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Messaggi del 11/02/2024

Giapponesi nella giungla rai.

Post n°3007 pubblicato il 11 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Giapponesi nella giungla rai.

E, a dimostrazione dell'esistenza di una ridotta rai di giornalisti giapponesi tuttora combattenti nella giungla indonesiana dell'informazione di regime ecco la comica di ieri spacciata per notizia: una decina di giovani appartenenti al centro sociale 'Rivolta' occupa brevemente il consolato di Ungheria per manifestare solidarietà alla povera Salis. Imprigionata per la sola colpa di essere anti fascista – dice impunito il baldo ragazzotto che si è improvvisato leader del gruppo.
Nessuna replica o chiosa dell'emittente (tgr veneto) per precisare che la Salis è imputata, invece, di lesioni e martellate in testa a gente avversa alla sua fede politica. Una fedele seguace della 'Hammerband' – la 'banda del martello' che gira l'Europa per contrastare i fascisti a martellate e manganellate in testa.
Roba da far impallidire i loro emuli – più pietosi – che, durante il Ventennio, somministravano olio di ricino ai renitenti.
Giornalisti giapponesi con in testa l'elmetto pd e spesse fette di prosciutto sugli occhi e grasse salsiccie dentro le orecchie.
p.s. pare, si mormora che il pd voglia candidare un tale personaggio alle europee. Che cosa meravigliosa. Il migliore dei mondi possibili.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante minion

 
 
 

Per quanto sta in voi.

Post n°3006 pubblicato il 11 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Se volete che il giorno che vi si apre davanti ( è domenica, gaudio magno!) non assomigli al bailamme di cose tristi e/o feroci che vi ha consegnato lo ieri e l'altro ieri non aprite i video dove passano le trite rimembranze delle nostre insufficienze di esseri umani: i tiggi e la radio notizie.
Il futuro è prezioso e va tutelato.
Dovremmo lanciare sui nostri schermi di casa 'la giornata del futuro', invece, dove si raccolgano le cose che più ci aggradano – gli sfilacci dei sogni (che son desideri) e magari qualche meritoria iniziativa pubblica, un filo utopica e gradita ai figli ed ai nipoti tipo 'i progressi nella conquista del cosmo' e/o nella lotta contro il cancro.
Vietatissimi i reportages dal Luogo-dove-tutto-accade (il festival della trista cittadina fiorita), ultra vietati il punto sulla guerra di Ucraina - con il corollario del Biden svaporato che finirà per scambiare il pulsante rosso nucleare con quello dello sciacquone, come ben ci rappresenta una vignetta di Vauro e 'addio alle armi' nostre fornite a tonnellate e a tutto l'ambaradan della geopolitica stupida dei paesi filo Nato e alle idiozie dei politici e dei capi militari sulla Russia che, ci avvisano tetragoni, è pronta ad andare in guerra contro l'Occidente.
Coglion... magna che ha a cuore l'interesse delle industrie belliche occidentali (quella americana in primis) e il mantenimento dello status quo politico della mala Europa.
Insomma, se avete a cuore il futuro, sia pur breve, della vostra mattina che si apre al nuovo giorno raccogliete il suggerimento di un poeta oscuro e riservato che suggerisce che:
'E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.'
Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.'
Per quanto sta in voi. Poi, se vi piace il 'rumore e furore che non significano niente' vi rimando al Macbeth di Shakespeare – o ai tiggi dedicati e al Festival di Sanremo.
Ad maiora.
“Per quanto sta in te”: la poesia sulla vita di Costantino Kavafis (sololibri.net)
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e il seguente testo

Potrebbe essere un contenuto di pop art raffigurante il seguente testo

 
 
 

Il Luogo dove tutto accade.

Post n°3005 pubblicato il 11 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Il petto di pollo di taglio halal. 11/02/2023

Non chiedetemi di parlare del Festival di Sanremo, ve ne prego, chiedo venia. Lo so che mi state intorno come i discepoli di Socrate al suo capezzale, speranzosi che non si beva la stra maledetta cicuta.
Ma allontanatemi voi l'amaro calice perché chiunque si azzardi ad avvicinarsi a quel palcoscenico di sciamannati e di fuori di testa ne subisce le conseguenze tragicissime – e subito viene allestita la pira su cui brucerà l'eretico - dopo sommario processo televisivo che lo indicherà quale 'corruttore di giovani' e, più grave reato, il 'disprezzo per gli dei'.
Dei del palcoscenico, come la Minerva Desnuda dagli occhi cerulei bene-dicente o la Diana cacciatrice di colore, schiacciapalle magistra nel campo delle avversarie, ma un filo pentita dei dardi avvelenati lanciati contro gli ignavi razzisti pretesi.
E il coro urlante dei semidei canterini in gara, ciascuno veicolante un messaggio di straordinaria importanza per le sorti dell'umanità ed il Grande Finale della chiamata alle armi dell'Eroe Condottiero in maglietta militare (ne avrà più d'una o la lava-asciuga e la rimette ancora un po' umida prima di ogni conferenza stampa?) che trascina l'Europa alla guerra termonucleare sui suoi territori perché la Patria è Una e Ucraina (si levino i peana) e chi per la patria morirà vissuto è assai.
Andate avanti voi ché a me...
E su quel palcoscenico nazional-popolare si è visto di tutto e di più, non fatemene parlare, vel priego.
Vi ha fatto una capatina perfino un presidente della repubblica in grave affanno politico perché reggente pro tempore – in attesa delle riforme costituzionali di un governo nemico che lo sbalzeranno di sella – e che da quel pubblico di generosi e pii e di stomaco forte ha ricevuto calorosissima accoglienza e nuova legittimazione.
E il Canterino Maior patrono dei lattai (fatti mandare dalla mammaaaa...) gli ha tributato l'omaggio dell'inno fatale (tutti in piedi e mano sul cuore), rassicurandolo che il popolo italiano è davvero 'pronto alla morte' e per la cause più varie, - buona ultima la crociata Nato contro l'odiata Russia con finale in fuoco d'artificio termonucleare.
Mannaggia, mannaggia, ve l'avevo detto di non farmi parlare di quella abominevole Cosa che, da decenni, infesta i palinsesti televisivi e le code dei Tiggi Riuniti per l'intero mese di febbraio, malgrado gli echi del terribile terremoto in Siria e Turchia e le bollette stellari che paghiamo e il pane e il vino e il petto di pollo alle stelle – fatta eccezione per quello di taglio halal riservato ai nostri ospiti immigrati.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cibo
Halal, cos'è e qual è il cibo ammesso dalla legge islamica
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Halal, cos'è e qual è il cibo ammesso dalla legge islamica

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