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Messaggi del 29/10/2012
Post n°95 pubblicato il 29 Ottobre 2012 da non_muoverti
Mi sono sempre chiesta cosa spinge una donna che è stata rifiutata da un uomo a perserverare nella ricerca di un suo riconoscimento, tanto da arrivare ad umiliarsi e, sovente a farsi umiliare? La potrei definire come una ferita narcisistica che comunque può riguardare entrambi i sessi. Evitando di generalizzare troppo è notorio, invece, che il problema investe statisticamente le donne molto più dei maschi (che tendono invece a scaricare la loro frustrazione all'esterno). Chi si tratti effettivamente di una forma fi masochismo prettamente femminile, come fu ipotizzato da Freud? Tutto fa sembrare che, malgrado gli ultimi 40 anni di emancipazione femminile, e di importanti conquiste in ambito sociale, la donna rifiutata non abbia di fatto raggiunto l'orgoglio della propria identità e che non sia riuscita - come invece siamo soliti credere - a liberarsi dal bisogno di accettazione da parte dell'uomo, anzi ne è fin troppo dipendente. Sotto, sotto (ma non troppo) viene da pensare che l'atavica sottomissione psicologica della femmina al maschio, così attivamente combattuta, sia qualcosa di iscritto nel profondo enigma della femminilità e forse più in largo della differenza fra i sessi. |
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