Ombre cinesi

Esitono cose che la luce nasconde

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 2
 
 

 

Aylin

Post n°3 pubblicato il 21 Marzo 2007 da sarah_al
Foto di sarah_al

Ci sono persone che non possono essere di nessuno, non perchè non vogliano appartenere ad altri, ma perchè possono esserlo solo di sè stesse.
Lei è una di queste.
Non appartiene a suo marito, non appartiene a suo figlio e non appartiene a me.
E' un isola dove puoi arrivare a nuoto, fermarti a riposare, farti cullare per un po' dalle onde sulla riva, camminare per scoprirne il perimetro, per poi andar via.
Lei vive tutto come se ne fosse immune, questa è la sua magia.
Come fosse un respiro che si posa sulle cose. Impalpabile.
Non tocca gli oggetti, li accarezza. Ogni gesto concreto che compie è in dissonanza con lei e la rende fuori luogo ai miei occhi.
Io la amo, la osservo da lontano, la dipingo, scrivo di lei e quando lei osserva ciò che ho fatto dice "ma questa non sono io Sarah, sei tu", ed io sorrido.
Non credo mi abbia mai vista come una figlia, ha verso di me quel tenerissimo distacco che si ha verso una sorella minore, come se mi dicesse "io sono qui, ma se devi dipendere da qualcuno ricorda che io non sono la persona giusta".
Mi dice che non mi ha fatta, ma che mi ha scelta ed io sorrido anche di questo.
Da piccola mi raccontava di essere andata da un venditore di bambine in Irlanda e di avergli chiesto la bambina più bella, forte e libera che avesse.
Il commerciante allora le aveva mostrato moltissime bambine ma lei non riusciva a trovare la sua, finchè in un angolo ne aveva vista una, sola, con un cartello al collo su cui era stato scritto "Non in vendita". Allora aveva detto all'uomo che voleva proprio quella bambina. Lui le aveva sconsigliato in tutti i modi di comprarla sostenendo che non fosse affatto adatta ad essere una figlia. Ma mia madre non si era lasciata convincere ed alla fine lui l'aveva accontentata e le aveva venduto me.
Ho passato tante notti da piccola a chiedermi cosa sarebbe successo se la mia mamma non mi avesse notata quel giorno fra tante bambine e ad esserle grata per averlo fatto.
Mia madre ha un sorriso naturale che sembra le sia stato ricamato sulle labbra, appena dischiuso, accennato e lieve, ma in realtà è malcelatamente infelice di quella malinconia triste e profonda che è nata e morirà con lei.
Ho detto tante volte a mio padre che se avesse voluto una donna felice ne avrebbe dovuta scegliere una superficiale.
Lui non la comprende e forse per questo la ama così tanto.
Lei ricambia con un affetto tenero e presente, a modo suo gli vuole bene. Di più non può fare.
Un uomo può amare un cane senza essere folle? No, sono due specie differenti.
E mia madre non è folle.
Lui cerca continue risposte a domande che non osa neppure farle. Provoca in mille piccoli modi le sue reazioni per essere sicuro di poterne far scaturire in lei.
Poi si calma, non so bene se appagato o meno.
Io ho imparato a lasciarla libera come lei ha fatto con me, e so che me ne è grata.
Siamo due anime vicine che non hanno bisogno di rassicurarsi di quanto sentano di esserlo.
Ed io in fondo non sono sua figlia più di quanto lei sia mia madre.
Forse anch'io l'ho scelta in un negozio attirata dalla scritta "Non in vendita".

Sarah



 
 
 

Imprinting

Post n°2 pubblicato il 11 Marzo 2007 da sarah_al
Foto di sarah_al

Iniziare una lettera intima, un quaderno che racconta di sè, un diario, un percorso personale è sempre una piccola violenza.
Un foglio che non tornerà mai più vergine, una tela che non sarà mai più bianca, un nuovo mondo scoperto e contaminato per sempre.

Ho sempre avuto una prevenzione per il blog, l'idea di un diario pubblico entrava in collisione con la mia di autoprotezione, di selezione, di intimità da regalare e condividere per scelta.
L'uno nessuno e centomila che si moltiplica negli occhi di chiunque legga è un concetto che mi ha sempre creato una sorta di pacato malessere.
Gelosa delle mie ombre che appaiono solo quando e se io spengo la luce.
Ma in questi giorni un amico mi ha aperto le sue porte, semplicemente portandomi nell' estensione eterea di sè stesso.
Ed ho compreso che i percorsi a volte sono strani, speciali e così lievi da sapere quasi di magia.
Non ho ancora in mano tutte le chiavi per aprire le stanze di cui per adesso vedo dall'esterno solo le bellissime finestre e forse non le avrò mai, ma ho finalmente intuito che questo non è affatto l'essenziale.
Ciò che lo è, invece, è la sensazione personale, riflesso non di chi scrive ma di chi legge.
Per questo oggi nasce il mio blog, dedicato ad una persona che resterà, comunque, sempre speciale per tutto questo.

Ho scelto di cominciare questo percorso con il testo di una canzone scritta da un grande amico, da una persona unica che più di una volta ha dipinto le mie ombre con le sue ed ha perso e ritrovato sè stesso centinaia di volte per comprenderle.
L'ho scelto perchè racconta di ombre, e di ombre racconterà questo diario.
Mi scuso, quindi, della poca luce che pervaderà questi luoghi.

Ad A.
Sarah.




 
 
 

Post n°1 pubblicato il 11 Marzo 2007 da sarah_al
Foto di sarah_alDa dietro l'angolo spunta una figura
un uomo si nasconde lasciando qualche traccia
tana per me che sono trasparente
ma ho l'ombra più decisa e gigante che c'è
mi sembra di impazzire ma è come se intuissi
un varco per entrare nel tunnel della luce

Si tratta di capire che cosa ci separa dall'infinito
dovremmo cominciare col cercare delle ombre
che non vuol dire credere che niente qui sia vero
ma porre i prori occhi sulla cima più alta di questa megalopoli
città della bugie che portano ad avere timore di sè

Sai che gli Egizi dicevano che ognuno di noi è una stella
e che la vita è un percoroso che serve a tornare in cielo
è come una caduta e il piano su cui stavi è l'infinito
si tratta di capire che cosa ci separa dall'infinito

Dovremmo cominciare col trovare dell ombre
nella nostra inquietudine ci sono gioie spente
e cose che ci fermano
che impongono alla testa di stare china a terra

Dovremmo continuare col cercare delle ombre
nella nostra inquietudine ci sono gioie spente
e cose che ci fermano
che impongono alla testa di stare china a terra
sul mondo di bugie che portano ad avere timore di sè
di tutte le teorie che portano ad avere timore di sè


Ombre - Lele Battista
 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sarah_al
Data di creazione: 11/03/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

annadattilohamed6alemktSimone_Tinellidelinquente00occhineriocchinerisamyy23anthos04valespalbuknowskibellossi.valentinanottealta78PapaveriSparsichris_zocA72alex
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963