Quelli che non molto tempo fa scrivevano:
Cara Fernanda,
si è tentato di delineare un profilo dello scrittore o degli scrittori, autore o autori dell’anonimo a te indirizzato. Penso che quanto individuato da Fausto sia azzeccato ed anche l’analisi, che mi pare facesse Carmela, appare appropriata sotto l’aspetto psicologico. Per una serie di ragioni quello scritto parla anche di me, visto che sono stato per anni amministratore del Comune, prima, e poi anche sindaco. Dovrei, di conseguenza, essere, secondo l’immaginario di alcune menti malate, il burattinaio che muove, dietro le quinte, la scena ed i personaggi del centro-sinistra che hanno portato alla tua candidatura.
Coloro i quali sostengono ciò, evidentemente, non concepiscono l’idea secondo la quale una persona, come il sottoscritto, pur avendo avuto ruoli di leadership, possa favorire un processo di rinnovamento radicale, senza ostacolarlo né intervenire nelle dinamiche di selezione di una nuova classe dirigente; per essere più chiari, che non si scelga il proprio successore. Per formazione umana e politica preferisco che, per i ruoli di direzione politico-amministrativa, vengano proposte persone intelligenti e capaci, anche e ancor meglio se queste non siano condizionabili e riconducibili ad alcun tipo di soggetto politico e/o personale. Fernanda Gigliotti è un’ amica dalla quale mi dividono sensibilità e valutazioni relativamente alla politica-amministrativa degli ultimi anni; nonostante ciò ritengo che tu, Fernanda, sia la persona giusta, capace, seria, intelligente ed onesta, in grado di guidare degnamente, la coalizione del centro-sinistra ed il comune di Nocera, in qualità di nuovo sindaco. Per farla breve, ai “ronzini con la cavezza” (numerosi nella nostra comunità), preferisco i “cavalli di razza”, visto che mi preme il bene ed il futuro del mio paese.
Per ritornare all’anonimo scritto, mi permetto di aggiungere altre ipotesi al profilo già tracciato da alcuni nel forum, anche perché penso di aver compreso bene chi sono gli autori dell’ “opera letteraria” in questione.
Certamente sono “intellettuali”, “gauchisti” o “comunisti” questo è un dilemma che mi sono sempre posto, al quale, però, non ho saputo mai dare una risposta precisa; ritengo siano stati l’uno o l’altro a seconda della convenienza del momento.
Essere intellettuale, per me, è cosa seria ed impegnativa; a mio avviso, la virtù fondamentale di un intellettuale serio è avere il senso della realtà, capire cosa lo circonda, rendersi conto di dove si può arrivare, saper parlare al mondo ed agli altri, caratteristiche queste fondamentali, in particolare, per un intellettuale che si mette in politica. Il nostro “intellettuale scrittore” e proprio sicuro di essere stato compreso in questi anni? Uno scrittore spagnolo (B.Graciàn y Morales) sosteneva che :”il primo passo verso l’ignoranza è presumere di sapere e molti saprebbero se non pensassero di sapere.” Ma sarà il caso del nostro “intellettuale scrittore” con consulente “(giornalista?)” al seguito?
Per concludere, inoltre, aggiungo che rispetto ai fallimenti della vita e della politica dei cattivi consiglieri di Fernanda, additati nello scritto anonimo, si possa dar “ragione” al nostro occulto scrittore per i seguenti motivi:
a) noi non abbiamo mai scritto libri ne sulle tradizioni popolari, ne sul movimento bracciantile (una lunga intervista al genitore, presentato come esponente del movimento), libri che nessuno ha mai comprato, tranne diverse decine di copie acquistate dal comune di Nocera Terinese;
b) noi non ci siamo mai candidati in una lista politica a Nocera prendendo solo i voti di qualche famigliare;
c) noi non ci siamo mai candidati nel condominio di casa nostra prendendo solo il voto di se stesso cioè uno;
d) noi non siamo mai stati antropologi pur non avendo i titoli per esserlo;
e) noi non abbiamo mai detto di possedere una laurea e mezza per poi lavorare per qualche centinaio di euro in un “giornaletto” di periferia;
f) noi non ci siamo mai dimessi da nessuna carica amministrativa perché c’è l’ ha chiesto “qualcuno”;
Noi ci siamo solo impegnati, all’età di vent’anni, facendo politica e, fino all’ultimo giorno, abbiamo avuto il consenso di centinaia di nostri concittadini; abbiamo fatto bene, abbiamo fatto male questo lo dirà la storia di questa comunità. Non abbiamo mai fallito in niente, abbiamo fatto scelte di vita come ci insegnava il grande Amendola. Oggi abbiamo fatto la scelta di promuovere il rinnovamento nella sinistra, dove abbiamo sempre militato e che non abbiamo mai tradito. E a questa competizione politico-amministrativa contribuiremo con lo spirito di militanza, lavorando affinché Nocera abbia, innanzitutto, un sindaco capace ed onesto. Il vero fallimento è dell’autore di questo scritto che deve esprimersi coperto dall’anonimato per due motivi:
1) per viltà; una massima di un poema epico indiano recita così: “un coraggioso pensa nell’animo suo di dover raggiungere il suo scopo col coraggio, il pauroso con la viltà; e non avviene altrimenti.”
2) Perché, se si palesassero, la loro storia personale e politica si evidenzierebbe in tutta la sua miseria e povertà, anche umana.
Era questo che ti volevo scrivere. Grazie per avermene offerto la possibilità attraverso il forum aperto nel tuo sito al quale mi sono registrato con lo pseudonimo “ cattivo consigliere”.
Affettuosamente
Pasquale Motta |