Creato da Noneraunsogno il 21/05/2009
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« Tizio e suoi fratelliProfili evoluti. »

Effetto notte (a sud-est del cuore).

Post n°183 pubblicato il 13 Maggio 2014 da Noneraunsogno

Saggia come la pioggia di maggio scende la sera. Pulisce, lava, toglie la luce che s'attarda lungo i muri delle case di questa ennesima periferia. Quante ne conosco? quante ne avrò viste in questi anni di viaggi? Non so nemmeno io perchè le guardo in questo modo, perchè mi sento attratto dalle interminabili file di silenzio e di vuoto.

Eppure si assomigliano tutte, le periferie;  hanno lo stesso colore, gli stessi sguardi, gli stessi strati di unto e di dolore.

Ovunque,  facce di cemento sputano per aria la rassegnazione; a muso duro, urlano dai finestrini  la loro rabbia, come se ci tenessero a far sapere che sono in guerra contro  tutto e tutti.

La macchina, per mia fortuna non segue i miei ragionamenti e  procede oltre, non si volta indietro, è insensibile persino al richiamo delle donne che misurano la notte in lungo e in largo.

Questo era l'ultimo incontro. Per oggi, avrei anche finito.

Mi passa accanto una volante, non la guardo nemmeno, faccio finta di essere concentrato sulla guida, mi do un'aria da turista, sto in campana, ma non rallento; ho  la mano sulla leva del cambio, sembro un manichino incatenato al sedile prima del fatidico crash test a cui sarà sottoposto.

Non importa se non mi rassomiglio oramai da molto tempo; canticchio la tua prima luna tanto per chiarirmi che sono sempre libero di frenare o di fuggire, ma non posso esagerare nel conflitto, potremmo rimanere paralleli nella corsa e sfidarci così per ore ed ore, ma ho le gambe raggelate, in preda ai crampi, e non potrei resistere a lungo in questa condizione,  sto tenendo stretta fra le cosce una bionda, gelida e frizzante come la morte.

Per fortuna, la macchina della polizia svolta a destra accendendo il lampeggiante,  inseguendo un'altra vita, un'altra birra, forse, più  bionda e spumeggiante della mia.

Apro il finestrino e respiro il sudore che ha lasciato fra i sedili il giorno in fuga.

Le birre cominciano a fare il loro effetto, bisogna che mi fermi prima che la vescica decida di svuotarsi in corsa, seduta stante, senza freno, come fiume in piena appena rotti gli argini.

Sul sedile posteriore il cosacco non da segni di vita. Ha un sorriso disegnato sulle labbra, quasi un marchio o una garanzia per  me  che lo sto osservando.
Il suo respiro è rimasto senza fiato non appena ha chiuso gli occhi.
Non ci siamo detti niente: niente nomi, niente saluti e nessuna falsa  presentazione. Solo due parole ad indicare provenienza e destinazione.
Entrambi siamo in viaggio.

Accosto su un breve rettilineo, spengo il motore e scendo, guadagnando in fretta il ciglio della strada come fosse un traguardo.

Guardo la città in lontananza mentre do fiato alle trombe e acqua alla campagna, in piedi oltre il guard-rail, oltre il confine disegnato dai fari delle macchine di passaggio.

Un tir, sorpassando, squarcia il liquido tintinnio che incessante accompagna la pioggia che scorre via dall'umana latrina ambulante.

Così, con un braccio sul fianco, quasi come un generale dopo la battaglia, osservo lo spazio che corre fino a valle, quel che resta di anni di battaglie.

Vedo luci che rimbalzano ovunque, imprecise come traccianti, ed altre luci che disegnano la vita di piccoli quartieri sdraiati sui tornanti che risalgono, a fatica, i fianchi accennati delle montagne.

Mi sento altro, nè luce nè ombra; sono consapevole di  appartenere al disordine interiore della notte.

So che domani sarò lontano, un'altra volta sulla strada,  clandestino dentro un corpo imbevuto di chilometri e di alcool.

Straniero ed ubriaco fra le braccia di una  bottiglia di cui non ricorderò  nome,  forma e contenuto.
Straniero nella mia terra che sa di arte, di scienza e di taverna.

Senza il cosacco che riabbraccerà all'alba la sua donna.

Si, perchè lui e lei,  finalmente, si ritroveranno  dentro un sogno liberato dalla polvere e dal fango.

Un sogno a cui in molti, come sempre,  non faranno caso o non vedranno.

 

 
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Commenti al Post:
mpt2003
mpt2003 il 13/05/14 alle 11:00 via WEB
è una sensazione strana quella che prende a guardare le vite degli altri e sentirsi estranei ad essi ma al contempo parte di essi. un modo importante e significativo per sentirsi parte del genere umano che tutti ci accumuna. buon viaggio amico mio. mp:)
(Rispondi)
 
 
Noneraunsogno
Noneraunsogno il 13/05/14 alle 18:04 via WEB
Credo che nei miei viaggi ci sia quello spirito di ricostruire a te tanto caro in questi difficili giorni. In confronto a quel che succede dalle tue parti qui la polvere ed il fango non sporcano, ma puliscono la vita. Spero che questa estate vi porti una quantità infinita di sorrisi e di birra. Buon viaggio anche a te, amica mia.
(Rispondi)
 
 
 
mpt2003
mpt2003 il 13/05/14 alle 18:13 via WEB
Spero anche io quest'estate ci porti sorrisi e birra, da far scorrere per sentirci rinati e vivi insieme. Riuscissimo a riscoprire cosa vuol dire cooperare e sentirci solidali sarebbe un modo per far nascere fiori anche dal fango. un saluto caro. :)
(Rispondi)
 
 
 
 
Noneraunsogno
Noneraunsogno il 16/05/14 alle 08:56 via WEB
Spero che porti soprattutto un pò di noi in giro. Un pò di ironia e di intelligenza ad accompagnare la risalita. Ciao Mp.
(Rispondi)
 
oltreL_aura
oltreL_aura il 16/05/14 alle 09:51 via WEB
Rimango sconcertata!C'è un qualcosa che unisce i nostri scritti. ... Penso una sincronia.Magica.

Il mio saluto.
(Rispondi)
 
oltreL_aura
oltreL_aura il 16/05/14 alle 09:53 via WEB
A tuo modo, ti"coordini" in un viaggio emotivo..a mio modo, geografia di pelle.

...
(Rispondi)
 
 
Noneraunsogno
Noneraunsogno il 16/05/14 alle 20:34 via WEB
Ti confesso che ero bravo in geografia ... naturalmente. Mi piace non ritrovarmi da solo a spaziare dentro l'anima del mondo. Anche se esprimiamo generi diversi.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 17/05/14 alle 12:11 via WEB
Un viaggio emozionale dove i pensieri si fondono con tutto quello che ti circonda..complimenti per la descrizione impossibile non soffermarmi a leggere
(Rispondi)
 
 
Noneraunsogno
Noneraunsogno il 18/05/14 alle 23:14 via WEB
grazie per la tua sosta... anche tu sei inviaggio, a quanto pare, però a differenza mia, preferisci leggere piuttosto che bere. Saggia decisione. In effetti, tu vedi leggendo quel che io vivo scrivendo.
(Rispondi)
 
 
 
molto.personale
molto.personale il 19/05/14 alle 16:13 via WEB
Un viaggio esplorativo dove gli occhi si soffermano su parole e pensieri che vengono messi nero su bianco..affascinante il vivere spero di continuare a leggerlo
(Rispondi)
 
 
 
 
Noneraunsogno
Noneraunsogno il 20/05/14 alle 18:03 via WEB
Se sei viaggiatore e hai due occhi incollati al cuore, vedi parole e pensieri, e forse, anche Lucio Battisti. A parte lo scherzo, siamo noi il viaggio. Oops.. noi che vediamo oltre.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 19/05/14 alle 16:14 via WEB
ops..il tuo vivere
(Rispondi)
 
fran111
fran111 il 18/06/16 alle 09:31 via WEB
" Nato ai bordi di periferia dove i tram non vanno avanti più dove l'aria è popolare è più facile sognare che guardare in faccia la realtà quanta gente giovane va via a cercare più di quel che ha forse perché i pugni presi a nessuno li ha mai resi e dentro fanno male ancor di più ed ho imparato che nella vita nessuno mai ci da di più ma quanto fiato quanta salita andare avanti senza voltarsi mai .." (Adesso tu - Eros Ramazzotti) Quante periferie passate , vissute piu' o meno intensamente , quanti luoghi dove si e' lasciato ogni volta a ricordare un pò del Cuore ... Leggendo questo tuo bellissimo testo , ho pensato ad una parte di testo della canzone sopra descritta . Un saluto grazie d'aver ricambiato il passare. Rosy
(Rispondi)
 
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