegliere tra una destinazione nel passato e una nel futuro, io sceglierei la prima.
Perché la mia mente ha rodato tutti i meccanismi di padronanza di situazioni conosciute e sarei un 'superuomo' nel contesto del passato, detentore di conoscenze che lèvati! (la relatività generale e i paradossi del fisica quantistica e una visitina a Galileo me la farei volentieri) e che mi metterebbero al riparo da situazioni di rischio eccessivo – vedetevi il bel film 'Ritorno al futuro (uno)' in proposito.
E, nel futuro, invece, sarei un brontosauro (un po' già lo sono) soggetto alle curiosità da visita allo zoo di gente munita di 'intelligenza artificiale (A.I.)' pur se tendenzialmente cretini (i bisnipoti dei 'cretini di talento' di G.Bocca) e capaci di teletrasporto e di 'relazioni pericolose' che prescindono dai corpi carnali (vedetevi 'Lei', film molto suggestivo in proposito, di cui vi ho già parlato).
Il fatto è che la mente nostra, usata molto poco, è ben vero, si adagia sul mondo conosciuto come la rugiada sulle erbe dei prati estivi e tende a impregnarsene e a non discostarsi troppo dagli eventi che le hanno suscitato le emozioni (analogiche) della sua infanzia e prima giovinezza – vedi il sempiterno successo dei 'romanzi di formazione'. E, se non ci sono state guerre, le guerre dei nonni e dei padri, e se non hai sofferto la fame e ti è capitato in sorte di vivere l'amore nelle sue diverse versioni (tutte analogiche) e hai pure messo al mondo dei figli, che altro cercare di diverso e migliore e ulteriore?
E quando, poi, vedi morire i nonni e i padri e i tuoi pari età a ciuffi – e coloro che hanno scritto e cantato le canzoni che ci son piaciute e scritto i romanzi che ci hanno incantato – in qualche modo la mente prende atto che siamo figli del tempo che abbiamo vissuto e 'più non dimandare', dice il Poeta.
E nel futuro, specie in quello prossimo degli imbecilli della jiahd e dei conflitti sanguinosi che scaturiranno dalle enclaves islamiche in Europa fuori controllo, davvero non ci riconosciamo e lo aborriamo e preferiamo tornare ad essere i promettenti 'figli delle stelle' delle ingenue canzoni della nostra giovinezza.
Amen e così sia.
Potrebbe essere un cartone raffigurante il seguente testo "RITORNO AL FUTURD PARTE II PARTE"

 
 
 

Integrazioni famose e lezioni di storia.

Post n°2008 pubblicato il 21 Marzo 2022 da fedechiara
 


Lezioni di storia ai parvenues neo segretari. 21 marzo 2021
Un applauso a Maria Giovanna Maglie.
Ora che è tornato qui in Italia con il proposito fermo di integrare, Enrico Letta dovrebbe ricordare però che Claudio apparteneva alla gens Claudia, antica al punto da essere menzionata nell'Eneide
Era figlio di Druso Maggiore, nipote di Antonio.
Era nato a Lungdunum, colonia romana in Gallia, semplicemente perché il padre stava combattendo in Gallia contro alcune popolazioni germaniche in quella che viene chiamata la terza campagna militare in Germania. Per carità, nessuno di noi vuole dare lezioni da storico, solo ricordare come stanno le cose quando si pretende di darne.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, monumento e il seguente testo

 
 
 
 
 

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