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Messaggi del 18/09/2012

Cara Mamma

Post n°80 pubblicato il 18 Settembre 2012 da non_muoverti

Questo post è un tema eseguito in classe da mia figlia

voglio precisare che lei stessa

 mi ha dato il consenso di pubblicarlo.

 

 

Cara, carissima Mamma

ho deciso di scrivere a te questa lettera per dirti quanto sei importante per noi, cioè io e mio fratello. Ho usato la parola importante non perchè sei un personaggio famoso, o una diva del cinema, ma perchè a me IMPORTA di te, di come ti senti, di come stai, se sei felice o triste. Da quando papà è andato via la nostra vita è cambiata come se in casa nostra fosse arrivato un terremoto che ha buttato tutto per aria, che ha distrutto tutte le cose belle che avevamo. Ma tu sei rimasta, in piedi, salda come una roccia e ci hai sorretto, sei diventata la nostra mamma e il nostro papà, la nostra migliore amica, la persona, che più di ogni altra, ha cercato di proteggerci dal dolore. Sei anche diventata un pagliaccio, se questo serviva a farci ridere un po e dimenticare il nostro dolore. Ti inventavi di tutto, pur di vederci sereni e le tue famose crrepes alla nutella, erano il rimedio sicuro alla tristezza. Ti sei occupata di noi ogni momento, senza pensare a te. Hai sempre detto che se noi siamo felici, quella è la tua felicità. E quanti sacrifici hai fatto  per noi. Da quanto tempo, mamma, non prendi un vestito nuovo, o un profumo che ti piace tanto. Da quanto tempo non vai dal parrucchiere per pensare un po a te e quando te lo dico tu alzi le spalle ridendo, dicendo che non ne hai bisogno. Ed vero sai, perchè sei bellissima e quando sorridi sei ancora più bella. Hai pianto tanto mamma e anche se cercavi di nasconderli, io ti sentivo, di notte, quando in silenzio soffocavi le lacrime per paura che noi sentissimo. E io me ne stavo in silenzio, anche se avrei voluto abbracciarti e dirti: basta piangere mamma. Ma se l'avessi fatto, se mi fossi alzata per veniere da te, sono sicura che avresti fatto finta di dormire.  Piangevo anch'io di notte mamma e come te cercavo di piangere piano perchè tu non sentissi. Ci assomigliamo anche in questo vero mamma? Poi un giorno ti ho vista sorridere mentre cucinavi, la radio era accesa e tu canticchiavi, non capivo che stava succedendo ma ero felice di vederti cosi. Da quanto tempo mamma non ti vedevo così allegra e senera e portavi allegria e serenità amche a me e Alessandro. Ogni tanto ci guardavamo stupiti ma felici. Ho pensato che il peggio era passato che la nostra vita ritornava alla normalità. E poi quel giorno, quella piccola pazzia che hai fatto, quando ci hai chiamato tutti e due con aria seria e tono di voce leggermente in burrasca: ALEEEE FEDEEEE  hai urlato DI CORSA QUA CHE VI DEVO PARLARE....mio fratello come al solito, visto che ne combina sempre di tutti i colori comincia a dire: fede che cavolo avrò fatto ora??? Non mi ricordo di aver fatto niente giuro? Oddio mi sta passando tutta la vita davanti ma non vedo niente..... Arriviamo di corsa in salotto e tu con la faccia scura ci chiedi? Ragazzi dove andreste voi  con questo caldo? E noi due in coro AL MARE  e tu ci hai risposto E MARE SIAAAAAAAAAAAAAAAAAA  e noi stupefatti e felici ti siamo saltati addosso sul divano queso sommergenti di baci. Erano due anni che non facevamo una vancaza e io in quel momento ho capito a cosa servirono tutte le tue rinuncie: per permetterci di fare qualche giorno di vancaza.....Sei stata grande mamma, sei la più grande. E se ora ti scrivo questa lettera è per dirti che sono arcistufa di vederti piangere. Perchè da qualche settimana le lacrime sono ricomparse, io non ti ho chiesto perchè ma ho capito da sola. Tempo fa quando ti chiesi il motivo della tua allegria mi risposi: tu credi agli angeli?  Ma che ne so mamma, non lo se esistono io non ne ho mai visiti E mi dicesti: credici perchè io ne ho incontranto uno. Ed era vero perchè non ti vedevo così non so da quanto tempo...e per farti il verso mamma, ti dico che io sono felice se tu sei felice....E ora non lo sei più e ora le lacrime sono tornate di nuovo e sono stanca, stanca, stanca, di vederti sempre con gli occhi gonfi. Hai già pianto tanto per papà ora la devi smettere. Te lo ordino io. Perchè nessuno merita più le tue lacrime, credo che tu abbia sofferto abbastanza, è vero un angelo ha cambiato rotta , forse il suo compito era finito. O forse non era all'altezza di quel compito. Ma questo non ti devi far piangere, ricordi cosa ti dissi tempo fa: NOI NON SIAMO UNA FAMGLIA, SIAMO DI PIU' , SIAMO UNA SQUADRA. E ora termino questa lettera ricordandoti una cosa che spesso dimentichi: quanto grande e straordinaria sei, e quanto sei bella quando sorridi. Ti voglio un bene immenso e ricordati che non sono più una bambina e che ora anche tu puoi contare su di me.

Tua figlia Federica.

 

 

 
 
 
 
 
 
 

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