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LAVORO; MENO PAROLE E PIU' PROGETTI!!!
“Siamo all’ennesima promessa di riforma, ma l’occupazione
non solo non parte, ma va drammaticamente indietro"
In una celebre opera lirica il coro canta a lungo “marciam, marciam, marciamo” ma
i soldati non partono mai. Per quanto riguarda il mercato del lavoro siamo all’ennesima
promessa di riforma, ma l’occupazione non solo non parte, ma va drammaticamente indietro.
A me sembra che in merito ci siano molti equivoci e poche idee molto confuse. Mi permetto
di suggerire alcuni chiarimenti 1 ) nonostante qualche resistenza pudica e un po’ fuori tempo,
quello del lavoro si chiama “mercato” come qualsiasi rapporto in cui ci sia una domanda
ed un’offerta, ma nei progetti di tutti i Segretari che di Stato che si sono alternati
al Dicastero, si parla di mercato del lavoro solo come regole per il collocamento
dei lavoratori.
Però mentre si discute il lavoro si è squagliato, se ne è andato. 2) se si parla di
mercato ci si deve occupare dei suoi due versanti tipici: la domandae l’offerta.
Bisogna prima creare i posti di lavoro poi fare le regole per la sua distribuzione,
altrimenti cosa si distribuisce? Diventa la lotta fra poveri per litigarsi posti sempre
più scarsi. 3). fa parte di questa discussione in modo ossessionante il tema della flessibilità
e della precarietà: nessun tabù a condizione che lo si intenda in termini
corretti: il lavoro può non essere lo stesso per tutta la vita, ma comunque deve esserci
sempre in alternativa a quello perso altrimenti è un massacro senza pietà per i cittadini
e le famiglie. Possono esserci esigenze di periodi di precarietà ma questa deve sempre
essere temporanea e, come tutti i contratti anomali, deve costare non di meno, semmai
di più, del tempo indeterminato, compreso il ricorso ai frontalieri, (chi si opponeva
alla regolarizzazione dei frontalieri faceva un regalo ai datori di lavoro e puniva i lavoratori
residenti oltre che i frontalieri).
4). l’Europa. Siamo un Paese strutturalmente povero. I nostri nonni emigravano,
anche nelle miniere, o andavano a fare i “garzoni” a Ravenna.
Anche se usciamo dalla crisi, il Paese potrebbe anche non essere più in grado di dare
lavoro a tutti i suoi figli.
Allora l’integrazione nell’Europa diventa una necessità inderogabile:
invece di garzoni e minatori esporteremo giovani scolarizzati che ritorneranno
sprovincializzati: tutta grazia per questo Paese ottuso, ma non riusciremo
ad esportare extracomunitari. E’ mai possibile che questa classe politica voglia restare nella
storia con la responsabilità di avere permesso la distruzione del Paese, di avere bruciato
una generazione, di averla privata del suo futuro? Non ci si deve rassegnare, chi vuole
bene al Paese deve venire allo scoperto e mobilitarsi.
GIOVANNI GIARDI
Le disoccupate chiedono soldi
sulla Smac e bollette agevolate
Il neonato Comitato delle donne disoccupate si
è riunito per la prima volta il 19 aprile. Il Comitato,
assieme alla promotrice Dana Burgagni,
ha discusso alcune proposte ieri presentate alla
Reggenza: la priorità assoluta di trovare un
lavoro, lo stabilire un reddito minimo garantito
per le disoccupate che hanno già usufruito
degli esistenti ammortizzatori sociali, un accredito
settimanale/mensile sulla Smac per sostenere
le essenziali spese quotidiane di cibo e
carburante, che il Certificato di credito sociale,
ora erogato a 6 mesi dalla richiesta, venga invece
assegnato immediatamente, l’agevolazione
del pagamento delle bollette dei servizi, (Acqua,
Gas, Luce, Rette scolastiche ecc.) con sgravi
fiscali e rateizzandolo come avviene per alcune
aziende in difficoltà per l’intero periodo
in cui si è disoccupate o con reddito sulla soglia
della povertà, la possibilità a chi ha stipulato
un mutuo prima casa (statale o bancario)
o a chi deve far fronte mensilmente all’affitto
della propria abitazione di ottenere immediatamente
degli aiuti sociali. Si tenga presente
che sono molte le persone sole (per scelta o
a seguito di separazioni e divorzi) che nell’immediato
fanno affidamento sugli aiuti dei famigliari
che non potranno per sempre far fronte
a tale bisogno.
marco bollini
Inviato da: orgogliosammarinese
il 10/01/2013 alle 20:19
Inviato da: orgogliosammarinese
il 18/12/2012 alle 15:37
Inviato da: orgogliosammarinese
il 07/12/2012 alle 18:45
Inviato da: gife1958
il 07/12/2012 alle 18:35
Inviato da: orgogliosammarinese
il 14/11/2012 alle 17:19