ORGOGLIO SAMMARINESE

"Occorre fare chiarezza perchè solo la verità combatte l’involuzione della politica"Gabriele Nicolini, membro di Attivamente, interviene sulla questione etica e morale che sta interessando San Marino

“Senza rischi non si fa nulla di grande”. Partendo da una citazione di Andrè Gide, Gabriele Nicolini, membro dell’associazione Attivamente, interviene sulla questione morale che sta attraversando l’intera Repubblica. L’incipit parte da una battaglia sulla trasparenza portata avanti dal giornale Don Chisciotte relativamente al caso Bacciocchi e – scrive – “Non solo. A questo punto mi chiedo: Deve o no il cittadino sapere la verità e i fatti e gli avvenimenti che lo riguardano anche da vicino?”. L’idea di Nicolini è quella di potere fare chiarezza sulle potenziali connivenze che hanno favorito l’espandersi di un fenomeno edilizio senza che venissero posti freni sia nell’ambito dei permessi e delle concessioni, ma anche in quello dei capitali utilizzati. Poi, rivolgendosi ad un articolo siglato D’Artagnan pubblicato su Tribuna contesta l’affermazione: “La cosa stupefacente, lui dice, è che nessuno protesta”. “Caro D’Artagnan – continua Nicolini - per poter protestare bisogna conoscere a fondo le cose, bisogna che la stampa faccia il proprio dovere e se permette le faccio io una domanda? Non le pare che questa sia una grossa anomalia di San Marino?”. “In Italia, per quanto le cose potrebbero andare meglio, non si hanno remore nell’informare come si deve la popolazione che deve sapere chi è pulito e di conseguenza per chi può votare. Tenendo tutto nascosto si corre un grande rischio anzi vorrei dire un grande pericolo: quello dell’involuzione della politica, il caos politico e nello stresso tempo il menefreghismo, il gioco allo sfascio “tanto sono tutti uguali”. A questo punto Nicolini fa il punto su una serie di questioni che hanno interessato la cronaca ma che sono rimaste aperte e senza risposta e dice: “Chi nasconde piaghe e sofferenze di un popolo non lo ama, la non informazione rischia di diventare la deformazione della coscienza e di farsi complice della sua decadenza”. Quindi Gabriele Nicolini torna sull’articolo che ha reso note le dichiarazioni del presidente del Pdcs, Teodoro Lonfernini che definisce ‘nipote di tanto nonno’ e ‘figlio di tanto padre’. “Articolo – scrive Nicolini - che condivido in pieno e che dovrebbe aver avuto grande risonanza su tutti i giornali” e continua: “Lonfernini chiede un Parlamento pulito e chi è inguaiato faccia un passo indietro, io direi anche due, non sarebbe ora il caso che i Consiglieri di tutti i partiti si guardassero negli occhi e incominciassero a fare un pò di pulizia perché è inutile far finta di nulla, al punto in cui è arrivata la malavita organizzata e per quello che ha fatto, non ci credo che nessuno sappia niente, proprio niente”. Con una battuta che ripone speranze nella commissione d’inchiesta appena istituita, amaramente dice “speriamo però non passino altri 10 anni e tutto vada nel dimenticatoio”. Il suo intervento si chiude con un appello: “Gridando a tutti i concittadini: non abbiate paura, solo uniti si vincono queste battaglie. Il mostro solo così sarà abbattuto, mettiamo da parte ogni nostro altro interesse, facciamo sì che la nostra immacolata bandiera bianco-azzurra torni vittoriosa a fremere al vento di una nuova riconquistata libertà. Libertà di chi ha cacciato l’usurpatore. Evviva San Marino e la sua Repubblica”.

GABRIELE NICOLINI