Gabbiano in volopensieri, poesie, desideri, sogni |
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I MIEI BLOG AMICI
Post n°16 pubblicato il 19 Agosto 2010 da odisseo8
Ne è passato di tempo dall'ultima volta che sono entrato qui... a volte il reale, coi suoi ritmi e i problemi che porta, ti impedisce di dedicare un po di tempo alle riflessioni, diciamo virtuali. Non so se riuscirò ad entrare qui spesso come facevo prima, ma avendo visitato alcuni blog di amiche ho trovato giusto salutare tutte/i quelli che ho conosciuto qui e che mi hanno onorato delle loro visite e dei loro commenti! Una carezza affettuosa nella speranza di poter ritornare a scrivere Marcello |
Post n°15 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da odisseo8
Il silenzio ha la sua voce, una voce impercettibile agli estranei. Sono gli occhi a trasmettere messaggi fatti di sensazioni che non hanno bisogno di parole, nè di suoni convenzionali. E' una corrispondenza biunivoca che lega gli animi e i cuori; che parla un linguaggio silenzioso e non scritto, ma altrettanto chiaro per gli interessati che si guardano e che si trasmettono a vicenda, fin nel profondo dell'animo, cose che altri non possono capire, per trasmettere le proprie emozioni che non avranno altri interlocutori se non quelli scelti dal cuore che ha detto agli occhi: dillo!?!? Un bacio, anima mia, affidato al vento, che te lo porterà una sola volta! |
Post n°14 pubblicato il 26 Settembre 2008 da odisseo8
Vedi quel cigno? Osservalo attentamente e fai come lui: Se ne sta al centro del lago a farsi ammirare; non tocca mai la riva per non apparire goffo sulla terra ferma; Conosce una canzone, ma non la canta mai; Ma là, sul suo lago, è stupendo mentre scivola altero ed elegante su quelle acque, distante da tutti, leggero, col suo collo meraviglioso che si alza verso il cielo. Si fa ammirare e si concede alla vista di chi lo guarda estasiato da lontano Ha un desiderio che non svela mai e se piange, mischia le lacrime alle acque che gli fanno da corona, perchè nessuno se ne accorga. Lo sorprendono i raggi del sole, al mattino, mentre immerge il suo collo nelle acque limpide dello stagno a rincorrere un sogno. Ma la sera, solo la sera, quando è solo e non è visto, allora racconta alla luna i suoi desideri e canta quella canzone che nessuno ha mai sentito. Per chi sono? Le avevo sussurrate, alcuni anni fa, ad una mia amica, molto bella, dagli occhi colore del cielo, coi capelli colore del grano, dolce e dal corpo veramente stupendo. Cercava la favola antica, Irene. Io allora cercavo soltanto avventure, ma con lei non non ne ho avute. Ed era un cigno per me, un meraviglioso cigno che volevo restasse al centro del lago, lontano dalle delusioni della moltitudine di ammiratori, ad aspettare quel sogno eterno che io allora non potevo regalarle. Le dedico ad una bella donna, che mi ricorda, per come appare e per le cose che scrive, l'Irene di cui parlo, perchè la bellezza e la dolcezza dello sguardo e del sorriso, quando sono accompagnate dall'intelligenza, rappresentano un patrimonio da non sciupare con una avventura.
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Post n°13 pubblicato il 12 Settembre 2008 da odisseo8
E' la nostra vita anima mia. Di questo sogno che non ci appartiene non consumarne invano una sol goccia. Vivilo! ma fallo bene che passa in fretta non lascia sosta Della tua forza un sol ricordo resta a consolare i giorni dell'angoscia Saran le gioie rare e mensognere e le speranze come le chimere Se qualche amore dal tuo cielo passa fermane il volo che poi farà tempesta Di quest vita anima che spera non vedi il giorno che presto si fa sera. Me l'ha dedicata una amica mia, tanti anni fa, quando invece io pensavo il contrario. Credevo, allora, che il futuro mi appartenesse e che fosse possibile, avendo io a quel tempo tutte le caratteristiche per sentirmi padrone del mio destino e in parte di quello degli altri, farfalleggiare senza sosta. Quell'amica aveva però ragione nel dedicarmi questa poesia e non so se consigliandomi di fermare un amore che fosse passato dal mio cielo, si riferisse a me o a lei stessa. Ancora non è sera e io guardo sempre verso quel cielo di cui lei dice. L'ho rivista quest'estate Carla e mi sono ricordato di questi versi che conservavo in un libro, "Paura di Volare", che mi aveva regalato e sul cui frontespizio le aveva scritte. Gliele ho ricordate e abbiamo sorriso. Non c'erano più, evidentemente, le motivazioni che le avevano ispirate. Nè io ero più quel giovane arroagante e sicuro di se che dava mostra di se cavalcando sulla spiaggia. Nè lei, per la verità, era più quella ragazza affascinata dalle chiacchiere di quel giovane che faceva bella mostra delle sue sembianze e della sua capacità oratoria. E quell'amore che sarebbe potuto/dovuto passare dal mio cielo, per essere fermato? Ebbene, credo sia passato qualche volta, ma quel ragazzo viziato, pieno di se e ambizioso, non l'ha riconosciuto, non l'ha fermato e quel che è peggio è che forse l'ha mortificato, disprezzato, lasciato andare col vento che l'aveva portato. Ed è nostalgia e rimpianto il ricordare!!!
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Post n°12 pubblicato il 31 Agosto 2008 da odisseo8
Ha gli occhi della notte Giusy. Luminosi come le stelle più luminose, misteriosi come la luna, come la luna quando nasconde allo sguardo degli umani le altre sue facce. Ha gli occhi luminosi Giusy, come se dentro si fossero raccolte le acque dell'oceano. E mi piace perdermi in quello sguardo quando avvicino il mio viso al suo e la guardo con dolcezza prima di baciare le sue labbra morbide e saporite come il mirto divino rubato dal giardino di Apollo. Giusy ha il corpo levigato dalle mani sapienti di Minerva divina, imbrunito dai raggi del sole d'agosto, bello come le statue di Fidia. E lo desidero ancora quel corpo imperlato di salsedine, superbo e altero che si adagia accanto al mio ed ha il profumo della primavera, dei fiori rosei del pesco, il sapore delicato dell'uva di sicilia. Giusy, sei il peccato più bello che abbia commesso. Sei l'dea superba e prepotente che occupa la mia mente nelle ore in cui non sei con me, quando al telefono mi sussurri parole d'amore, quando sento le tue braccia avvolgere i miei fianchi mentre sulla moto sfidiamo il vento e il comune senso del pudore, quando fai l'indifferente per non mettermi in difficoltà, quando sfiori il mio corpo con le tue mani e trasmetti alla mia mente vibrazioni sublimi ed al mio animo sensazioni uniche, quando sorridi e quando ti disperi perchè vorresti svelare a tutti il nostro segreto. Ed io ti sento mia anche per questo, per quel tuo essere prepotente e nel contempo così piacevolmente donna, per quel tuo modo di farmi sentire vivo anche se per brevi e fugaci momenti. E poi? Poi sarà ancora giorno, per me, per te, per noi, per quelli che abbiamo deciso non debbano soffrire per noi...
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Inviato da: DolceAmaraMelannas
il 26/06/2011 alle 00:54
Inviato da: DolceAmaraMelannas
il 24/10/2010 alle 00:58
Inviato da: briciolabau
il 26/08/2010 alle 07:33
Inviato da: se_forse_mai
il 25/08/2010 alle 23:49
Inviato da: DolceAmaraMelannas
il 24/08/2010 alle 02:13