Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 02/10/2024

Più gente entra più bestie si vedono.

Post n°3340 pubblicato il 02 Ottobre 2024 da fedechiara
 

Della coltivazione biologica delle patate. - 02 ottobre 2014

Che poi: è vero che c'è la necessità di dare aria alla lingua – che è esercizio senza dubbio meno importante di quello di sgranchire l'intelligenza, di quando in quando – ma che uno passi per essere un acuto economista e dotto e sapiente analista per aver affermato che il 'problema dei problemi' dei 'capitoli di spesa' del paese sono le 'bebipensioni', beh sono parole grosse; e invito a quel tale a dedicarsi, piuttosto, con maggior lena e successo, alla coltivazione biologica delle patate - così da 'rilanciare i consumi' elementari e abbassare i prezzi.
Perché è vero che hanno un peso economico notevole, le bebipensioni, così come lo ha la 'cassa integrazione guadagni' e le altre voci del debito stellare dell'Inps, ma sono una realtà acquisita che conseguiva a leggi varate in 'tempi di vacche grasse' - che a nessuno veniva in mente, allora, di criticare aspramente perché l'economia andava, grazie alla 'liretta' delle ricorrenti svalutazioni, all'Europa che ancora non aveva la fissa del rapporto debito-pil e dei 'compiti a casa' e altro di cui oggi discutiamo con rabbia perché 'non c'è più trippa per gatti' e la crisi morde, ahi! se morde.
E quella di fissarsi su un capitolo di spesa da tagliare piuttosto di un altro è segno di una coperta cortissima che si tira di qua e di là dello schieramento sociale e politico – e giusto e sacrosanto è prendersela coi politici e i consiglieri regionali che ci costano una enormità (8500 euro netti mensili nel Veneto, indennità a parte, ci informano i telegiornali), meno giusto pare, a naso e cum grano salis, togliere una bebipensione a qualcuno che ci vive oggi a stento e gli avanza di passare qualche euro al figlio o nipote che fatica a mantenere un lavoro continuativo.
Senza trascurare il fatto che quasi tutti i pensionati che si sono rivolti alla corti di giustizia nei casi di tagli sbrigativi alle loro pensioni si sono visti riconoscere il 'diritto acquisito' che è seguito al patto che firmiamo con lo Stato quando accettiamo 'la pensione'.
L'invito è, perciò, tutto ciò esposto e ponderato, di prendere in considerazione altri capitoli di spesa (Mare nostrum in testa, che ben dieci paesi europei ci hanno chiesto che cosa ci è saltato in mente di 'fare i primi della classe' e mandare segnali fortissimi a tutta l'area mediterranea in conflitto e guerra di 'Venite, venite! che qui c'è posto per tutti e siamo gioiosi di accogliervi a braccia aperte!' O magari la Difesa, con tutti quei generaloni a quattro stelle che ci costano una fortuna e chi più ne ha - di suggerimenti inutili - più ne dica e dia aria alla lingua).
'Venghino, venghino, siore e siori! Più gente entra più bestie si vedono.' gridano gli imbonitori all'esterno dei circhi.

 
 
 

Male parole e 'tempora'.

Post n°3339 pubblicato il 02 Ottobre 2024 da fedechiara
 

Male parole e 'tempora'.
Nanni Moretti ha raggiunto l'apice della sua fama quando invitò D'Alema a dire 'parole di sinistra'.
Il problema era che la sinistra italiana, già all'epoca, aveva percorso per intero il suo arco temporale e non c'era più alcun riferimento storico che ne supportasse le pretese di protagonismo politico di parte. Ne conseguiva l'afonia di cui all'invito stizzito del regista romano.
Ma uguale afonia sembra aver colpito lui stesso e nel suo ultimo film, per dire e immaginare o ricordare qualcosa di sinistro, ci rappresenta surrettiziamente i 'fatti del 1956' : la rivoluzione ungherese stroncata sul nascere, i carri armati a Budapest, insorta contro il comunismo stalinista che ne impediva il distacco politico e forse l'addio definitivo. Da evitarsi manu militari perché il cedimento di un singolo tassello della 'cintura di ferro' ne pregiudicava la fragile tenuta complessiva.
Fu un trauma spaventoso per il comunismo italiano – fino ad allora fedele alla dottrina dell'Unione sovietica semper magistra e sola custode della 'linea' internazionalista a cui i diversi partiti nazionali si inchinavano.
Ma nel suo film 'Il sol dell'avvenir' Moretti parla poco e di striscio di quel suo pretesto cinematografico storico perché il film è, in buona sostanza, un film su di lui, come si è veduto già in molti altri suoi film, a partire dal mai dimenticato 'Ecce Bombo' – la cui didascalia storica esplicativa è quella sua domanda curiosa : 'Mi si nota di più se vengo e non parlo o se non vengo?'
E, rivisto a distanza di decenni, quel suo protagonismo didascalico, quel suo pretendersi deus ex machina di ogni sua pellicola provoca un segreto moto di ripulsa perché quel ruolo di demiurgo è invecchiato insieme a lui e la risposta sarcastica che ci viene spontanea è quella de: 'Ti si nota di più se non vieni.', se non compari troppo spesso nel proscenio a farci la morale, a smontare inutilmente la scatola del film e mostrarci i pezzi dell'odierno meccano del set: i produttori esigenti, i padroni delle serie in cerca di faticose novità, un disfacimento triste come la vita - e non è più come la quarta parete teatrale di Bertolt Brecht che si apriva inopinatamente e si dicevano le parole rivoluzionarie sul finale della pièce che bisognava cambiare, se si amava la Rivoluzione dei costumi e sulle piazze.
La Storia ha cambiato noi, invece, la rivoluzione di Budapest è stata repressa nel sangue, la sinistra è morta e sepolta, la classe operaia è stata sostituita dai migranti dello ius soli (sostituzione politica e urbana insieme delle orrende periferie delle case occupate) ed osservare un vecchio regista che pretende di tenere la scena come un tempo fa tristezza, perfino quando si improvvisa derviscio rotante insieme alla sua troupe in un finale che richiama la speranza.
Il tempo è il peggior nemico e la peggiore malattia, caro Nanni, e le parole di sinistra non sono più importanti, di questi tempi. Contano di più i voti senza parole che vanno ad ingrossare le fila dei partiti di destra e contano, all'inverso, le guerre per procura dei folli Stranamore americani e dei loro succubi servi sciocchi europei.
Mala tempora senza parole currunt, tempi di sventura massima e di bui orizzonti di futuro.
('Il sol dell'avvenir' di Nanni Moretti su Raiplay)
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