Il livido inverno che,ormai da troppo tempo,stringe in unamorsa il Paese con le sue varie emergenze,
economica, finanziaria,morale, sociale e politica, con riferimento al degrado dell’etica pubblica e alla stessa tenuta della
maggioranza, non accenna di certo ad attenuarsi. Anzi! A queste, stando alle cronache della trascorsa settimana,
si sta aggiungendo una problematica che, forse, può rischiare di far traballare il nostro Tribunale.
E ci riferiamo, in questo, alle notizie dell’inchiesta avviata dalla Procura di Rimini sulle posizioni fiscali
di taluni giudici – in pratica si tratterebbe di omessa dichiarazione dei redditi in Italia - un fatto che getterebbe
un’ombra sull’immagine di autorevolezza della Magistratura, ovvero uno dei pilastri del nostro ordinamento democratico. Ma ciò che più sorprende è che, stando sempre alle cronache, nonostante tutto ciò fosse a conoscenza
del governo, non si sia riusciti a disinnescare il potenziale esplosivo della vicenda, con un’efficace
azione preventiva e diplomatica.
L’ennesima brutta tegola sulla Repubblica, insomma, che solo adesso si è cercato di affrontare, convocando d’urgenza
il Consiglio Giudiziario in seduta comune con la politica, con l’obiettivo di rassicurare tutti ed evitare
una possibile crisi istituzionale.
Comunque la si valuti, resta, tuttavia, una situazione del tutto anomala e inedita nella storia giudiziaria e delle relazioni tra Stati, foriera di sviluppi anche sotto il profilo della delegittimazione di questo Potere pubblico,
se l’azione che (tardivamente) si sta attuando non sortirà, appunto, l’auspicata soluzione. Incrociamo veramente le dita, perché, solo a pensarci, una diversa evoluzione del caso farebbe letteralmente tremare le vene ai polsi…
Tutto questo avviene, tra l’altro, mentre il Collegio dei Garanti si trova sul tavolo i due ricorsi presentati
dalla Centrale Sindacale Unitaria sull’iniqua supertassa ai frontalieri e sui pensionamenti forzati, affinchè ne venga sancita l’incostituzionalità per manifesta discriminazione dei lavoratori interessati.
In ogni caso c’è già da registrare, positivamente, la dichiarazione di ricevibilità delle due istanze – il giudizio definitivo dello stesso Collegio si avrà probabilmente entro due mesi – e il parziale dietrofront dell’Esecutivo sui prepensionamenti, avvenuto, però, sotto la spinta della mobilitazione sociale, della presa di posizione delle tre sigle sindacali e dei 27 Consiglieri, non solo di opposizione.
In tutto questo “baillamme” ci sono, dunque e per fortuna, buone notizie e queste vengono senz’altro da quel risveglio degli onesti cittadini e lavoratori, non più apatici o rassegnati al peggio, che caratterizza questa fase congiunturale.
Un sussulto civile testimoniato, altresì, da quelle 6.000 firme raccolte (in breve tempo) all’interno della società e del
mondo lavorativo, pubblico e privato, che verranno presentate in forma di petizione alla Reggenza a inizio settimana, a sostegno dell’eguaglianza sociale, della giustizia fiscale e di nuovi progetti di crescita, temi rivendicati a gran
voce durante il riuscitissimo sciopero generale del 14 dicembre. Altra interessante notizia è l’arrivo, in questi giorni, dei primi escursionisti nel nostro Centro storico, un fenomeno frutto degli accordi presi con Ravenna per
la promozione turistica di San Marino e di quella Città impegnata da tempo nel potenziamento dell’attività crocieristica del suo porto - due realtà entrambe note come siti Patrimonio dell’Unesco. Un evento del tutto nuovo, ma che andrà valorizzato con altre iniziative di carattere culturale – un buon esempio di successo è la Mostra
degli Impressionisti - se si vorrà concretizzare un serio sviluppo dell’industria turistico-commerciale, come
da molto tempo invocano gli operatori del settore, oltre che tutta la collettività
DI FABRIZIO BUGLI
Inviato da: orgogliosammarinese
il 10/01/2013 alle 20:19
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il 18/12/2012 alle 15:37
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il 07/12/2012 alle 18:45
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il 07/12/2012 alle 18:35
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il 14/11/2012 alle 17:19