Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 16/06/2023
La giustizia riformata è una scommessa. Funzionerà meglio dopo l'approvazione della riforma di Nordio che pone argini e freni a stampa e pubblici ministeri? Ma la domanda maggiore e annosa - e che ci riporta alle mille indignazioni delle sentenze ingiuste o alle nulle sentenze delle prescrizioni – è: 'Le vittime di atroci reati avranno finalmente giustizia?' E, forse, è l'eccesso di peloso garantismo il vulnus dell'italica 'giustizia ingiusta' – forse è il terzo grado di giudizio italico che andrebbe abolito d'emblè insieme alle scandalose prescrizioni e dovremmo farci bastare l'appello e finirla con la farsa tragica del terzo grado di giudizio che annulla le deliberazioni degli altri due gradi sottostanti. E la giustizia lagnosa di coloro che lamentano il bavaglio della riforma Nordio dovrebbe, in realtà, spingerli a battersi il petto e a raccontarci nel dettaglio come e perché dei buoni avvocati costosissimi riescano nell'impresa di mandare assolti i loro clienti danarosi a differenza dei poveracci che entrano nei loro studi luminosi con in mano i manzoniani polli di Renzo – e vengono, ca va sans dire, condannati in tutti e tre i gradi. Non sarà che la vera riforma di una giustizia che non c'è sarà quella di abolire il concetto di reato tout court e mandare a casa l'intero scomparto di giudici e avvocati e far risparmiare allo Stato una pacca di miliardi, ridando fiato all'economia del far west prossimo venturo? Forse nessuna giustizia conclamata, a ben vedere, è meglio di una cocente illusione di 'giustizia giusta' che ci ha inquinato i pensieri fino ad oggi. Is'n it? |
Omelie. Non deve essere facile dire una 'omelia' funebre, pensarla, scriverla, recitarla. E' necessario avere in mente tutto il necessario per cui risulti credibile e condivisibile: essere informati dei fatti e delle persone che hanno fatto corona al defunto e avere in mente un riferimento premiale – come usava fare un tempo, prima del presente 'perdonismo universale' di Francesco e tutti redenti in Cristo, nessun malvagio incallito più da condannare, un pater, una ave, un gloria, andate in pace. E ricordo il giorno che fu chiamato un prete per celebrare il funerale di mia madre e ci chiese di dargli qualche informazione su chi era la defunta, se credente, madre di quanti figli e nipoti e su quelle scarne e povere cose di una intera vita riuscì a costruire la sua brava omelia funebre ornata di speranze e visioni di celesti aldilà e ricongiungimenti. E io sul pulpito avrei potuto dire molto di più terreno, invece, e sommare la mia vita di figlio alla sua come si fa nelle riunioni liberatorie dei gruppi delle 'Costellazioni familiari' che riappacificano genitori e figli nella dolorosa recitazione del proprio vissuto. Qualcosa di simile agli alcolisti anonimi - e la vita di ognuno e tutti, a ben vedere, è puro vapore alcolico che respiriamo e ci ubriaca e ridiamo e piangiamo e ci disperiamo e giuriamo l'amore. Ma di Berlusconi si sapeva tutto. Tutto è stato scritto in cronaca nel dettaglio dell'ascesa e della caduta, da Edilnord a Milano 3 e le televisioni, ah, le televisioni! Corruttrici di giovani anime per molti, per altri rivoluzione dei costumi: comicità sguaiata e tette al vento, anticipo delle notti brave e 'serate eleganti' di cui leggemmo peste e corna sui giornali nemici che moraleggiavano e denigravano – e ancora non è chiaro se avevano ragione gli inviati dei maggiori giornali esteri a dircelo una caricatura di premier e a mostrare le foto di Sarkotzy e della Merkel che nascondevano un risolino ad uso politico dei giornalisti presenti o se avessero ragione i suoi fans a giudicare leciti i suoi comportamenti privati perché 'in camera da letto si può fare ciò che si vuole' e più non dimandare. Forse la virtù sta nel mezzo. Tipo: ai giornalisti (e alle ex mogli) non far sapere quanto sono succinte le suorine e le infermiere delle tue serate eleganti, ma togliersi dalle palle i giornalisti petulanti, ne convengo, è impresa da Titani e quelli ti spiano anche di là delle persiane chiuse e intervistano chiunque esce dalla porta. Tornando alle omelie: quella del vescovo di Milano pare non abbia soddisfatto nessuno e c'è chi la dice 'equilibrata' e chi, invece, ne rimarca gli affondi contro il suo essere 'uomo di parte' e di denari. E, si sa, 'è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri in paradiso'. E ci resta, quindi, il dubbio atroce se il noto tycoon stia bussando dubbioso alle celesti porte per chiedere sommessamente il suo posticino soleggiato a cavallo di una nube o se debba farsi qualche annetto di Purgatorio prima del suo ingresso trionfale. Chi passa di là è pregato di farcelo sapere. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38