Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Gennaio 2021

Fiori ed api

Post n°1492 pubblicato il 31 Gennaio 2021 da fedechiara
 

E' tutta colpa di Francesco e di quel suo lamentoso e strascicato : 'Chi sono io per giudicare?' riferito alla lobby dei gay che, oltre al matrimonio, pretendono perfino la comunione, gli sfrontati.
E uno di felicemente convivente e 'sposato di fatto' ce l'aveva in casa e gli ha fatto clamoroso 'outing', quasi per coglionarlo, giusto a ridosso di quel suo impotente e rassegnato dirsi uomo fra gli uomini e non più papa infallibile e solida roccia di certezze dottrinali su cui si fonda la sua Chiesa ormai in disarmo.
E la 'misericordia' - prodigiosa invenzione buonista e tanto 'mediatica' (ma forse dai giudici di Giosafatte non sarà molto apprezzata, chissà, chi morirà vedrà) ha fatto il resto e adesso perdoniamo di tutto e di più e perfino quelli del family day – invece di invocare gli sfracelli dell'Altissimo ed evocare il fuoco di Sodoma e Gomorra – hanno fatto una manifestazione all'acqua di rose, buonista, che è un 'addio alle armi' della rocciosa Dottrina e un riconoscimento che, di questi tempi, facciamo tutti un po' il caxxo che ci pare e il Disordine Universale regna sovrano e gli eventuali guasti di futuri adolescenti disadattati usciti dalle 'famiglie gay' dove 'c'è tanto amore', a sentir loro, li vedremo fra dieci anni e chissà che succederà nelle scuole all'epoca, tanto 'noi non ci saremo' e, se ci saremo, saremo vecchietti rincoglioniti e il mondo andrà nel verso che meglio gli pare, come ieri e come sempre.
Però non chiedeteci se siamo felici di quest'andazzo. La felicità è davvero tutta un'altra cosa. 'E' un'ape che se posa / su un bottone de rosa e se ne va.' Amen e così sia. Andate in pace.
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Onda su onda

Post n°1491 pubblicato il 30 Gennaio 2021 da fedechiara


E' come un'onda di marea che si scioglie nella sua risacca. Onda che, in cronaca, nel suo gonfiarsi e abbattersi sulla battigia, mostrava fino a ieri i legni dei barconi naufragati commisti ai corpi galleggianti degli annegati e le plastiche sgonfie dei gommoni e i giubbetti di salvataggio a centinaia di migliaia e il corpo di Aylan pietosamente raccolto e universalmente compianto e, nel suo rifluire schiumando, mostra le fotografie del 13 novembre di Parigi, i commandos terroristi in azione e i botti del capodanno di Colonia e Zurigo ed Helsinki e di molte altre città europee funestate dalle violenze e dai tentativi di stupro di migliaia di 'profughi' e richiedenti asilo assatanati per quell'orgia di potere dei loro numeri strabocchevoli ('Sono troppi, non possiamo farci niente', dicevano i pochi poliziotti presenti nel piazzale davanti alla stazione) e del loro agire indisturbati per bande criminali gridando beffardi :'Ci ha invitati la Merkel' e in tasca i foglietti con la traduzione dell'arabo:'Voglio fare sesso con te'.
Postmoderna riedizione de 'il ratto delle Sabine'.
C'è un tempo per la pietà e un tempo per la constatazione dei danni sociali che una indebita e malaccorta pietà e conseguente 'politica dell'accoglienza' hanno causato e continueranno a causare per decenni. E le cronache di ieri e di oggi sono tutte verso la risacca dei guasti causati dal 'troppo che stroppia' che chiude le frontiere una dopo l'altra e la Svezia che annuncia i rimpatri tardivi di ben 80000 'richiedenti asilo' che non hanno passato il vaglio di leggittimità delle commissioni.
Rimpatri improbabili perché, lo sottolineava un articolo letto nel corso della rassegna-stampa a 'Primapagina' (radiotre), basta fare un ricorso al tar ( bibbia e vangelo mandato a memoria dai nostri ospiti immigrati) e l'ordine di rimpatrio dei questori è carta straccia e le strade e le piazze delle nostre città in affanno di mendicismo e nuova ciminalità di importazione tornano a mostrare le facce dei troppi 'senza arte né parte', ma che hanno trovato nicchia e rifugio di accoglienza indebita nell'Europa malata di buonismo.
E se, al Carnevale di Venezia, si entrerà nella bella piazza san Marco solo attraverso cinque varchi di sorveglianza e i metal detector e l'obbligo di togliersi le maschere, una tale 'vita blindata' (che non ci mette al riparo dai rischi) la dobbiamo alle folli politiche buoniste della sinistra europea e nostrana di s-governo che, per anni, hanno lanciato l'effetto di annuncio su tutta la costa mediterranea e in Irak e in Afganistan: 'Correte, venite parvulus! Qui c'è posto per tutti.' - e oggi le colonne dei profughi sono ferme in mezzo alla neve dei Balcani sotto le tende e davanti ai muri di filo spinato; e le televisioni ci mostrano il freddo e la fame dei poveretti commisti con l'impotenza e le faccia di tolla dei nostri Faust di s-governo incapaci di gestire le politiche della catastrofe umanitaria che 'essi stessi hanno evocato'.

Goteborg, un ghetto in paradiso
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Cosa è successo a Colonia la notte di Capodanno - Il Post
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Capodanno di molestie e violenze sessuali in Europa
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I minuetti istituzionali e la sostanza delle cose politiche.

Post n°1490 pubblicato il 29 Gennaio 2021 da fedechiara
 


Che i padri costituzionali abbiano preso una colossale cantonata quando definirono i perimetri della nostra 'democrazia parlamentare' è documentato in modo nettissimo dallo svolgimento da 'contraddanza e minuetto', con e senza inchini obbligati e scappellamenti piumati al padrone di casa, ad ogni giro di consultazione quirinalizia.
Perfino peggio di quanto avveniva ai tempi del 'pentapartito con appoggio esterno' e/o delle mitiche 'convergenze parallele' di Moro e associati, che Dio li abbia in gloria.
E la sostanza delle politiche cose ce l'ha, con gran dovizia di parole al vento, raccontata Renzi Matteo, che della crisi è il dominus e dà le carte dell'appassionante poker ed è maestro di bluff.
Si è defilato, il Matteo e la sua creatura politica 'Italia Viva' (sic), ponendo sul tavolo la mano pesante di: 'Delega ai Servizi segreti', No alla fine della prescrizione di Bonafede, Recovery fund aperto a tutti i nostri suggerimenti e richiesta all'Europa di adire il meccanismo europeo di stabilità per le note vicende della pandemia.
Un full difficilmente aggirabile dagli altri attori politici di maggioranza.
E se già il vis-Conte dimezzato ha ceduto sulla delega ai servizi e sul recovery fund appare impossibile il cedimento del movimento 5 stelle, partito di maggioranza della coalizione, sulla riforma giudiziaria del Bonafede e l'accesso al m.e.s.
Pena la perdita di ogni credibilità presso i pochi elettori che gli rimangono.
E se l'ho capito io, va da sè che il Mattarella e i suoi tecnici e i costituzionalisti di grido in seduta permanente hanno chiaro che da lì non ci si schioda. O sbraca il movimento 5 stelle scendendo nei sondaggi a una sola cifra (sotto il nove, per intenderci) o si va ad elezioni anticipate e muoia il Renzi con tutta l'Italia (viva?) al seguito.
Perciò la domanda che sorge spontanea é: 'Che senso ha, egregio presidente, fare un secondo e un terzo giro di opinioni e minuetti con quei personaggi in cerca di autore che si denominano 'segretari di partito'? Che senso ha un 'mandato esplorativo' al Fico che sente il Conte, che sente il Renzi, che sente la Bonino e il Zingaretti e i 'costruttori' (sic) che al mercato (delle vacche) qualcuno mandò?
Una chiara risposta al popolo sovrano sarebbe gradita.
“No a veti su Renzi”: scoppia il caos nei 5Stelle. Di Battista: “Il Movimento cambia linea? Arrivederci”
LASTAMPA.IT
“No a veti su Renzi”: scoppia il caos nei 5Stelle. Di Battista: “Il Movimento cambia linea? Arrivederci”
“No a veti su Renzi”: scoppia il caos nei 5Stelle. Di Battista: “Il Movimento cambia linea? Arrivederci”



 
 
 

Stay tuned.

Post n°1489 pubblicato il 26 Gennaio 2021 da fedechiara
 

Stay tuned.
Dispiace per le 'bimbe di Conte' che tanto lo stimano quale persona ammodo ed elegante e dal parlar forbito di 'avvocato del popolo', ma temo che il personaggio abbia lucrato il massimo dei massimi col suo voltar gabbana dal giallo-verde al giallo-rosso di una 'democrazia parlamentare' e senza vincoli di mandato che più fallimentare non si può.
E un Conte-ter arcobaleno con Italia viva (sic) e Forza Italia commiste lo vedo obbiettivo arduo e punto di caduta libera in questa partita di poker in cui a dare le carte è stato il gianburrasca de noantri, noto imbonitore, ma discreto giocatore di bluff.
E le cronache della giornata si aprono con scenari da brivido: Berlusconi alla presidenza della repubblica (aiuto!) come premio di una sua ennesima giravolta e gabbana e Di Maio premier col bluff di Renzi alle spalle per intimargli la resa sul m.e.s. e gettare alle ortiche la riforma della prescrizione. Fermate il mondo voglio scendere.
E il pallino della partita ce l'ha in mano il movimento 5 stelle – che dovrà decidere il proprio suicidio politico, se accetterà di far parte di quel suk politico che si prospetta sui giornali o, di contro, il suicidio elettorale, con Conte che scenderà in piazza con un suo partito rubando al pd e ai cinque stelle a man bassa.
Tutto molto appassionante, cari e-lettori ed elettriche. Stay tuned.
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Conservare sott'olio o sale

Post n°1488 pubblicato il 25 Gennaio 2021 da fedechiara
 

 

Odio sott'olio e sale. La perfetta conservazione.

Finirà che anche ai redattori dei principali vocabolari in circolazione toccherà il 'daspo' sui social per non aver bannato dalla loro lista di vocaboli la parola 'odio'.
Che ha una sua lunga storia letteraria e sociale ante litteram e molti 'cattivi' dei romanzi sono pieni di odio e livore e rabbia - e senza non si può fare: se togli il cattivo dai romanzi finiscono per essere melense storie di buoni e delle loro buone azioni e pie illusioni di un mondo pacificato per incanto e il crollo delle vendite è garantito.
E, ieri, Conte, il Giano bifronte e voltagabbana della Nuova Politica Politicata del terzo millennio delle pescherie che vedono raddoppiare il venduto delle sardine sui banchi, di nuovo tirava fuori 'sta storia ridicola de 'l'odio' del Salvini – che, legittimamente, lo criticava per la cadrega incollata al sedere e gli prediceva lo sfratto dai palazzi del potere suo e della sua cricca di s-governo.
Un uso improprio e una iterata, noiosa e falsa narrazione, quella di Conte, che continua a battere sulla parola-chiave di questa stagione politica certo che tutti noi elettori italici vogliamo essere più buoni e melensi, non solo a Natale.
E gioverà andarsela a rileggere la traduzione del lemma 'odio' sul vocabolario:
/ò·dio/
sostantivo maschile
1. 1.
Risoluta ostilità, che implica di solito un atteggiamento istintivo di condanna associato a rifiuto, ripugnanza verso qualcosa, oppure un costante desiderio di nuocere a qualcuno: avere in o. le chiacchiere, i convenevoli, le cerimonie; l'o. del male; o. cieco, bestiale, feroce, accanito, mortale, implacabile; parole, sguardi pieni di odio.
2. 2.
CONCR.
Quanto ne rappresenta l'oggetto.
"avevo due anni... e già un odio: la minestra, tutte le minestre"
Ecco, la seconda che dice: 'odio la minestra' – la solita minestra di ogni stagione politica di s-governo, con i giallo-rossi che si sono sostituiti ai giallo-verdi e passi che questi ultimi due colori siano troppo acidi e mi piaccia di più l'arancione che scaturisce dal giallo mischiato al rosso.
Non è della teoria dei colori che stiamo parlando, bensì del lemma di cui alla: 'risoluta ostilità, che implica un atteggiamento (…) di condanna associato a rifiuto (…) avere in odio le chiacchiere, i convenevoli, le cerimonie...
Ecco, appunto: avere in odio le vacue cerimonie e i convenevoli e le chiacchiere della politica politicata, e degli avvocati voltagabbana che hanno dato il via libera a un governo di infami (che non lasceranno fama) per sottrarsi al giudizio del popolo che è vox dei – come dicevano i latini della vox populi.
Oggi è giorno di silenzio elettorale, ma non posso esimermi dall'esprimere un augurio e un incitamento allo sfratto: 'Forza Emilia!' Inteso come complemento elettorale della Romagna liberata (novella Gerusalemme), ben si intende.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

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