(Gracefully inspired by Dap)
Il concetto di gnocca è vario e plurimo. Certo io la Beckam, con quelle ossa striminzite e quella facciaccia smunta, scheletrica, l'aria più da arpia che da vamp, gnocca non la definirei proprio. Ma gnocca è chi la gnocca fa, per liberamente riadattare il grande Forrest Gump. Che poi gnocca non significa zoccola, specifichiamo. La gnocchitudine è un concetto che trascende l'attitudine, è qualcosa di più intrinseco, un mix di qualità gentilmente offerte da mater naturae e mater snaturae.
Andiamo ad esaminare il concetto di gnocca.
Cito da De Mauro, diz. on line della lingua it.:
2gnòc|ca
s.f.
CO
1 volg., organo genitale femminile, vagina
2 estens., volg., ragazza, donna molto sensuale e attraente
Mi verrebbe da dire che gnocca lo si è per gli occhi che ci guardano, siano anch’essi i nostri. Anche se ci sono gnocche universalmente, oggettivamente riconosciute, che so, tanto per citarne qualcuna una Marilyn, una Charlize Theron, una Loren, una Jolie.
Ma non bisogna abbattersi. Si può essere anche gnocche incomprese, gnocche potenziali, gnocche in boccio, gnocche in nuce.
In fondo ogni donna può essere una gnocca, basta che liberi la gnocchitudine in lei, specie ad i giorni d’oggi quando l’aiuto di un trucco, di un push up, di un mutandone contenitivo od infine, a mal estremo estremo rimedio, il deus ex machina della chirurgia estetica, può trasformare una scialba educanda in una bomba sexy da assalto.
Io rientro nella categoria delle gnocche inconsapevoli, quelle che conciliano goffaggine, pudicizia e modestia con libera consapevolezza delle proprie doti. La scoperta della mia gnocchitudine è arrivata ben tardi, forse troppo tardi perché lo stato di gnocca mi suoni familiare nel cervello e negli occhi.
Ricordo ancora quando lo scoprii. Ero a Firenze, ai tempi dell’uni. Dividevo casa mia con due arpie e due simpatiche fanciulle. Una banda di puledrine insomma. Ovviamente eravamo come miele per le api. Un bel dì, ero in fase di piena crisi del mio lungo, lunghissimo fidanzamento con il mio boy friend che mi amava sì ma non mi faceva sentire affatto gnocca, venni a sapere, piuttosto schiettamente che ero una gran gnocca per diversi dei frequentatori della casa. In particolare uno di loro, amico delle arpie, abitante della Versilia, quindi con DNA da cacciagnocche professionista, mi svelò che avevo proprio un bel culo, belle tette, insomma ero proprio una gran gnocca. Gnocca io????? Ma se mi celavo peggio che sotto un burqua…
Avevo sempre pensato che il mio cervello fosse la parte più importante di me, per me e lo penso ancora, solo che ogni tanto sentirsi gran gnocche è davvero gratificante.
Quindi gnocche sì ma con giudizio, garbo e ironia. Allora sì che il mix diventa letale!
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