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Messaggi del 17/12/2020

Gli hackers russi che votano democratici

Post n°1450 pubblicato il 17 Dicembre 2020 da fedechiara
 

    Mitologie del post moderno. 16 dicembre 2016
    Confesso di non sapere, né immaginare con quale genere di intrusioni e messaggi gli hacker russi - nuovissima mitologia del terzo millennio, degna di sceneggiature alla 'Matrix' - abbiano influenzato la campagna elettorale americana. Hanno creato finti siti indigeni da dove rilanciare le notizie faziose e/o false che favorivano Donald Trump? E non sono stati intercettati e denunciati in corso d'opera dagli organismi governativi preposti al controllo sulla regolarità della campagna? E gli elettori eventualmente influenzati e subornati non erano in grado di filtrare e distinguere il grano dal loglio e decidere di conseguenza?
    Domande che resteranno senza risposta e in cronaca abbiamo solo il pianto greco degli elettori democratici delusi e tuttora intronati per l'inattesa batosta che le provano tutte pur di galleggiare e rivalersi, presentando ricorsi costosi e inutili e invitando i grandi elettori a fare retromarcia e a far ripartire la partita delle elezioni.
    Né maggiore credibilità sembra offrire Obama - con le accuse reiterate anche oggi ai mitici hackers russi di aver influenzato/invalidato la campagna elettorale – perché non è chiaro a quale giudice e corte di giustizia ci si possa rivolgere affinché venga riconosciuta e punita l'azione malvagia di Putin. E ci penserà, invece, Zuckenberg, su Facebook, a nominare una giuria che egli crede capace di distinguere e di giudicare un fake e la falsità di una notizia e la faziosità palese e scorretta di un articolista e/o blogger.
    Vaste programme, diceva C. De Gaulle ai tempi suoi per molto meno. Benvenuti nell'era del virtuale. Verità vo' cercando ch'è si cara al mio core.
    Facebook dichiara (finalmente) guerra alle bufale
    LASTAMPA.IT
    Facebook dichiara (finalmente) guerra alle bufale
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