Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 03/10/2024

Baracconi, chiodi e tornadi.

Post n°3343 pubblicato il 03 Ottobre 2024 da fedechiara
 

L'opposizione si fa nei baracconi delle giostre. Precisamente in quei baracconi dove si lancia(va)no le palle contro un fantoccio per vincere una coppa, un piatto maiolicato o un pelouche.
Tre palle un soldo, si diceva un tempo. Già.
E sul fantoccio di Salvini, ministro delle Infrastrutture, tirano le loro stupide palle di pezza e spendono i loro ultimi soldi politici quelli dell'opposizione, accusandolo di essere colui che ha piantato il chiodo fatale sul cavo elettrico che ha determinato il patatrac ferroviario di cui alle cronache.
Che è quanto dire 'Piove, governo ladro.' bestemmia laica da osteria stra paesana ripescata da quelli del pd a corto di argomenti e orfani del campo largo giusto a ridosso delle regionali liguri e umbre.
Che ci azzecca un ministro seduto al suo tavolo al ministero a compulsare documenti e varie scartoffie con il chiodo piantato da un operaio sbadato su un cavo elettrico?
Chiediamolo alla Elly, grande esperta di cose elettriche e di quadri comandi nelle stazioni che vanno d'un subito in tilt. Venga in parlamento e ce ne dia contezza – e la dia anche al ministro delle Infrastrutture, ignaro quanto lei (e noi) della segreta relazione che si stabilisce tra un cavo elettrico periferico e l'intera struttura di comando dei treni in corsa.
Piuttosto, si rifletta collettivamente sul fatto che basta piantare un chiodo su un cavo elettrico per mandare a carte quarantotto l'intera rete ferroviaria – una informazione assai preziosa per quelle bande di sbandati e criminali anarco-insurrezionali che ne faranno buon uso, da qui in avanti. Chi vivrà vedrà.
Magari ne troveremo qualcuno folgorato con ancora il martello in mano come avvenne su un traliccio per il povero Feltrinelli buonanima, chissà. E' la legge dell'entropia - che predice il formarsi di un tornado in California al seguito del battere d'ali di una farfalla in Malesia.
Si vada in parlamento a parlare di questi scenari probabili, piuttosto che pretendere arcane spiegazioni tecniche dall'ignaro ministro.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

ROMA.REPUBBLICA.IT
Il chiodo, lo stop alla centralina di Roma e una linea senza gruppo elettrogeno: ecco perché la rete ferroviaria è andata in tilt

 
 
 

Guerre mediatiche e la legge di Murphy.

Post n°3342 pubblicato il 03 Ottobre 2024 da fedechiara
 

01 ottobre 2022
L'azzardo massimo dei maggiorenti Nato e l'incognita su quali saranno le prime città del nuovo olocausto nucleare.
Nella guerra mediatica che si combatte in Occidente contro la Russia vi è da registrare un punto a favore di Putin. Ha conquistato i titoli di prima pagina, scalzando l'attor giovane Zelensky per la prima volta, con la sua cerimonia di annessione dei territori liberati e consacrati dal popolo russofono con il referendum confermativo. Un plebiscito.
Chiedete ad ogni inviato di guerra (sic) delle nostrane televisioni riunite com'è il referendum che si è tenuto lassù. 'Farsa', vi risponderanno tutti, obbedienti alle veline.
Una parola-chiave che prescinde da ogni vera indagine ed inchiesta sul campo (ognuno di loro opera in territorio ucraino e riceve le fake news sulla guerra direttamente dai loro patrocinati) perché così vogliono i direttori di redazione embedded allo spaventoso ceto politico filo Nato che ci ha impoverito con le maledette sanzioni che paghiamo e pagheremo indefinitamente in bolletta.
Denigrare la Russia sempre, è l'ordine di scuderia, sempre e ad onta di ogni evidenza contraria e viva l'Ucraina libera e bandierine in mano da sventolare davanti alle telecamere.
Denigrare la Russia a prescindere da come si è mossa l'Ucraina sulle questione dei territori contesi negli ultimi otto anni di una guerra dimenticata e accordi disattesi, uno via l'altro. Ed errori politici uno dopo l'altro – e la convinzione dei capi politici ucraini che alle spalle del loro esercito ci sarebbe stata la Nato e l'immediata proclamazione di una 'no fly zone' e che mai si sarebbe arrivati a quel punto di una guerra perduta e la definitiva annessione.
E' stata una maledetta guerra, la guerra degli otto anni nel Donbass, una guerra brutale e ricca di episodi di vero orrore urbano per mano dei nazistoni Azov e del 'Settore Destro', natural born killers. Fino alla prevista invasione dei russi, fin troppo pazienti, a fianco dei secessionisti delle repubbliche confinarie. Tanto va la gatta al lardo.
E l'hanno pagata cara, gli ucraini, e si prefigura la disfatta militare, se i russi decideranno di usare le atomiche tattiche sui campi di battaglia del territorio russo, come hanno detto che faranno dopo l'annessione. Guai ai vinti.
Ed ora la palla è nella sala del Pentagono dove si prendono le decisioni ultime e fatali.
Putin lancerà la atomiche tattiche, in caso di controffensiva massiccia con le armi micidiali e i missili ad alta precisione consegnati fin qua dai paesi Nato ed altro in arrivo per miliardi di dollari? E che cosa faranno i comandi militari Nato in Europa in accordo con i governi che ospitano le loro basi? Seguiranno le direttive che vengono dai pazzi Stranamore di oltre Atlantico?
Ad ascoltare le dichiarazioni del loro presidente svanitello la Nato risponderà, finalmente, con uguali armi nucleari, varcando il Rubicone invocato da Zelensky da mesi. E il pianeta finirà arrosto.
p.s. A leggere ed ascoltare molti esponenti politici e giornalisti filo Nato non si arriverà mai a questo scenario da inferno in Terra.
Putin non oserà mai premere il pulsante rosso della terza guerra mondiale, secondo quegli sciagurati che continuano a spedire armamenti e a prolungare il conflitto.
Rivedetevi il bel film 'Il dottor Stranamore' con sottotitolo 'Come imparai ad amare la Bomba ed a vivere felice'. Poi ne riparliamo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e testo

 
 
 

La mala ora.

Post n°3341 pubblicato il 03 Ottobre 2024 da fedechiara
 

La mala ora. Salvate il soldato Trump. 03 ottobre 2020

E' ufficiale. Una gran quantità di gente, forse una maggioranza, la pensa in modo opposto ai giornalisti e direttori di giornale della stampa 'mainstream'.
Incluso il nuovo quotidiano 'Domani' che si proclama indipendente, ma le sue titolazioni sono in perfetta linea di tiro ad alzo zero contro la destra dei suoi compagni di cordata politica vecchi e malandati.
Tutti senza apprezzabili differenze contro Trump, sano o malato che sia, contro Salvini, colpevole di efferatezze a prescindere (come si confidavano i magistrati delle chat di Palamara) e contro tutti coloro che ritengono l'immigrazione massiva e sregolata dei naufragi organizzati dai criminali scafisti una iattura e una tragedia epocale che va fermata sulle coste africane e asiatiche con un efficace blocco navale sul modello australiano. E conseguente bando permanente alle o.n.g. taxi del mare.
E che siano minoranza politica e sociale, al pari della sinistra di s-governo che si affida alle proroghe dello stato di emergenza sanitaria per tirare a durare sembra non preoccuparli minimamente, i nostri impavidi giornalisti mainstream – e, forse, la loro sola preoccupazione sta nei numeri delle vendite nelle edicole a picco; e non sarebbe male, giusto per verificarne l'indipendenza pretesa, sapere la provenienza dei fondi che li tengono in vita pur se boccheggianti.
E se non ci fosse internet a lasciar scorrere un rivolo di pareri contrari di noi 'negazionisti' di opposti pareri (parola usata come una clava dai suddetti giornalisti dei giornaloni, al pari di 'sovranisti': feccia, a sentir loro, dell'umanità rigenerata dai sublimi pensieri solidali con tutto quanto avviene di storto e contorto nel vasto mondo rotto) avremmo la perfetta rappresentazione di un mondo a testa in giù.
Un mondo dove il male di vivere e le tragedie conseguenti di fame, guerre e dittature diventano il bene e il riscatto di un mondo infermierizzato che 'accoglie' a maglie larghe, larghissime, senza controlli e distinguo tra clandestini e aventi titolo di rifugiati, - e i mutamenti e il disordine sociale che conseguono a questa abdicazione politica sono il giusto prezzo da pagare a questa volontà di medicare l'immedicabile. E la presente pandemia delle maschere incollate sui visi e i saluti avviliti a distanza ce ne dà la raffigurazione più estrema e triste, in quest'anno di assoluta infamia e che vorremmo cancellare dal novero delle nostre vite.
E, se Trump, malgrado il virus che lo affanna, sarà rieletto, come prevede quel professore che già ne previde la vittoria prima contro la Clinton, sarà la giusta pena e castigo per tutta la canea di voci 'dem' e le sinistre europee che hanno fatto carte false e tentato perfino l'affondo di un fantasiosissimo impeachment per toglierselo di torno.
Ad malora, direbbe un tale di mia conoscenza.
Già, la mala ora di una umanità allo sbando dove il caos e l'entropia regnano sovrane e dove si combattono ferocemente, con pensieri e parole fuori luogo e misura, i pochi (o forse molti, ma che non hanno voce di stampa e una giusta rappresentanza politica ) che si misurano lancia in resta con la fragile idea di 'ordine'.
Tutte le reazio
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