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LA FIRMA!! Per stemperare qualche frustrazione forse sì.

Post n°182 pubblicato il 08 Giugno 2012 da orgogliosammarinese
 

Le incognite di Roma. Dopo la firma un'insidiosa ratifica.

Marzo 2009. Complice un indulgente Franco Frattini già si azzardavano sottoscrizioni imminenti anche per quel “Protocollo di modifica della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali”, firmata a Roma il 21 marzo 2002 e mai entrata in vigore perché mai ratificata dall’Italia. Dopo tre anni e qualche mese e molti proclami spericolati, ora ci assicurano che la firma ci sarà: il 13 giugno alle ore 17. A dispetto della scaramanzia! E sarà pure per questo o perché di scetticismo, in giro, ce n’è tanto e diffuso, che più d’uno, persino nella maggioranza, mette le mani avanti e si affretta a precisare che “è solo un punto di partenza”. E, a ben guardare, lo è davvero, nonostante i visionari a prescindere, per i quali, ancora una volta, “la ratifica è dietro l’angolo” e, con essa, la mai tanto sofferta uscita dalla black list. Nascondendo, probabilmente, il vero contenuto delle intese e ignorando di proposito che Mario Monti, nella lettera del febbraio scorso ai Capitani Reggenti, scrive che la firma sì, ma  che “per l’Italia resta di fondamentale importanza  non solo il completamento di un quadro giuridico che consenta  lo scambio di informazioni di natura fiscale tra Italia e San Marino, secondo il più recente standard OCSE, ma anche la sua effettiva attuazione. Di conseguenza auspico che alla fase della firma possa celermente seguire  l’avvio di una concreta e adeguata cooperazione in tal senso [...]. L’iter di ratifica del Protocollo non potrà, del resto, che  giovarsi di tali positivi sviluppi  e consentire il definitivo superamento dell’attuale situazione”. Che, tradotto,  significa: “non ci accontenteremo dei buoni propositi e addirittura di quell’adeguamento, non  sufficiente, della legislazione che voi tanto esaltate. Valuteremo invece gli atti sostanziali e i comportamenti”. Ma sarà solo il governo italiano a giudicarci? Niente affatto. L’iter di ratifica, se e quando verrà avviato, diventerà di esclusiva pertinenza delle Commissioni e delle Aule di Camera e Senato. Dove il Governo ha una maggioranza tanto anomala quanto precaria. O non ce l’ha affatto. E dove è sempre più verosimile il rischio di uno scioglimento imminente. Come, del resto, da noi:  prigionieri  dell’incertezza, delle faide personali e di lobby, delle lusinghe e delle intemperanze. In buona sostanza di un’atmosfera malandrina, da legislatura morente. Ci sta quindi, a fronte di tutto ciò, questa firma? Per stemperare qualche frustrazione forse sì. Sapendo tuttavia che di fatto potrebbe rappresentare un danno di ritorno!

                                                                      Pier Roberto De Biagi per "Nuovo Quotidiano di Rimini"

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orgogliosammarinese
orgogliosammarinese il 08/06/12 alle 17:45 via WEB
Carlo Giorgi, Anis: 'Firma Italia - San Marino? Non basta' San Marino Fixing realizza un'intervista a Carlo Giorgi, segretario generale dell'Anis, per chiedere un'opinione in merito alla sottoscrizione del protocollo d’intesa contro le doppie imposizioni fiscali con la Repubblica Italiana. La firma ormai imminente con l’Italia? “Oggi possiamo dire di essere contenti, soddisfatti”, dichiara a Fixing Carlo Giorgi, Segretario Generale dell’ANIS. “Dopo tutto questo tempo è chiaro che aver finalmente raggiunto un obiettivo, ovvero fissato la data della sottoscrizione dell’accordo con l’Italia, è per noi un sollievo. Siamo soddisfatti ma sappiamo che questo è solo il primo passo. La prospettiva è quello di veder ratificato l’accordo (da entrambe le parti? ndr) in tempi rapidi. E poi deve arrivare a ruota l’uscita dalla Black List. E comunque anche allora non potremo cantare vittoria perché ci sono tanti compiti che ci aspettano, troppe cose non funzionano a dovere, nel nostro Paese”. In particolare a cosa si riferisce? “Sulla crisi non mi soffermo, ormai tutti la conosciamo sin troppo bene. Oggi servono riforme, riforme vere: il Paese non è competitivo e la spesa pubblica è un peso ormai insostenibile che può pregiudicare il futuro di San Marino e in particolare quello dei nostri giovani. Per questo dobbiamo richiamare la politica ai suoi doveri istituzionali. Come ANIS abbiamo già rivolto ai Capigruppo consiliari e alla politica tutta un appello a impiegare nel modo migliore il tempo che ci rimane da qui alle prossime elezioni. Abbiamo chiesto di non perdere tempo in discussioni e polemiche rivolte a guadagnare consenso. Mai come oggi, per il nostro Paese serve concretezza”.
 
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