Passione di smeraldo

Semplicemente Esmeralda

Creato da Esmeralda37 il 10/06/2009

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Rieccomi...

Post n°3 pubblicato il 05 Maggio 2011 da Esmeralda37
 

Buon Dì!!

Dopo un periodo in cui ho valutato i pro e i contro del restare qui, ho deciso che i pro vincono e uno in particolare: resto perché LO DESIDERO IO, per restare con gli amici E riprendo questo blog, che voglio dedicare ai libri, alla lettura e alla critica.

E desidero riprenderlo con un libro speciale, scritto da Hans Ruesch, un autore che, sebbene abbia un nome così... straniero ,  è nato da padre svizzero e madre italiana... ed è nato nella mia Napoli

Il titolo del libro è: " i Mamma e Papà ", di Hans Ruesch.

"Mamma e Papà" era il nomignolo che i napoletani avevano dato agli agenti della Military Police alleata; e già qui si comprende la differenza di mondi che si incontrano e scontrano in questo libro in cui si ritrova una Napoli insieme antica e moderna, vicoli e bassi e personaggi divisi tra bene e male, buoni e cattivi che neanche « il più napoletano dei santi riuscirebbe a spartire » .

In questo libro, nel dialetto che usa, Ruesch mostra di essere VERAMENTE e PROFONDAMENTE napoletano; trascrivo qui, per chi volesse incuriosirsi, una descrizione di Napoli, a mio avviso stupenda, che Ruesch inserisce agli inizi della narrazione:

" Sotto il tramonto rosso, Napoli si stendeva rovinata e bellissima: violata per l'ennesima volta. Al contrario di tante altre bellezze, essa non ricordava la prima volta che le era stata usata violenza ma sempre soltanto l'ultima. Ignorava perfino le proprie origini, celate nella bruma dei tempi. Sapeva soltanto che oltre due millenni e mezzo addietro era già posseduta dai colonizzatori greci di stirpe ionica allorché gli etruschi le si riversarono addosso, lasciandola palpitante e sporca di sangue. Poi fu la volta dei sanniti, scesi dai loro monti assetati. Dopo per vari secoli vi si dilettarono i romani, finché sopravvennero i vandali, gli unni, i goti, i quali a loro volta dovettero cedere il posto ai bizantini. Si susseguirono ancora longobardi, normanni, svevi, angioini, aragonesi, saraceni, gli Asburgo, i Borboni, gli inglesi di Lord Nelson e i francesi di Napoleone, e tutti le spillarono sangue e impiantorono il proprio seme. Non era passato nemmeno un secolo da quando era divenuta rispettabile, entrando a far parte della Nazione Italiana, e già di nuovo era in ginocchio dinanzi agli stranieri: la Wehrmacht di Hitler la teneva in pugno, mentre i bombardamenti alleati ne facevano la città più martoriata d'Italia.

Ora, circa sei mesi dopo la fine di quella guerra, le sue ferite cominciavano appena a rimarginarsi. Eppure la sua bellezza era quasi intatta."

Buona lettura

Affettuosamente, la Vostra Esmeralda

 
 
 
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