Creato da NeroPioggia1981 il 10/08/2005
Il Blog:finalmente uno spazio in cui poter parlare di sè.Nella vita reale è diventato difficile,tutti vogliono farlo e nessuno ci riesce,tante bocche aperte=poche orecchie attente.Qui si cambiano gli equilibri.Lo spero.

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L'Agosto a Milano

Post n°3 pubblicato il 12 Agosto 2005 da NeroPioggia1981
Foto di NeroPioggia1981

E' giunto il momento anche per me di analizzare uno degli argomenti più dibattutti nei blog di mezzo meno, e direi non solo nei blog ma in ogni metropoli che si rispetti in quanto a svuotamento estivo. La domanda è: come affrontare l'Agosto nella città vuota? Un'esperienza divertente e diversa oppure una noia infernale? Personalemtne sono più pendente verso la prima opzione, ma capisco che al mondo c'è anche gente che ha bisogna della vita mondana e di un po' di sano stress per vivere e sentirsi meglio.

Già, credo che chi non si trova bene in una metropoli svuotata altro non sia che uno stressato cronico. Voglio dire, anche io preferirei trovarmi sotto una palma di un'isolotto tropicale con annesso cuba libre e magari collana di fiori al collo. Anche io vorrei starmene in giro per il mondo a vedere posti nuovi, magari in sella alla mia bicicletta ma...

...ma son qui, e allora cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Questo è il periodo dell'anno in cui si può fare tutto quello che non puoi fare durante l'anno. E andando in vacanza, ti priveresti di questa possibilità. Io sto facendo un sacco di cose, e devo dire che le giornate sembrano sempre troppo corte, anzi lo sono più ora che non di inverno quando sono preso da mille cose e impegni.

1) Mi sto sparando un malloppazzo di libro a 1400 pagine, in inverno lo avrei letto in 4 mesi, ora forse me la caverò in uno.

2)Ho pure ripreso a suonare la chitarra per la gioia dei miei genitori, rimarrà solo un bel passatempo ma ho riscoperto che è stupendo.

3)Quando esco torno sempre minimo alle 4, e il giorno dopo dormo fino alle 11.30 passate, mi alzo e mangio subito un sacco, per rifarmi delle colazioni in fretta e furia con la sagoma incombente del treno in partenza che ti fa ingozzare.

4)Diciamo che in generale sto dedicando più tempo a me stesso, sto riprendendo piano piano il mio peso forma che se ne era andato sotto i colpi dello stress e del violento mangiare-al-posto-di-pensare-alle-mille-cose-che-devi-fare...

Insomma...animo gente...ci sono dei momenti difficili a stare da soli nell'immensa metropoli, ma credo che ciò sia imputabile al fatto che qui e solo in questo periodo dell'anno si riacquistano dei ritmi a cui non siamo più abituati, ma che di certo sono più consoni all'indivuduo umano. E ciò non può essere una cosa negativa!

E ora, vado a stravaccarmi e a non fare un bel niente...yawn!

 
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