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ORGOGLIO SAMMARINESE

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« La Repubblica di San Mar...LA GRANDE ABBUFFATA »

STUDIARE LA NOSTRA STORIA MODERNA

Post n°200 pubblicato il 06 Gennaio 2013 da orgogliosammarinese
 
Foto di orgogliosammarinese

Per uscire da questa nostra condizione arretrata e subalterna va analizzata la nostra storia moderna Un governo dovrebbe solamente governare e la cosa sarebbe già abbastanza importante

L’affermazione di molti giovani, che hanno lavorato per la recente consultazione elettorale conintelligenza e impegno, che la maggioranza che governa il paese, costantementevoluta dalla maggioranza dei sammarinesi è di fatto rimasta la stessa, è incontestabile.Non è però completamente vera:il Psd, prima all’opposizione, oggi è al Governo. La coalizione “Bene comune”, composta daPsd- Dc-Ap, che ha sostituito la precedente Dc- Pss- Ap, testardamente costruita dai quattroPartiti lungo l’intero arco di almeno un anno “per opporre una diga alla crisi economica emorale”, perciò enfaticamente chiamata “Bene comune”, che aveva stabilito con sicurezza e inanticipo il programma di marcia e, si dice, il ruolo nelle istituzioni e nei più importanti poteri economicidei suoi fautori, ha rischiato di non raggiungere il 50 % dei voti e si è dovuta accontentaredi un risicato 50,7 %. Solo la bonifica legge elettorale e il comprensivo esonero dei governantidal faticoso peso del Consiglio ha permesso new old entry ad alleviare il risultato. Della coalizione vincente solo la Dc, con i suoi germogli a lato, ha conservato il suo elettorato, Ap hasubito un forte calo e il Psd ha visto i suoi potenziali nuovi elettori defluire verso formazioni alternative.Su ha mantenuto i suoi consiglieri, Upr e Pss sono rimasti com’erano, 3.0 e Per San Marino hanno ottenutouno scarso consenso.L’astensione dal voto e il forte dissenso mostrato con l’astensione, leschede bianche e annullate, non può che essere considerato un ulteriore più radicale rifiuto deicontenuti e delle strutture delle attuali formazioni politiche. Il risultato dei movimenti, “Civico 10” e “Rete”, e soprattutto la prontezza di una parte consistente della popolazione sono statii veri protagonisti della consultazione elettorale. Il calo e la trasformazione della maggioranzanon sono poi gli unici cambiamenti portati dagli elettori: dalle segreterie di Stato principali,Esteri, Interni, Territorio, i responsabili politici della passata legislatura, nonostante il grande numerodelle loro preferenze, sono stati allontanati; gli agenti politici principali che hanno tenutorapporti fra le istituzioni pubbliche e organizzazioni mafiose non sono stati candidati; diversidetentori di potere e di presunto prestigio non sono stati eletti. Non solo dunque si devericonoscere che il rapporto fra maggioranza e opposizione, non quello fra governo e Consiglio,è cambiato ma soprattutto si deve capire, da parte degli indignati del titolo, che fare politicanon significa tanto dare giudizi sulla mediocrissima realtà in atto e porsi con tutta la propriaemotività contro il potere che, in misura maggiore o minore, la determina ma che l’andamento e l’orientamentodei fatti potrebbero far maturare trasformazioni più profonde e, forse, far maturare rapporti fra potere e cittadini sostanzialmente democratici. Anche per le condizioni politiche c’è un prima eun dopo e poiché la loro esistenza si svolge nel tempo, non sono giudicabili mai fuori della suadurata. Carattere dei movimenti L’esito elettorale della nuova maggioranza appena sufficiente e quello sopra le aspettative dei due movimenti richiede a essi non una semplicetestimonianza trasferita nella sala del Consiglio, ma un ruolo nuovo e una costante spintaverso il superamento della attuale situazione economica del nostro paese e della gestione delpotere che ha molto contribuito a produrla. La trasformazione di ruolo non può essere immediatané semplice.Nei tempi molto più lunghi di quelli del periodo elettorale, i giovani dei Movimenti non hannopiù motivazioni comuni e incalzanti per incontrarsi, conoscere, discutere e riflettere assiemesulle situazioni politiche in atto e permanenti; non hanno regole espresse, chiaramentecondivise e definite; non hanno divisioni di competenze e funzioni né una struttura operativae tanto meno politica. Coloro che li hanno realizzati nel periodo elettorale si divideranno fraquelli che, eletti, certamente si opporranno al prevalere degli interessi dei partiti, delle lobby,dei singoli privati e contribuiranno, quando e se si presenteranno, a scelte di interesse comunee quelli che dovranno riprendere le loro magre attività private o la ricerca, sempre più spasmodica,di un lavoro.Gran parte dei giovani che hanno lavorato con spirito di abnegazione e collaborazione, senza interessi e ambizioni personali per qualche mese, stanno vivendo infattisenza alcuna sicurezza o prospettiva di lavoro. Per coloro che parteciperannoinvece ai lavori del parlamento sarà necessario esercitare un controllo permanente, attentoad ogni legge, ad ogni articolo di legge, decreto, voce di bilancio o di spesa che nascostamenteelargiranno, da parte di molti consiglieri, privilegi, incarichi e retribuzioni a quanti,dirigenti pubblici, banchieri e bancari, imprenditori, commercianti, associazioni di ogni tipo lihanno eletti. Per i nuovi consiglieri sarà necessario studiare e preparare ogni comportamentoe intervento, pretendere che ogni scelta del Consiglio o del governo sia giustificatae che quelle più importanti vengano conosciute dalla popolazione. Problemi immediati I movimenti, Civico 10 e Rete, che hanno resistito alla prova elettorale e sono presenti in Consiglio,insieme a Sinistra unita e a una parte, forse non minima, del Psd rappresentano l’esigenza di unagestione politica alternativa a quella che ha portato alla grave crisi di oggi, ma non hanno, io credo,alcuna struttura con la quale organizzare il loro nuovo lavoro. Ne ha una, piuttosto elementare,Sinistra unita, la stessa dei tradizionali Partiti sammarinesi: gerarchia dei consiglieri eapparato minimo, inesistenza o solo esistenza formale di assemblea, consiglio direttivo, direzionee segreteria. Per svolgere il loro nuovo compito è necessario per i movimenti e per Sinistraunita costruire una struttura, minima ma agile ed efficace, affinché i loro gruppi consigliaripossano mantenere un diretto e stabile collegamento con la base che ha lavorato e realizzato lostraordinario risultato elettorale e con lo stesso elettorato che l’ha compresa e sostenuta.In questa nuova struttura dovranno essere inventati e definiti i rapporti fra le varie funzioni,fra i consiglieri e il movimento e soprattutto dovrà essere studiato un ruolo nuovo per i propriconsiglieri nel Consiglio.a) E’ compito fondamentaledell’opposizione rispettare e far rispettare l’autonomia, le competenze e il reciproco controllo delle istituzionidello Stato perché solo esse possono consentire il rispetto della libertà, dell’equità e della solidarietàdel cittadini.Solo queste possono avviare e orientare l’economia del paese per realizzareun benessere non solo privato o di classe. Per il rispetto e la difesa dell’autonomia di tuttele istituzioni non è sufficiente infatti la conoscenza teorica che ogni elettore o eletto dovrebbeavere, e probabilmente ha, ma è necessaria una conoscenza diretta, approfondita, verificatagiorno per giorno. Nella gestione di esse da parte di coloro che, a diverso livello, ne hanno la direttaresponsabilità.La conoscenza e l’esperienza delle istituzioni, possibili attraverso l’esercizio parlamentare,non solo deve essere attenta alla singola pratica e alle sue conseguenze immediate, a volte più omeno chiaramente volute, ma può diventare conoscenza dell’intero impianto delle istituzioni edelle leggi, dei bilanci e degli organi dello Stato, delle funzioni e della differenziazione delle lororesponsabilità. E’ una conoscenza privilegiata che nel Consiglio si può disattendereo perseguire ed è molto più difficile da ottenere con lo studio e con l’esperienza passiva del comunecittadino.Per questi nuovi e personali diritti e doveri, i consiglieri sono tenuti ad informare continuamentee responsabilmente non solo i loro referenti politici ma anche i loro elettorie la stessa popolazione; se gli attuali mezzi d’informazione, televisione, giornali, scuole,associazioni non sono sufficienti o condizionati da poteri politici o economici, da struttureinadeguate o insufficienti, è un compito non secondario di essi studiare e trovare mezzi adeguatie sufficienti per farlo.b) Ugualmente immediato e certamente dinon minore importanza è necessario conoscere la situazione economica e finanziaria dello stato edel paese. Occorrono dati certi, formalizzati in documentiindelebili e sempre consultabili; devono essere autenticati dai responsabili degli organi pubbliciche li hanno reperiti e redatti e dal segretario di Stato competente; questi dati devonodocumentare il deficit di bilancio e il debito dello Stato entro i quali devono essere definitie chiaramente dichiarati i crediti irrecuperabili erogati dallo Stato, in forme diverse, a Banche,Casse di risparmio, singoli privati. L’analisi di questi dati e di quelli relativi alla previsionedei bilanci dello Stato degli anni a venire dell’attuale legislatura deve essere certa, approfondita,garantita formalmente dalla responsabilità tecnica dei funzionari e degli organi dello Stato, politicae formale del segretario di stato competente. Dati e analisi devono essere pubblicati e costituireil fondamento della presa di coscienza e di assunzione di responsabilità anche da partedell’intera società civile.Una possibile inversione di tendenza nella gestione economica e finanziariadello Stato, visti i risultati degli anni appena passati e delle responsabilità di consiglierie governanti nell’infiltrazione a San Marino di operazioni e interessi mafiosi, purtroppo dallanuova maggioranza già archiviati, dovrebbe essere sostenuta da un Team tecnico, professionalmentepreparato, politicamente indipendente emoralmente attendibile,incaricato dall’interoConsiglio.c) Un terzo problema fondamentale, che gran parte dei politici crede astratto e teorico e vuoleda sempre coprire, è l’enorme sproporzione di potere politico fra Governo e cittadini.Il Governo, che semplificando i termini del problema, dovrebbe solamentegovernare, e la cosa sarebbe già abbastanza importante, attraverso le leggi varate dalConsiglio e il sano e responsabile Andamento degli organismi pubblici, stabilisce invece concretamentee controlla leggi, bilanci, regolamenti che devono competere al Consiglio, dirige pubblicaamministrazione, istituti, aziende che, autonomamente e reciprocamente controllate, devonofunzionare da sole e realizzare le leggi varate dal Consiglio; dulcis in fundo, dirige e controllaanche i partiti.A San Marino, a dispetto di una struttura formale sostanzialmente democratica,c’è una struttura di fatto oligarchica, nella quale i ruoli del comando politico, piuttostoche ereditari per un tempo determinato, vengono assunti ogni 5 anni e quelli dell’economia pubblicae privata per cooptazione.La solidità di questa struttura non è solo opera del periodico trasferimentodel potere da una famiglia all’altra, ma anche della minima dimensione dello Stato, dellaconsensuale subordinazione e impreparazione democratica degli abitanti, di una cultura generalearretrata e di una cultura civile che si è formata, dall’arengo ad oggi, sotto la gestione delpotere politico riassunto concentrato nel potere esecutivo. Condizionata in ogni periodostorico dalla realtà italiana che ci avvolge, risente degli stessi problemi culturali, sociali epolitici.Per uscire da questa nostra condizione arretrata e subalterna sarebbeimportante descrivere e analizzare, nei vari periodi della nostra storia moderna, le cause diquesta lentissima trasformazione orientata verso una compiuta democrazia. Di tutto ciò sarebbe importante rendersene conto affinché questa malefica frattura fra potere esecutivo e istituzioni,fra istituzioni e cittadini sia messa finalmente in rilievo e diventi un problema alla luce del sole.

GILBERTO ROSSINI

 
 
 
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