Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2023 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraJohn13dglChevalier54_ZQuartoProvvisorioGiulia0dgl12pragency177karel_ASoglioletta0Arianna1921Najkanewspaper_articles1ARCAN020orat6Ri.emersacapuzzo
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 20/11/2023

Amour fou e dintorni.

Post n°2884 pubblicato il 20 Novembre 2023 da fedechiara
 

Amour fou e dintorni.
Ah, l'amore, l'amore! Che ci infiamma e vivifica, ma andrebbe temperato ed educato, in barba ai letterari 'amour fou' delle diverse epoche che hanno ispirato meravigliosi romanzi tradotti in splendidi films.
E l'educazione sentimentale che oggi si raccomanda – sotto la spinta dei troppi eventi tragici - e la si vuole convertire in legge e farla agire nelle scuole e nelle menti dei pargoli fin dalla più tenera età ci consegnerà un maschio diverso e sdoganerà definitivamente tutto l'armamentario teorico lgbtqrstz? Dei quali, in verità, poco sappiamo delle loro vite in ombra e ancora non si sono conquistati spazio sufficiente nella cronaca di 'nera' e vanno perciò studiati con la necessaria attenzione, vedi mai che abbiano in mano il bandolo della aggrovigliata matassa.
E rinunceremmo volentieri ai romanzi degli amori folli e disgraziati e alle 'femmes fatales' protagoniste, se solo riuscissimo a ridurre della metà i numeri dei 'femminicidi', ma il dubbio è che la fragilità emotiva del maschio sia una torre costruita su un terreno storicamente sabbioso che, franata al suolo e ridotta in macerie e perso il disegno originario delle fondamenta, non si ricostruirà uguale - e chissà se il monolito futuro disegnato dai presenti architetti legislativi e scolastici sarà in qualche diverso modo 'funzionale' e garantirà le funzioni basiche che hanno prolungato la vita della famiglia tradizionale nei secoli.
O se altre e maggiori fragilità si sostituiranno alle presenti e dalle scuole di oggi e di domani usciranno i mutanti di un mondo nuovo dei quali non ci riesce di rappresentarne i comportamenti e le pulsioni fondamentali.
Salutiamo i morituri del vituperato 'maschio latino' i cui nefasti hanno riempito le cronache e le letterature e avanti le avanguardie dell'amore nuovo che sarà – il dolce 'stil novo' che auspichiamo versus le pulzelle future che 'tanto gentili e tanto oneste ci parranno', al punto che le indicheremo, di bel nuovo, quali 'scala al Fattore'.
Purgate il tutto del necessario disincanto e sarcasmo, ma 'estote parati'.
Ogni cambiamento radicale della mente degli uomini e delle donne comporta alti prezzi da pagare e, temo, l'intelligenza artificiale non ha valide ricette da scodellarci in proposito.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

L'entropia delle Memorie.

Post n°2883 pubblicato il 20 Novembre 2023 da fedechiara
 

L'entropia delle Memorie. 20 novembre 2022

Una rassegnata e triste senatrice della Repubblica, Liliana Segre, ci ricordava, in una sua intervista, che anche l'Olocausto dei suoi correligionari uccisi dai nazisti di Hitler e associati è destinato, da qui a breve, a scomparire dall'agenda del Tempo.
Morti gli ultimi testimoni e i pervicaci giornalisti e politici che ne sorreggono la dolorosa Memoria, l'Olocausto franerà giù dalle bianche scogliere del Futuro e verrà frantumato dalle onde oceaniche e ridotto a granelli di sabbia del Tempo che tutto macina e trita nella sua entropia inarrestabile.
L'Olocausto, capite? Quell'immenso, atroce monolito del Novecento degli orrori di ben due guerre mondiali (e una pandemia peggio delle pesti d'antan) è destinato anch'esso ad infrangersi sui bastioni di Orione degli universi in disfacimento obbligato - e le sue narrazioni di indicibili orrori commessi non viaggeranno più verso Antares e le altre stelle fisse delle mille costellazioni che incontreremo nel nostro futuro di viaggiatori spaziali (Ucraina e guerra termonucleare annessa permettendo).
E c'è da chiedersi, una volta morta quella Memoria e ridotti a muti cadaveri gli instancabili narratori, quali altri orrori si consumeranno sul pianeta Terra, assente il quotidiano monito che ci è venuto dai sopravvissuti, in tutti questi decenni delle nostre vite, e da Israele, stato-bastione e rocca di Masada degli invitti figli e bis nipoti di quella storica mattanza.
E un'altra Memoria storica, lontana più di due millenni e soggetta, nei secoli, ad interpretazioni delle più varie e diverse e belligeranti fra loro, vacilla già nelle scatole craniche dei contemporanei: quella del Cristianesimo e di quel mite profeta palestinese, emulo del mitico Sisifo, di cui si ricorda quotidianamente l'odissea tristissima e il Calvario per aver voluto esaltare l'Amore e la Misericordia e il Perdono (sette volte sette, Pietro, sette volte sette).
Valori e pratiche e moniti, quelli del lontano profeta, di difficile e controversa applicazione sul pianeta, come potete constatare ogni giorno e leggere in cronaca nelle pagine di 'nera', malgrado l'incessante battage di stampa e televisioni del presente e dei passati papi (e i cardinali e i vescovi e i mille e mille preti) che invocano la presenza del Cristo nel nostro agire quotidiano e la mitica pacem in terris, benedicendoci nelle stanche messe quotidiane. Andate in pace.
Si, ma dove, di grazia, sperduti come siamo nelle nostre personali entropie e quelle universali?
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963