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Messaggi di Giugno 2022

O tempora o mores (due).

Post n°2131 pubblicato il 24 Giugno 2022 da fedechiara
 

O tempora o mores (due). (La solitudine dei numeri primi).🥴 24 giugno 2021

… che, poi, rispetto ai miei tempi di fresco adolescente iper condizionato dal dettato religioso e da tutto l'immaginario alto e basso (paradisi e inferni, per intenderci) che ne derivava - e di dei nascosti e inconoscibili per ponderosa struttura teologica e definizione apodittica (Uno e Trino e dintorni) e tuttavia largamente operanti nei comportamenti nostri miserabili di esseri umani succubi e soggetti al Verbo pena il Castigo (e più non dimandare), vien da sottolineare la solitudine da numeri primi degli odierni adolescenti e giovinetti che, alla radio, intervistati sul merito di tutto quanto disposto dal ddl Zan-Vangelo nuovo del terzo millennio, si dicono serenamente lgbt+tutto il resto delle identità nuove per le quali non bastano i vecchi articoli determinativi, e l'Accademia della Crusca dovrà presto sfornarne di nuovi con l'aiuto dei Manesquin, di Fedez e la supervisione critica di Renato Zero e Platinette.
E quanto ingenua e miserabilmente semplice e 'terrestre' mi appare oggi la confessione timorosa che facevo, tredicenne, al feroce confessore dall'alito pesante dei 'trepateravegloria' a quei tempi di ormoni alle stelle - che, se gli sussurravo accosto alla grata che 'mi ero toccato', mi chiedeva 'quante volte' e mi ricordava che il nostro corpo era 'il tempio dello Spirito santo'.
Che se glielo racconti ai presenti adolescenti ti ascoltano a bocca aperta come se tu fossi un marziano caduto dall'astronave e piuttosto a disagio con le ragazze terrestri troppo 'facili' e con alte aspettative e le dinamiche erotico-sessuali sconosciute nel pianeta di origine e di ardua elaborazione.
E questa solitudine dei numeri primi dei presenti adolescenti-mutanti forse sarà temperata dalle esperienze nell'età matura e, prossimi anch'essi all'età fatale in cui la morte ti sovrasta, forse si pentiranno per gli eccessi e le confusioni identitarie della gioventù e torneranno all'idea del corpo come tempio, ma chissà se troveranno un confessore ancora disposto ad ascoltarli e assolverli perché, nel frattempo, le cronache ci avranno consegnato un ddl Zan due e tre con aggravamenti progressivi di pene fino a quindici anni senza condizionale, se solo ti azzardi a dirti etero e ancora sessualmente attivo pur se rsa-papabile.
Correva l'anno...
37 idee su Confessione | confessioni, l'insegnamento della religione,  religione

 
 
 

Spossessamenti ed esodi biblici.

Post n°2130 pubblicato il 23 Giugno 2022 da fedechiara
 


Spossessamenti ed esodi biblici - 20 giugno 2015
E, da Wroclaw, capitale della Cultura europea 2016, ci giunge un messaggio-riflessione forte sugli esodi e gli abbandoni dei territori patrii e le case e le famiglie divise, partendo dai territori contesi dalla Polonia e strappati alla Germania distrutta dalla guerra – con milioni di 'profughi' spostati di qua e di là dei nuovi confini e la perdita delle case e la voragine dell'inappartenenza che si apriva dentro ai pensieri e alle anime dei cacciati e raminghi.
Che è tema sociologico e politico di indubbia rilevanza e magone ancora attivo negli animi dei nipoti a distanza di tanto tempo (vedi i nostri 'istriani' e 'dalmati' misconosciuti e lasciati a macerare per decenni tra le braccia della destra fascista), ma avremmo preferito che il collettivo di artisti di varia nazionalità che ce lo rappresenta a palazzo Donà-Brusa (campo san Polo 2177) non avesse messo nel calderone e fatto un minestrone immangiabile con l'aggiunta delle odierne migrazioni e gli 'spossessamenti' degli africani e degli altri profughi 'che ci provano' a violare i nostri confini senza avere i titoli e i necessari riconoscimenti di necessità e urgenza.
E il risultato di questa commistione indigesta di eventi storici specifici con gli avvenimenti drammatici, di ben altra natura, che ci vengono dalle cronache dei furbi migranti che si mescolano ai pochi veri rifugiati e intendono scardinare i confini europei con la forza del fatto compiuto - e con l'aiuto prodigioso e decisivo di un verbo buonista che tutto assolve del disordine sociale che quei tali recano seco - trasforma questa esposizione 'artistica' in un manifesto a tratti rabbioso e violentemente accusatorio nei confronti dell'Europa-fortezza, al punto da pensarci ospiti di un 'centro-sociale' di gente cieca e sorda e stupidamente rabbiosa e ostile alle opinioni avverse piuttosto che di un 'evento collaterale' della Biennale.
E leggiamo volantini che riportano farneticazioni di 'no borders' e 'liberi tutti' di andare e venire di qua e di là dei paesi-Schengen, come se la costruzione del benessere europeo e le sue libertà conquistate a caro prezzo non siano state figlie di un processo politico e sociale lungo e faticoso e fitto di insidie e tuttora fragile nei suoi precarissimi equilibri – vedi gli odierni respingimenti della 'Securitè' alla frontiera di Ventimiglia e quelli ai confini coll'Austria e il 'muro' che si costruirà in Ungheria per arginare un flusso continuo di 'migranti'.
E l'Italia, prima della classe, col secchione-Renzi in testa, invece, li va a raccogliere a dieci miglia nautiche dalle coste libiche e pretende di smistarli in Europa senza neanche averli, prima, riconosciuti, schedati, e detti 'profughi' oppure 'clandestini' - e, inevitabilmente (ed effettivamente, ci rimprovera l'Europa), rimpatriati nei paesi di origine a vivere la loro storia patria e a contribuire allo sviluppo del loro paese nei modi e nei tempi storici che sono stati dati loro in sorte.
C'è bisogno di equilibrio e di una forte misura d'ordine e di severa programmazione dei flussi, in questo genere di eventi che taluno si ostina a definire 'epocali' e 'inevitabili', se vogliamo garantire lo sviluppo economico raggiunto e quella fragile cifra percentuale di una 'ripresa' tuttora emaciata e fragile - e l'auspicata, definitiva uscita dalla crisi economica che ci ha atterrito per quasi due lustri di lavoro-zero e le fabbriche e le imprese dislocate o chiuse.

 
 
 

Tuffatori spettacolari.

Post n°2129 pubblicato il 23 Giugno 2022 da fedechiara
 

Non metterebbe conto di parlare dell'ennesimo raggruppamento o 'partitino' che la crisi della presente politica politicata ci rifila, se non fosse per la spettacolare giravolta e doppio carpiato con avvitamento a sinistra che ci mostra, oggi, il 5 stelle Di Maio detto 'Giggino o' Atlantista' folgorato sulla via della Farnesina e dello -sgoverno Draghi.
Qui sotto il link che ce lo conferma formidabile tuffatore tra i flutti della politica politicata di vecchio conio (prima di lui solo Alfano e Renzi. Alfano chi, mi chiederete – e avete ragione).
C'è da chiedersi quale sarà il suo destino futuro, di Giggino o' Atlantista, oltre il 2023 che, se ci sarà, guerra termonucleare permettendo, dovrebbe consegnarci la sola 'cosa bella' che abbiamo avuto dalla vita dei 5 stelle impegnati in parlamento ad aprire scatolette di tonno rigorosamente vuote: il dimezzamento del numero dei parlamentari.
Tra i quali, nel 2023, vi è da credere che non ci sarà più nessuno dei loro con quel nome così impegnativo (5 stelle di incoerenza e giravolte stupefacenti). Scommettiamo?
Leggetevi qui sotto le sue dichiarazioni (di Giggino) comparate tra quelle di oggi e quelle che rilasciava a briglia sciolta nel 2017. Doppio carpiato con avvitamento a sinistra e tuffo al centro.
Avvisatelo, lassù nel trampolino, che la piscina ha poca acqua causa siccità.
DAGOSPIA.COM
il travaglio di luigino – il direttore del 'fatto quotidiano' spernacchia di maio mettendo in fila l
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I nipotini di Stranamore e il casus belli.

Post n°2128 pubblicato il 22 Giugno 2022 da fedechiara
 

Ieri era la dichiarazione di un alto ufficiale dell'esercito britannico a dirci che la Nato si sta preparando ad entrare in guerra (vedi il primo commento) - e manca solo il casus belli, non importa quale sia e di che entità politica. L'importante è mostrare all'opinione pubblica dei paesi europei - a maggioranza contro la guerra - che, ancora una volta, la colpa è della Russia.
Fatevi da parte che tocca a noi della Nato, nipotini del dottor Stranamore che abbiamo imparato ad amare la bomba termonucleare, e la scodelleremo, insieme a quelle dei russi, sulle vostre teste dure di europei refrattari a mettere 'gli scarponi sul terreno'.
E il casus belli è già nelle cronache che ci recitano oggi i telegiornali – con la Lituania, servo sciocco in commedia, che impedisce ai treni russi delle merci necessarie alla città di passare per il corridoio di terra che la collega all'enclave di Kaliningrad.
'Applichiamo le sanzioni.' dicono con perfetta faccia di tolla i lituani.
'Si, ma violate i trattati sottoscritti relativi alla 'servitù di passaggio' verso il nostro territorio.', rispondono i russi a muso duro. 'Aspettatevi le reazioni del caso.'
Guerra.
Cercata con pervicacia degna di miglior causa dai maggiorenti Nato in questi quattro mesi in cui hanno battuto il passo e morso rabbiosamente il freno, lavorando di bulino per preparare l'occasione giusta di un intervento militare. Voluto fermamente e ottusamente dai bellicisti dei paesi occidentali che hanno spedito tonnellate di armamenti all'Ucraina ed hanno imposto sanzioni che impoveriscono le economie europee e fanno balzare in alto l'inflazione e le bollette dell'energia impagabili.
Guerra. Termonucleare?
E' molto probabile o quasi certo, fate voi. Basta un missile con testata multipla dal sen fuggito, nel gioco spaventoso incrociato del: 'Sei stato tu.' 'No, sei stato tu.' ed è fatta.
La fine dei dinosauri umani è prossima e concreta e l'asteroide che la causerà avrà un nome goliardico, come la bomba di Hiroshima che chiamavano, scherzosamente, 'Little Boy.'
Nipotini di Stranamore crescono.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e testo

 
 
 

Ci facesse il piacere.

Post n°2127 pubblicato il 21 Giugno 2022 da fedechiara
 

La potente affermazione del 'Rassemblement' della Le Pen in Francia può essere additato quale primo segno di rivolta di un elettorato contrario alle folli decisioni dei suoi s-governanti di impoverirlo manu militari e di affossare le economie occidentali in nome e per conto di una sciagurata 'scelta atlantista' e filo belligeranti Nato?
E ne seguirà, in Italia, la rovinosa caduta dello s-governo Draghi proprio sul merito della scelta atlantista, sostenuta a spada tratta dal miracolato ex 5 stelle alla Farnesina contro i deliberati del Movimento che lo disconosce?
Forse è chiedere troppo (una crisi di governo! Non sia mai! Altissimi lai dagli incollati alle cadreghe parlamentari rivestite d'oro!), davvero troppo per un elettorato frastornato da due anni di pandemia e dal ricorrente tentativo di farla tornare mediaticamente in auge con la mascherine-museruole sempre in tasca pronte alla bisogna.
Estote parati ci dicono i soliti esperti, il virus ci tallona da presso, l'autunno incombe.
Forse una crisi di s-governo è troppo aspettarsi da questo elettorato che, in quattro anni, ha premiato i cinque stelle (lo ha votato un terzo dell'elettorato, io compreso, nel momento di massima stima per i loro vocalizzi presto stonati), ma, nel 2018 si è rivolto, con uguali punte massime di consensi stimati, a San Salvini - protettore dei porti chiusi in faccia ai migranti economici che pagano cifre folli e corrono il rischio di naufragio per la loro lotteria del mare.
Forse avremo Fratelli d'Italia primo partito – sempreché si vada ad elezioni ed una nuova emergenza (militare?) non ci rimandi alle calende greche quirinalizie – come è accaduto per la pandemia - che non si poteva votare, troppo rischio, disse il Mattarella, ma si votò alle amministrative, chissà perché.
E sarebbe una fase davvero nuova questa di Fratelli d'Italia partito-guida alla testa della coalizione di centro-destra. Ma l'Europa alzerebbe alte grida contro i Nuovi Vandali e il Gentiloni proromperebbe nelle rauche invettive di rito con il coro delle vestali del pd alle spalle e il Letta a fargli da controcanto catastrofista.
Non il migliore degli scenari possibili, ne convengo, e tuttavia da questa impasse emergenzialista è necessario uscire e ritornare alla politica del popolo sovrano. E gli uomini della provvidenza li lasciaremo andare a fare i segretari Nato, come si ventila possa accadere.
Vada. Vada, Eminenza. E punti sulla trattativa di pace, non sulla prosecuzione della guerra fino ad una pretesa sconfitta della Russia, ci faccia il piacere.

 
 
 
 
 

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