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Messaggi del 01/02/2024

I Lumi e il Secolo breve.

Post n°2988 pubblicato il 01 Febbraio 2024 da fedechiara
 

I Lumi e il Rinascimento prossimi venturi. Prima parte. 01 febbraio 2019

Non conosco Alessandro Baricco, se non per i suoi romanzi e saggi, e non so dire, perciò, se appartiene alla schiera dei buonisti sempre clamanti (gli ineffabili 'non pesci', come si definiscono) indignatissimi per l'operare politico di Salvini sulle migrazioni e sui migranti dell'immigrazione clandestina. Migranti che ognora si provano a vincere la lotteria del mare dei naufragi organizzati dagli scafisti assassini col corollario dei 'salvataggi' da parte della Sea Watch.
Una o.n.g., la Sea Watch, sostenuta da misteriose offerte milionarie che ci provoca, pervicacemente, facendo abituale rotta verso i porti italiani e sfidando perfino le tempeste mediterranee - offrendo il destro ai giudici dal comune sentire migratorio di imputare reati (di ardua dimostrazione in dibattimento) contro il nostro Capitano.
So, però, dalla lettura che faccio del suo bel libro 'The game' che Baricco appartiene alla schiera dei 'globalisti', convinti che il Novecento sia stato un secolo di miserie e dolore e guerre e che gli inventori di internet e del web sono gli scopritori e i colonizzatori del Nuovo Mondo Globale che si oppone e ci farà dimenticare il violento 'secolo breve' e riaprirà gli orizzonti delle 'magnifiche sorti e progressive'.
Scrive Baricco dei pionieri del web : ' (…) Era gente in fuga. (…) Stava evadendo da un secolo che è stato tra i più orribili nella storia degli umani (il 1600 non era da meno n.d.r.) e che non aveva risparmiato nessuno. (…) e, se uno avesse messo sotto al microscopio quella serie di disastri, avrebbe trovato una sostanza chimica dominante sulle altre: L'OSSESSIONE PER IL CONFINE, L'IDOLATRIA PER QUALSIASI LINEA DI DEMARCAZIONE, L'ISTINTO DI ORDINARE IL MONDO PER ZONE PROTETTE E NON COMUNICANTI.
Il maiuscolo è di Baricco e bene dice l'orrore dell'autore per quelle tre costanti del 'secolo breve'.
E prosegue: 'Che fosse il confine tra diversi stati-nazione, o quello tra una ideologia e un'altra, o quello tra una cultura alta o una bassa, se non addirittura quello tra una razza umana superiore e un'altra inferiore, tracciare una linea e renderla invalicabile rappresentò per almeno quattro generazioni una ossessione per la quale era sensato morire e uccidere. (…) Non si capisce molto della rivoluzione digitale se non si ricorda che i nonni di quelli che la iniziarono avevano combattuto una guerra in cui milioni di uomini erano morti per difendere la fissità di un confine o nel tentativo di spostarlo di qualche chilometro (…) l'isolamento cieco delle élites, l'immobilismo culturale dei popoli e il ristagno piombato avevano portato i loro padri a vivere in un mondo in cui si poteva fare Auschwitz senza che nessuno lo sapesse e sganciare una bomba atomica senza che la riflessione sulla opportunità di farlo riguardasse più di una manciata di persone.'
Una filippica, questa di Baricco, che gli serve per dirci che una civiltà nuova, simile a quella dei Lumi o del Rinascimento è alle porte e che nessun confine più potrà darsi nell'Oltremondo del web di cui tutti, o quasi, facciamo parte festante e condivisa ...
Parte prima - (segue nei giorni a venire)
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Accertare le colpe, punire i colpevoli.

Post n°2987 pubblicato il 01 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Il mondo al contrario e a pezzi mostra sprazzi di ricomposizione sullo sfondo, a tratti, e oggi è la frase di Orban che raddrizza tutto l'ambaradan delle tristi e odiose cose uscite dalla bocca dei membri dell'opposizione in fregola di perenne caciara politica.
'Reato grave.' dice il leader ungherese e non pare dubbio che andare in giro per l'Europa con manganelli retrattili e martelli nello zaino al fine di darli in testa agli odiati 'neonazi' che incontrano sia cosa gravissima e 'spedizione punitiva' da condannare con anni di carcere, una volta accertate le colpe.
Condanna che non farà rinsavire la Salis e i suo sodali, a giudicare dall'espressione ilare che mostrava in tribunale, pur se incatenata e a guinzaglio della guardia che la accompagnava a giudizio.
Quel tal genere di personaggi da centro sociale vive la propria vita - e le azioni criminali che ammantano con un preteso 'antifascismo' immaginario - come se fossero ideali nobili, tipo l'unità della nazione dei cospiratori mazziniani.
Ideali sul cui altare si deve offrire la vita e 'chi per antifascismo muor vissuto è assai'.
Che, se non fosse perversa esaltazione immaginaria, potrebbe godere di una qualche considerazione presso il pubblico dei lettori, ma l'uso del manganello e del martello da dare in testa agli oppositori è solo un gesto criminale da punire con la necessaria severità e nessun pietismo accessorio.
Un voto per la giustizia giusta. Accertare la colpa e punire adeguatamente i colpevoli.
​Ilaria Salis, il portavoce di Orban posta il video dell'aggressione
MSN.COM
​Ilaria Salis, il portavoce di Orban posta il video dell'aggressione "antifa": «Reati gravi, le catene misure adeguate»
​Ilaria Salis, il portavoce di Orban posta il video dell'aggressione "antifa": «Reati gravi, le catene misure adeguate»

 
 
 
 
 

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