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Con lo stesso andazzo di quest’estate, che alterna qualche squarcio d’azzurro
a levate di scirocco e scroscianti acquazzoni guastafeste, così
avviene anche per la nostra politica, dove le luci di talune iniziative sono
sparute presenze tra i dominanti toni grigioscuro della crisi.
In ogni caso, si vuole iniziare proprio segnalando la nascita di quell’Osservatorio
antimafia di cui più volte vi erano stati gli annunci ufficiali, ma che adesso
con la firma tra la Segreteria alla Giustizia![](http://blog.libero.it/blog/pics/emoticons/034.gif)
e la ben nota Fondazione Caponnetto
,
potrà divenire operativa.
A dirigerlo pare sia chiamata una personalità di grande esperienza come
l’ex giudice Pierluigi Vigna
e il suo compito sarà quello di fare il punto sulle infiltrazioni
della criminalità organizzata nel nostro e nei territori limitrofi, dove
il fenomeno è ben radicato in vari ambiti (settore edilizio, bische clandestine,
traffico di droga, prostituzione). Tale struttura avrà, quindi, un compito gravoso
e importante per San Marino, che dovrà integrarsi al ruolo della futura Commissione
d’inchiesta e, naturalmente, essere di supporto all’azione (da rafforzare
anch’essa) dei Corpi di polizia e del Tribunale.
I segnali di inquietante presenza sono, ormai, divenuti certezza e motivo di
allarme per i cittadini e lo comprova l’ennesima azione investigativa che ha portato
all’arresto, nella vicina Romagna, di nove pregiudicati legati alla camorra,
tra cui il fratello di quel Giuseppe Vallefuoco, oscuro titolare del “famoso” panificio
di Gualdicciolo
. Dovendo alzare il livello della legalità e del contrasto ai sistemi
malavitosi, il nascente Osservatorio così concepito e guidato si ritiene,
dunque, possa garantire i successi sperati. Come buona notizia si dovrà, inoltre,
considerare anche l’approvazione in Commissione finanze
del progetto di legge
sull’adozione dello scambio automatico d’informazioni secondo standard di trasparenza europea – proposto mesi fa dal Psd - che dovrebbe
aiutare a “scongelare” pure i rapporti con l’Italia.
Resta, ovviamente, da vedere se l’ampio voto favorevole (15 consiglieri su 17
e 2 astenuti) dato in quella sede si ripeterà, responsabilmente, anche nell’Aula
consiliare o se non prevarranno, invece, i potenti interessi di quell’opaca area
politico-affaristica, che da troppo tempo condiziona le scelte del Palazzo. Ma anche
su questo, però, l’opinione pubblica e la comunità vigileranno, perché si
tratta di un provvedimento fondamentale per tirarci fuori dalle secche in cui
siamo rovinosamente arenati…
A fronte di questo, va purtroppo detto che tant’altro non va ed è noto ai lettori:
la questione dell’Europa, la macroscopica evasione fiscale, la scarsa tutela
ambientale dei corsi d’acqua e non solo, la faccenda dell’elettrosmog, i conti
pubblici in rosso e, non ultimo, il problema del serial- killer dei nostri fedeli
amici a quattro zampe, che ha scatenato polemiche cittadine verso le autorità
di governo per l’iniziale sottovalutazione del caso.
Circa l’Europa, a dispetto del controverso Ordine del giorno votato dalla maggioranza
con il Psd, va nuovamente detto che non solo è chiara la posizione del
Comitato promotore a favore dell’adesione negoziata all’Unione Europea, ma
è, altrettanto, condivisibile la Fondazione 2020
la quale giudica che la scelta
dell’Esecutivo di trascinare la Repubblica in un negoziato con i Principati di
Monaco e Andorra - realtà che hanno profili istituzionali, economie ed interessi del tutto diversi - porterà a dover subire procedure e tempi decisionali lunghi
da parte di Bruxelles; e, inoltre, stando al recente Rapporto del Consiglio
della U.E., non di certo si andrà nella direzione voluta dai molti cittadini firmatari
della richiesta referendaria, ma verso un’indefinita “graduale integrazione
di detti Paesi nel mercato interno”.
Per terminare, va rimarcato il disavanzo delle nostre casse statali - terminale
della congiuntura economica in atto - la cui entità (mai portata del tutto a conoscenza
del Consiglio) ha, evidentemente, una concausa nella citata e annosa evasione fiscale, se è vero che analisti autorevoli hanno chiarito, cifre alla mano, che pure nell’emergenza che attanaglia la Grecia un flusso troppo ridotto di entrate fiscali dei più ricchi è per grossa parte all’origine del deficit, oltre che la fuga di capitali all’estero e le manovre speculative, e non i supposti eccessi della spesa sociale, ritenuti comunque ininfluenti. Per tornare a noi ci pare, dunque, che la proposta di Emilio
Della Balda, avanzata su queste colonne, di realizzare un’operazione indipendente
di revisione dei conti pubblici, così come avviene per le banche, sia del tutto convincente e inderogabile, soprattutto se pensiamo che i dubbi tecnicisull’attendibilità delle cifre provengono proprio da chi ha avuto una lunga esperienza come Segretario di Stato alle Finanze.
Fabrizio Bugli ![](http://blog.libero.it/blog/pics/emoticons/good.gif)
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