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sulla piazza a cavallo
il monumento
di fronte l'università
non è lontano il mare
c'è troppo vento
indossi la giacca
ridendo
il molo transennato
ricordo un tempo
non eri tu l'amore
un'altra
Du wurdest ein Teil des Ganzen,
mehr wirst du nicht -
doch du bleibst es auch.
In welcher Form auch immer,
da kann über dich hinweg schwimmen,
was will.
Ich bin der ich bin
und jetzt schon nur war,
doch immer sein werde.
Alles klar?
Si dice che…
ciò che non uccide fortifica…
ma fortifica cosa?…
il dolore fortifica?…
i dispiaceri fortificano?…
no…ti annientano…
ti distruggono…
ti logorano…
e se hai la forza ti rialzi…
ma non fortificato…
solo cambiato…
con cicatrici che sono sempre lì…
a ricordarti … di quando sei caduto.
… del pelide achille … Quei covi di bolscevichi, mangiatori di bambini, stalinisti della prima ora, rivoluzionari d’ottobre e marcia sul palazzo d’inverno quali sono sempre stati e sempre saranno Bankitalia e la Corte dei Conti, mentendo spudoratamente al punto che Pinocchio al loro confronto sembrerebbe la macchina della verità, affermano, con una faccia di tolla da fare invidia alla più melmosa delle pozzanghere, che il principe gigliato, il guelfo ghibellino più eletto dagli italiani, il conducator delle generazioni future, eia eia e alalà!, Matteo Renzi è un mentitore e che il suo DEF, come è oggi chiamata la vecchia finanziaria, non è altro che una accozzaglia di parole in bella mostra senza alcun carattere concreto di attuazione; quasi che, auspicarsi una crescita all’ uno percento, per un paese in piena fase di espansione come lo è il nostro, fosse solo una favola e non una stima pessimistica di un futuro già travolgente al suo presente. Occorre gridare a gran voce, anche se la stessa fosse rotta dallo sdegno più feroce, che Bankitalia e la Corte dei Conti, non sono altro che la quinta colonna interna, traditrice di una patria offesa e vilipesa, tesa a diffondere un’incertezza, sovvertitrice e mirata, a colpire il “ Santo Caudillo “. La cosa è confermata dai titoli di quel foglio che noi tutti credevamo essere il più importante giornale economico: quel Financial Time, che si sta rivelando, invece, l’organo più smaccato delle menzogne comuniste inglesi. Quel tal bollettino di una parrocchia anglicana scrive, infatti e senza vergogna alcuna, che il ns. buon principe dei Medici fiorentini, quel gran Maestro dei boschi aretini, quel figlio di una lupa maremmana, quel eroico Cincinnato giunto a salvare il paese, non è altro che uno “ sparacazzate” senza eguali e ciò solo per dare credito ad una economia, quella albionica delle bianche scogliere, millantata come in crescita salutare e salvifica dopo la BREXIT. Siamo un popolo di ingrati e perversi!. Non riconoscere l’immenso sforzo, mentale e fisico, contro tutto e tutti che sta facendo il buon Matteo, è tipico del “doppiovoltismo” italico. Quella masnada, piccola ma in costante crescita, di cosiddetti patrioti a denunciarne le gesta quasi fossero sfacciati tentativi di una presa di potere usurpata e fascistizzante; quella pletora di intellettualoidi, pseudo costituzionalisti, a gridare “al lupo al lupo” nel tentativo bastardo e subdolo di incrinarne il cammino; quell’insieme letamico di pseudo scribacchini a cianciarne male da ogni dove pur di farsi una squallida pubblicità personale, non sono altro che dei miserabili personaggi alla Hugo a cui augurare, senza nessun pentimento, solo la fine di un Jean Valjean galeotto a spaccar pietre. Per tutte queste ragioni si rende necessaria una massiccia affluenza in quel 4 dicembre 2016; occorrerà che ci siano una valanga di NO a seppelire questi criminali assassini di una politica sublimata al genio della perfezione. Badate!, occorrerà votare un NO stratosferico, non già per mantenere una COSTITUZIONE, urbi et orbi, giudicata la più bella mai scritta; non già per salvare una democrazia che qualche scapestrato giudica in pericolo; non già per affossare un governo di Santi e Vergini atteso all’ascetismo più disinteressato; bisognerà votare quel NO esaustivo per confermare al nostro amato premier il nostro amore intenso ed il nostro piacere quasi orgasmico nel vederlo finalmente riposare; noi lo amiamo al punto da accettare il suo sacrificio … noi lo vogliamo, finalmente, ritornato a casa sua!. |
… e non c’è niente da capire … Il premier Renzi, che io definirei, l’ULTIMER di una lunga serie, ha dato la stura ufficialmente, ieri sera a Firenze, alla propria compagnia di giro a che si rappresentassero, un po’ dovunque, le ragioni della schiforma oggetto del prossimo referendum. Trattandosi di una pagliacciata pseudo istituzionale, doverosamente ispirata dalla commedia all’italiana, in particolar modo ispirata al melodramma ed al cabaret, non poteva che avere la prova generale in un teatro, e così è stato. Chiunque avesse, una sia pur minima coscienza del significato delle cose, saprebbe che il termine DEMOCRAZIA, crasi tra le parole greche demos, popolo, e cratos, potere, vuole indicare quelle forme di governo che sono espressione dirette della volontà popolare. Si intenda con questo, non un generico, spesso malinteso e peggio interpretato “ potere al popolo ”, ma una funzione plurimorfa ed espressa delle varie tendenze politiche ad esistere, delle differenti condizioni sociali, dei credi religiosi e di tutte quelle minoranze ad avere necessità e bisogno di rappresentanza per mantenere la certezza del diritto: di ogni diritto!... Dunque la volontà popolare, quindi quella degli appartenenti alla sinistra, di coloro che si identificano nella destra, di tutte le persone che amano considerare sé stesse come moderate ed anche di tutti quei soggetti che, a giusta ragione o a torto perverso, si collocano fuori dalla democrazia; la quale ultima, però e proprio perché tale, garantisce anche i loro dritti. Ora succede che il COMBINATO DISPOSTO, cioè l’interazione sinergica tra le supposte “ riforme “ costituzionali e la nuova legge elettorale, fa sì che: A) a scrutinio avvenuto, le due fazioni ad aver ricevuto più preferenze si scontrano tra loro in un ballottaggio risolutivo e ciò vuol dire che una di esse, anche avessero avuto l’una solo il 20% e l’altra il 19%, o poco più o poco meno, quindi la preferenza di solo un quinto degli elettori, con un solo voto in più, dell’una rispetto all’altra, diverrebbe padrona imperante del governo della nazione. B) Se a questo si aggiunge, un senato della repubblica non più espressione della volontà diretta del popolo, ma nei fatti surrogato della stessa per cooptazione dalle regioni e dai comuni di persone scelte dai partiti, ecco che si capisce, in un lampo, quanto una minoranza qualunque, QUALUNQUE, abbia la possibilità di divenire regime; con tutto ciò che questo significa. Non occorre credermi sulla parola; Necesse est, è necessario, dicevano i latini, che ognuno si informi bene e tragga da sé le propri conclusioni; diventa obbligatorio farlo non appellandosi al facile pensiero “ … mi fido di ... perché ne sa più di me “; ognuno si assuma la responsabilità di un giudizio finalmente non pedissequo e delegato ad altri. Ciò detto, va ancora fatto notare che la teoria democratica, il buon senso, la logica, anche quella spicciola ed estremamente utilitaristica, il raziocinio più soggettivo, quest’ultimo per una volta esteso a considerazioni generali, portano senza ombra di dubbio alla conclusione che : “ … avallare, con un SI’ al referendum, chi tenta di accentrare su di sé e sul proprio partito, o comunque su di un uomo solo, quale che ne sia il partito, un potere, via via più assoluto, dovrebbe ritenersi una assoluta follia suicida di ogni libertà!. Una assoluta follia!; e se vogliamo scendere nel concreto più materiale, tale dovrebbe essere, infatti, per un grillino considerare un tale potere affidato ad un Renzi o ad un Berlusconi; per un comunista sottostare al comando di un Grillo o di un Berlusconi; per un forzitaliano o comunque per quegli di una destra liberale, obbedire senza discutere ad un Grillo o ad un Renzi. … “ . Dunque, chi VOTA NO non è affatto contrario al cambiamento: ma è contrario ad un cambiamento pur che sia, giacché la folle prospettiva di dominio non è un passo nel futuro, ma decisamente un tornare indietro ad un ventennio che ha fatto più danni della peste. Per tutto ciò CHI VOTA NO LO FA IN NOME DELLA TUTELA DI TUTTI E DI OGNUNO ed a quella mia amica che considera me un GURU IN CERCA DI ADEPTI io dico che, votando NO, sono proprio io a proteggere lei e tutti quelli come lei dalla possibilità di un MIO POTERE ASSOLUTO!. E se vale per me, allora, vale per tutti!. |
Inviato da: GothMakeUp
il 01/07/2017 alle 14:46
Inviato da: yogagiogo
il 08/11/2011 alle 08:28
Inviato da: prick118
il 06/11/2011 alle 12:46
Inviato da: yogagiogo
il 03/04/2011 alle 17:00
Inviato da: micky499
il 28/03/2011 alle 22:08